Ultimamente mi è capitato di passare su un nuovo blog, creato da una ragazza che vorrebbe pubblicare i suoi romanzi. Sì, è proprio quella che ha fatto nascere il post sulle fasce d'età.
Attenzione: Questo post prende solo spunto dal modo di scrivere di Edhwenden, e io e lei abbiamo già discusso di quanto verrà scritto qui, ma penso sia utile scriverne ancora e più diffusamente per aiutare. Tutto quello che troverete in questo post è frutto di mie opinioni personali e chi vorrà dire la sua, perché più esperto di me, è benvenuto.
Partiamo dalla domanda: Come si scrive un post argomentato (relativo alla lettura o alla scrittura)?
1. Trovare e consultare le fonti inerenti all’argomento.
Se voglio scrivere di letteratura fantastica, per esempio, dovrò necessariamente consultare libri, saggi, siti internet e quanto mi faccia avere una visione generale dell’argomento.
Per siti internet non si intende solo andare su Wikipedia e trovare la prima definizione che capita sotto il naso. Wikipedia non è sempre affidabile e su molte cose può sbagliare.
Quando si parla di siti internet si intende consultare e trovare siti che siano veramente affidabili, purtroppo nella rete ci sono molte persone che scrivono senza avere la più pallida idea di cosa dicono (naturalmente ci sono anche persone che sanno di cosa parlano e danno un aiuto importante e prezioso). Quindi si ritorna alle fonti “librarie”, per le quali leggere non fa mai male, visto che ci si fa sempre una bella cultura. Leggendo saggi specifici sull’argomento, si viene indirizzati anche ad altri libri che possono dare una mano nella stesura dell’articolo o più semplicemente nella comprensione del dato argomento.
Naturalmente per parlare di un dato argomento bisogna anche sapere di cosa si parla, quindi è anche necessario avere una buona dose di cultura e di voglia di scoprire sempre nuove cose.
2. Leggere molto.
Sembra una cosa da poco, ma non lo è.
Leggere molto vuol dire poter essere una persona affidabile per quanto si vuole sostenere, per far sì che le proprie opinioni siano supportate da esempi.
Grazie alla lettura si possono riconoscere libri “buoni” e libri “cattivi” e dare consigli a chi può avere gusti simili. E nella rete si trovano in poco tempo persone che abbiano gusti simili.
3. Formare la propria opinione.
Farsi un’opinione sull’argomento che si vuole trattare è importante quasi quanto essere obiettivi e oggettivi.
Non è possibile che una persona non si faccia un’opinione su qualcosa, può essere positiva o negativa, ma c’è sempre da tenere a mente che è utile per tutti quelli che leggono e che vogliono confrontarsi.
Quelli che hanno paura di scrivere o far trasparire la propria opinione in un articolo, hanno paura di contraddirsi e di non essere abbastanza affidabili. Secondo me è sempre bene dire cosa si pensi del dato argomento. Soprattutto se si tratta di libri e di recensioni.
4. Scrivere l’articolo.
Finalmente si arriva alla parte più... divertente. Scrivere l’articolo.
Un articolo deve sempre essere scritto in una lingua comprensibile, senza paroloni difficili e con una grammatica accettabile. Leggere un articolo con una grammatica e un italiano discutibili non fanno che rendere inattendibile la persona che lo presenta.
Se poi si sostiene di voler diventare scrittore/scrittrice, bisognerebbe dimostrare di avere almeno una conoscenza di base dell’italiano.
Scrivere l’articolo vuol dire anche presentare con parole proprie le tesi che si vogliono appoggiare o confutare, citare le fonti senza dover riportare un fiume di parole che rischia di essere più lungo dell’articolo stesso e che non è scritto dalla stessa persona che lo presenta sul proprio blog.
Citare vuol dire anche riportare fedelmente la fonte a cui si fa riferimento con link o bibliografia allegata, se non si fa questo si è passabili di accusa di plagio.
Usare parole proprie non vuol dire necessariamente presentare la propria opinione, ma solo rielaborare ciò che si è letto e si è appreso.
