martedì 31 luglio 2012

Teaser Tuesdays #19

iniziativa ideata da MizB di Should be Reading

Nuovo appuntamento con questa simpatica rubrica =)
Le regole sono molto semplici e intuitive:
1) Prendi il libro che stai leggendo;
2) Aprilo in un punto a caso;
3) Trascrivi un breve pezzo da quella pagina, facendo attenzione a non scrivere spoilers;
4) Riporta titolo e autore del libro citato.

Ecco qui il Teaser di questa settimana: (stavolta niente foto della copertina u.u)
Quest'avventura mise a tutti una gran fretta di uscire dalla foresta e il gruppo si incamminò a passo svelto per il sentiero. Ma dopo un po' Dorothy si sentì tanto stanca da non poter muovere passo, allora il Leone Codardo la prese in groppa e, con grande gioia di tutti, gli alberi cominciarono a farsi più radi e la luce del sole a penetrare tra i rami. Nel giro di qualche ora furono fuori dalla foresta in un'aperta e bella campagna, fatta di prati verdi. Il sentiero proseguiva tra due file di alberi carichi di mele, fichi e altri frutti maturi, la cui vista rallegrò molto Dorothy che fino ad allora aveva mangiato solo noci.

Capitolo VII - In viaggio verso la Città di Smeraldo, p. 52, Il Mago di Oz, di L. Frank Baum.

Qual è il vostro teaser di questa settimana?
Eruannë.

domenica 29 luglio 2012

Clock Rewinders #2

rubrica ideata da Amanda di On a Book Bender
e da Tara di 25 Hour Books,
ripresa in Italia da Matteo di Storie dentro storie
Nuovo appuntamento con Clock Rewinders, una specie di riassunto di ciò che è accaduto sul mio o su altri blog interessanti in questa settimana appena passata.

la scorsa settimana su Veiled Mirror
» Musing Mondays #18, con la mia risposta alla domanda sulle riviste; Teaser Tuesdays #18 con un estratto da Il college degli enigmi di Leo Bruce; WWW Wednesdays #17 con i libri in lettura, letti e da leggere
» Post-riflessione su libri di carta e ebook a seguito della lettura dello Slow Reading Manifesto
» Commento alle prime 100 pagine di Ladra di sangue di Cherie Priest
» Recensione: Ladra di sangue di Cherie Priest
» Random Reads Luglio 2012 - la sorte ha decretato che il mio prossimo libro da leggere (entro la fine del mese) sarà Soldi, misteri e altre conseguenze di Federico Negri
» Il Mago di Ozsettimana #2

la scorsa settimana nei blog librari
» Post molto interessante relativo alle letture per bambini de La Leggivendola
» Invidia? Ma anche no è un post di Scrittevolmente (scritto da KillerQueen) sulla presunta invidia che certi recensori avrebbero nei confronti di autori/editori
» Su Atelier dei libri, Glinda ha indetto un giveaway per Biancaneve e il cacciatore, se volete vincere una copia di questo libro c'è tempo fino all'11 agosto

sto leggendo...
» L'eredità di Iside di Francesco Gioè
» C'è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie
» Il Signore degli Anelli - Le due torri di J.R.R. Tolkien
» Il college degli enigmi di Leo Bruce
» Il Mago di Oz di L. Frank Baum (per il gruppo di lettura del blog, per info clicca qui)

...ho concluso
» Ladra di sangue di Cherie Priest

new entry nella libreria

aggiunti alla wishlist

citazione della settimana
Dicono che i ragazzi hanno le loro stupide manie, ma secondo me gli adulti sono anche peggio.
da Il college degli enigmi di Leo Bruce


Penso e spero di non aver dimenticato nulla... a domani, per dare inizio a una nuova settimana ;)
Eruannë.