Se si riportano opinioni è sempre bene sottolineare se siano personali o meno, si evitano così fraintendimenti perché i lettori potrebbero prendere ciò che viene detto come oro colato o, peggio, come verità assoluta.
5. Rileggere l’articolo
La rilettura è la parte più importante, dopo la scrittura. Un articolo non riletto si nota subito, ci sono errori che rileggendo si potevano evitare e così i lettori non devono far presente all’autore ciò che ha sbagliato per quanto riguarda coerenza interna e senso delle affermazioni scritte.
Rileggere l’articolo vuol dire anche ricontrollare le fonti che si sono prese in esame, rivedere se le citazioni riprese siano corrette e, qualora siano presenti definizioni, controllare su vari dizionari per essere sicuri che non ci siano fraintendimenti.
Quando si è pronti e sicuri di ciò che si è scritto si può passare alla pubblicazione.
L’importante, quando una persona commenta e dice la propria opinione su quanto letto, è non ribattere come se si fosse il detentore della sopraccitata verità assoluta. Chi fa il saccente di solito lo fa perché non ha un’opinione ben delineata o perché pensa che tutti gli altri siano dei gran ignoranti e che non abbiano diritto di replica. Peccato che il più delle volte chi c’è dall’altra parte ne sa più di chi scrive l’articolo, soprattutto se riguarda degli argomenti specifici e non prettamente riguardanti opinioni personali.
Di solito chi fa il saccente non si rende conto di farlo e tende a negare le sue stesse azioni, anche se sono su schermo e davanti a tutti. Anch’io, che sto scrivendo tutto ciò, più di qualche volta ho fatto la saccente (e diciamo pure che mi dispiace essere sembrata odiosa e arrogante).
Un’ultima cosa: quando si riprende una citazione da Wikipedia, è bene leggere ciò che c’è scritto in fondo alla pagina riguardo la licenza CC e io consiglio anche la lettura di questa pagina di Wikipedia, non tutti lo fanno quando si buttano nell’impresa di scrivere articoli di questo tipo (e non solo di questo).
Questo articolo è stato segnalato qui, si ringrazia Queenseptienna.
Attenzione: Questo post prende solo spunto dal modo di scrivere di Edhwenden, e io e lei abbiamo già discusso di quanto verrà scritto qui, ma penso sia utile scriverne ancora e più diffusamente per aiutare. Tutto quello che troverete in questo post è frutto di mie opinioni personali e chi vorrà dire la sua, perché più esperto di me, è benvenuto.
Partiamo dalla domanda: Come si scrive un post argomentato (relativo alla lettura o alla scrittura)?
1. Trovare e consultare le fonti inerenti all’argomento.
Se voglio scrivere di letteratura fantastica, per esempio, dovrò necessariamente consultare libri, saggi, siti internet e quanto mi faccia avere una visione generale dell’argomento.
Per siti internet non si intende solo andare su Wikipedia e trovare la prima definizione che capita sotto il naso. Wikipedia non è sempre affidabile e su molte cose può sbagliare.
Quando si parla di siti internet si intende consultare e trovare siti che siano veramente affidabili, purtroppo nella rete ci sono molte persone che scrivono senza avere la più pallida idea di cosa dicono (naturalmente ci sono anche persone che sanno di cosa parlano e danno un aiuto importante e prezioso). Quindi si ritorna alle fonti “librarie”, per le quali leggere non fa mai male, visto che ci si fa sempre una bella cultura. Leggendo saggi specifici sull’argomento, si viene indirizzati anche ad altri libri che possono dare una mano nella stesura dell’articolo o più semplicemente nella comprensione del dato argomento.
Naturalmente per parlare di un dato argomento bisogna anche sapere di cosa si parla, quindi è anche necessario avere una buona dose di cultura e di voglia di scoprire sempre nuove cose.
2. Leggere molto.
Sembra una cosa da poco, ma non lo è.
Leggere molto vuol dire poter essere una persona affidabile per quanto si vuole sostenere, per far sì che le proprie opinioni siano supportate da esempi.