giovedì 26 luglio 2012

{Il Mago di Oz} Settimana #2, capp. 5-8

Buon pomeriggio a tutti!
Come giovedì scorso, oggi apro il post per la seconda settimana del gruppo di lettura del blog dedicato a Il Mago di Oz di L. Frank Baum e che prevede la lettura dei capitoli dal 5 all'8.
Prima di lasciare spazio ai commenti che scaturiranno (si spera) a seguito della lettura, lasciatemi ricordare alcune cose:
  1. potete iscrivervi quando volete (entro l'ultima settimana, ovviamente) e che ogni settimana dovranno essere letti quattro capitoli, per maggiori informazioni potete andare qui (o cliccare sul banner che trovate sotto l'header o in colonna);
  2. per quanto riguarda i commenti, potete commentare quando più vi aggrada in questa settimana;
  3. quando commentate fate attenzione agli spoiler e vi sarei grata se inseriste all'inizio di ogni commento al libro un avviso che indichi o meno se ci dovessero essere anticipazioni sulla trama;
  4. non commentate in questo post capitoli successivi della storia, attenetevi ai quattro da leggere in questa settimana;
  5. qualora abbiate domande sullo svolgimento dell'iniziativa, vi prego di commentare il sopraccitato post con le indicazioni generali (clicca qui per essere reindirizzato);
  6. se le vostre domande riguardano il libro, avete dubbi su qualcosa che avete letto nei quattro capitoli di questa settimana, potete scrivere in questo post senza problemi.

In questa seconda settimana dovete leggere i capitoli:
Capitolo V - Il Boscaiolo di latta
Capitolo VI - Il Leone Codardo
Capitolo VII - In viaggio verso la Città di Smeraldo
Capitolo VIII - Il campo dei papaveri velenosi

Prima di lasciarvi alla lettura dei capitoli e ai commenti, esprimo il mio parere riguardante i primi quattro. Sono leggermente spoiler, quindi se non volete leggere, saltate pure, non mi offendo =D
La storia per il momento non ha grossi colpi di scena ed è abbastanza lineare: Dorothy, insieme al cagnolino Toto, si ritrova a viaggiare con la casa dei suoi zii a causa di un ciclone che colpisce il Kansas in una giornata apparentemente normale.
La casa atterra proprio sopra la Strega dell'Est, una delle quattro streghe che popolano il Paese di Oz. La Strega dell'Est era cattiva e teneva prigionieri i Manciucchi, gli abitanti delle terre dell'Est, che dimostrano estrema riconoscenza alla piccola Dorothy.
La Strega del Nord, accorsa dopo la dipartita della collega malvagia, spiega a Dorothy dove si trova e le spiega che per tornare a casa deve intraprendere il viaggio verso la Città di Smeraldo, dove vive il Mago di Oz, l'unico in grado di riportarla nel Kansas.
Seguendo il sentiero lastricato di mattonelle giallo oro, Dorothy e Toto iniziano il viaggio verso la Città di Smeraldo e sul loro cammino trovano il primo compagno di viaggio, cioè un simpatico Spaventapasseri che vorrebbe tanto un pizzico di cervello.

Devo dire che la storia mi piace, io adoro tuffarmi in mondi fantastici e il Paese di Oz ne ha tutte le caratteristiche.
Dorothy è una ragazzina sveglia, le piace il posto in cui è capitata, ma ha una grande voglia di ritornare in Kansas dagli zii che probabilmente si sono preoccupati per la sua scomparsa.
Mi è piaciuta molto la Strega dell'Est, anche se ha avuto un'apparizione molto breve, e i Manciucchi sembrano essere un popolo veramente simpatico... assomigliano un po' ai maghi eccentrici che Harry conosce al Paiolo Magico.
Lo Spaventapasseri, nonostante non abbia il cervello, è un personaggio con una spiccata intelligenza, pone delle domande a Dorothy che fanno riflettere e non sono per nulla stupide.

Ora attendo con ansia di proseguire il viaggio verso la Città di Smeraldo =)

E ora un po' di citazioni dai capitoli dall'1 al 4, sperando di fare cosa gradita ;)
Poi successe una cosa assurda. Una di quelle cose che succedono solo nelle praterie sconfinate del Kansas. L'intera casetta di legno si alzò lentamente in aria avvitandosi due o tre volte su se stessa. A Dorothy parve di essere a bordo di una mongolfiera.
[...]
Se non fosse stato per gli orribili ululati del vento, Dorothy avrebbe trovato quasi divertente quella cavalcata in groppa al ciclone.

La casetta degli zii si era posata nel bel mezzo di una campagna di straordinaria bellezza, in un paesaggio che aveva dell'incredibile: tutto intorno c'erano deliziose macchie di verde con grandi alberi carichi di succulenti frutti maturi, qua e là aiuole stracolme di fiori sbocciati in mille sgargianti colori e ovunque bellissimi uccelli dal raro piumaggio, che cinguettavano e svolazzavano da un cespuglio  all'altro. A poca distanza, con la sua voce cristallina, cantava allegro un ruscello che scorreva limpido tra due rive di un bel verde acceso. Il tutto era così incredibilmente affascinante per una bambina che aveva passato tanto tempo nell'arida e grigia prateria del Kansas, che Dorothy sentì un moto di istintiva gratitudine: era ancora viva ed era arrivata in un posto meraviglioso.