Grazie alla lettura si possono riconoscere libri “buoni” e libri “cattivi” e dare consigli a chi può avere gusti simili. E nella rete si trovano in poco tempo persone che abbiano gusti simili.
3. Formare la propria opinione.
Farsi un’opinione sull’argomento che si vuole trattare è importante quasi quanto essere obiettivi e oggettivi.
Non è possibile che una persona non si faccia un’opinione su qualcosa, può essere positiva o negativa, ma c’è sempre da tenere a mente che è utile per tutti quelli che leggono e che vogliono confrontarsi.
Quelli che hanno paura di scrivere o far trasparire la propria opinione in un articolo, hanno paura di contraddirsi e di non essere abbastanza affidabili. Secondo me è sempre bene dire cosa si pensi del dato argomento. Soprattutto se si tratta di libri e di recensioni.
4. Scrivere l’articolo.
Finalmente si arriva alla parte più... divertente. Scrivere l’articolo.
Un articolo deve sempre essere scritto in una lingua comprensibile, senza paroloni difficili e con una grammatica accettabile. Leggere un articolo con una grammatica e un italiano discutibili non fanno che rendere inattendibile la persona che lo presenta.
Se poi si sostiene di voler diventare scrittore/scrittrice, bisognerebbe dimostrare di avere almeno una conoscenza di base dell’italiano.
Scrivere l’articolo vuol dire anche presentare con parole proprie le tesi che si vogliono appoggiare o confutare, citare le fonti senza dover riportare un fiume di parole che rischia di essere più lungo dell’articolo stesso e che non è scritto dalla stessa persona che lo presenta sul proprio blog.
Citare vuol dire anche riportare fedelmente la fonte a cui si fa riferimento con link o bibliografia allegata, se non si fa questo si è passabili di accusa di plagio.
Usare parole proprie non vuol dire necessariamente presentare la propria opinione, ma solo rielaborare ciò che si è letto e si è appreso.
Se si riportano opinioni è sempre bene sottolineare se siano personali o meno, si evitano così fraintendimenti perché i lettori potrebbero prendere ciò che viene detto come oro colato o, peggio, come verità assoluta.
5. Rileggere l’articolo
La rilettura è la parte più importante, dopo la scrittura. Un articolo non riletto si nota subito, ci sono errori che rileggendo si potevano evitare e così i lettori non devono far presente all’autore ciò che ha sbagliato per quanto riguarda coerenza interna e senso delle affermazioni scritte.
Rileggere l’articolo vuol dire anche ricontrollare le fonti che si sono prese in esame, rivedere se le citazioni riprese siano corrette e, qualora siano presenti definizioni, controllare su vari dizionari per essere sicuri che non ci siano fraintendimenti.
Quando si è pronti e sicuri di ciò che si è scritto si può passare alla pubblicazione.
L’importante, quando una persona commenta e dice la propria opinione su quanto letto, è non ribattere come se si fosse il detentore della sopraccitata verità assoluta. Chi fa il saccente di solito lo fa perché non ha un’opinione ben delineata o perché pensa che tutti gli altri siano dei gran ignoranti e che non abbiano diritto di replica. Peccato che il più delle volte chi c’è dall’altra parte ne sa più di chi scrive l’articolo, soprattutto se riguarda degli argomenti specifici e non prettamente riguardanti opinioni personali.
Di solito chi fa il saccente non si rende conto di farlo e tende a negare le sue stesse azioni, anche se sono su schermo e davanti a tutti. Anch’io, che sto scrivendo tutto ciò, più di qualche volta ho fatto la saccente (e diciamo pure che mi dispiace essere sembrata odiosa e arrogante).
Un’ultima cosa: quando si riprende una citazione da Wikipedia, è bene leggere ciò che c’è scritto in fondo alla pagina riguardo la licenza CC e io consiglio anche la lettura di questa pagina di Wikipedia, non tutti lo fanno quando si buttano nell’impresa di scrivere articoli di questo tipo (e non solo di questo).
Questo articolo è stato segnalato qui, si ringrazia Queenseptienna.
Annette.
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