«Oh, cavoli!» ansimò Dorothy. «Sei davvero una strega?»
«Precisamente!» rispose quella. «Sono una strega buona e la gente mi ama, non così potente come lo era la Strega dell'Est, altrimenti avrei liberato io stessa i Manciucchi dalla sua malvagità con immenso piacere».
«Credevo che tutte le streghe fossero cattive!» sospirò Dorothy, confusa per quella rivelazione.
«Eh, no, è davvero un grande errore... Ti spiego: qua nel Paese di Oz in tutto c'erano quattro streghe, due delle quali, quella del Nord e quella del Sud, sono buone. Te lo dico con certezza perché io sono una delle due e non mi posso sbagliare. Le altre, quelle dell'Est e dell'Ovest, sono sempre state malvagie, ma ora che tu hai fatto fuori questa, non ne rimane che una, la Strega dell'Ovest».

«Allora tutto si spiega. Nei paesi civilizzati non sono rimaste tante streghe, fate, fattucchiere o maghi. Ma devi capire che il Paese di Oz non è mai stato civilizzato, del resto siamo un po' tagliati fuori dal mondo, ecco perché qui esistono ancora streghe e maghi».

«Io non so niente... capirai, sono pieno di paglia e non ho neppure un grammo di cervello» confessò tristissimo lo Spaventapasseri.
[...]
«Tu credi che se venissi con te alla Città di Smeraldo, il grande Mago di Oz mi darebbe un po' di cervello?»
«Non saprei...» rifletté la bambina. «Ma con me puoi venire in ogni caso. Anche se Oz non ti darà un cervello, non starai peggio di come stai ora, no?»
«È vero!» esclamò. «Perché non ci ho pensato? Sai Dorothy...» confidò poi lo Spaventapasseri. «non mi scoccia avere le braccia, la pancia e le gambe piene di paglia, perché ciò ha i suoi vantaggi. Ad esempio non mi posso fare male se cado, né se mi pestano un piede o mi pungono con uno spillo... però sapere che la mia testa è piena di paglia e che lì dentro non c'è neppure un filo di cervello, be', mi dispiace molto. Chiunque mi può dare del beota o dello stupido, e a buon diritto, infatti come farei a non esserlo senza un cervello?»
«Oh, non ti preoccupare, non mi fa paura! Sono fatto di paglia e se anche mi mordesse non potrebbe farmi male... Piuttosto, dai a me il tuo cestino, perché io non posso stancarmi e non temo la fatica. Ti dirò un segreto: c'è una sola cosa che temo al mondo».
«E quale?» Dorothy provò a indovinare. «Forse il Manciucco che ti ha costruito?»
«No, i fiammiferi. Ecco l'unica cosa che davvero mi terrorizza» rivelò lo Spaventapasseri.

Lui l'ascoltò attento e poi chiese: «Ma perché vuoi ritornare in un posto deserto, arido e grigio come il Kansas e lasciare una terra allegra come questa?»
«Me lo chiedi perché non hai cervello... Non c'è niente al mondo come il proprio Paese! Non importa quanto sia grigio, noi persone in carne e ossa lo preferiamo a qualsiasi altro posto, anche al più splendido».

Con un po' di cervello in testa saresti una persona davvero rifinita, migliore di molti di quei Manciucchi. Il cervello è l'unica cosa che valga la pena d'avere in questo mondo, non importa se si è corvi o spaventapasseri.
E questo è tutto, buon proseguimento di giornata =D
Eruannë.

mercoledì 25 luglio 2012

Random Reads Luglio 2012


Io non posso navigare su internet in santa pace, perché subito scovo cose troppo interessanti. Mentre navigavo sul sito in cui ho trovato le targhette per le saghe che seguo (ne mancano ancora un po', però), mi sono imbattuta in questa iniziativa.
Random Reads è un meme mensile (lo si dovrebbe fare all'inizio del mese...) ideato da Sarah di I'm Loving Books, le regole sono semplici e molto intuitive (traduzione delle regole di Sarah):
1. Se sei su Goodreads attiva l'ordinamento per libri da leggere;
2. Vai su Random.org e inserisci nella casella Min 1 e nella Max quanti sono i libri che trovi nell'ordinamento;
3. Guarda il numero che è uscito su Random.org e trova il libro corrispondente;
4. Inserisci il link del tuo post qui;
5. Leggi il libro e sii felice =)

Io non ho una lista sostanziosa su Goodreads (il più delle volte non trovo neanche i libri u.u), quindi ho usato aNobii, che non andrà bene come GR, ma ci si avvicina di molto.
Il mio risultato è stato questo:


Che corrisponde a:

Direi che ci si mette anche la sorte, visto che è uno dei libri che devo leggere assolutamente in questo periodo =D
Quindi è deciso: il prossimo libro che leggerò entro la fine del mese è Soldi, misteri e altre conseguenze di Federico Negri!

Vi consiglio questo giochino è proprio divertente =D
Eruannë.

{Recensione} Ladra di sangue

Titolo: Ladra di sangue
Autore: Cherie Priest
Data di pubblicazione: 24 maggio 2012
Casa editrice: Tre60
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 347
Prezzo: 9.90€
Quarta di copertina: Raylene Pendle è una splendida vampira dalla pelle di porcellana e dai capelli neri come la notte. Ed è una delle ladre professioniste più abili in circolazione: da oltre cent'anni sfrutta i suoi poteri per rubare su commissione gioielli e opere d'arte d'inestimabile valore. Oltre a essere personaggi poco limpidi, tutti i suoi facoltosi clienti hanno un'altra caratteristica in comune: sono umani. Perché Raylene è una vampira che non sopporta i vampiri. Ed è quindi con un misto di fastidio e scetticismo che acconsente d'incontrare Ian Stott, un suo simile, che le chiede di sottrarre al governo alcuni documenti riservati che proverebbero l'esistenza del progetto Bloodshot: secondo Ian, infatti, da anni l'esercito compie crudeli esperimenti segreti sui vampiri per scopi militari. Lui stesso è stato catturato e usato come cavia, e ora, dopo essere riuscito a fuggire dai suoi aguzzini, è determinato a vendicarsi per le atroci sofferenze subite.
Non appena accetta l'incarico, però, Raylene capisce di essersi messa nei guai: misteriosi agenti speciali controllano ogni sua mossa, e anche le persone vicine a Ian non sembrano del tutto sincere. Capire di chi ci si può fidare non è semplice, ma per Raylene potrebbe rivelarsi l'unico modo per restare in vita...


In questo libro c'è di tutto e di più, ma in senso buono.
C'è un giallo da risolvere.
Ci sono agenti segreti (in)degni di James Bond.
C'è una vampira ladra che per necessità – o forse per vocazione – si tramuta in una detective pronta a tutto e con licenza di uccidere (sì, ritorniamo sempre al caro, vecchio – neanche tanto – James =D).
Ci sono un vampiro cieco e un ex Navy Seal determinati a scoprire la verità.
C'è un complotto ordito da un essere sconosciuto che fa esperimenti su vampiri e altre creature della notte per conto del governo, mascherando il tutto da ricerca scientifica per potenziare i soldati.
Mescolate il tutto e avrete la trama di Ladra di sangue.

In realtà la trama della Priest è molto più complessa e articolata di come l'ho descritta io, ma questi sono i punti salienti che vedono protagonista Raylene Pendle, vampira ladra con l'avversione per i propri simili, Ian Stott, vampiro non vedente, e Adrian deJesus, ex Navy Seal con qualche segreto e tanta voglia di vendetta.
Il libro mi ha incuriosita fin dal primo momento in cui ho letto la trama sul blog di Glinda, perché, nonostante la presenza dei vampiri, stra-abusati nel panorama fantasy degli ultimi anni, ho subito avuto l'impressione che fosse diverso da tutti gli altri libri che si trovano sugli scaffali al momento. E infatti avevo ragione.
Non ci sono vampiri che sbrilluccicano, la protagonista non è una ragazzina idiota con la mania per i belli e dannati – in tutti i sensi... ok, per i dannati forse sì –, i co-protagonisti sanno il fatto loro e non si lasciano intimorire dagli eventi (tranne un raro caso verso la fine del libro, ma è normale), e la trama è avvincente, non lascia nulla al caso e ti tiene col fiato sospeso fino all'ultima parola.

La storia è dal punto di vista di Raylene, è lei che parla... o forse sarebbe il caso di dire che scrive, perché sembra veramente che la protagonista tenga un diario, raccontando ciò che è accaduto dal momento in cui ha conosciuto Ian in poi.
Questo è indubbiamente il primo libro di una serie, lo si intuisce dal finale aperto e dal fatto che il colpevole sia semplicemente stato nominato, ma che dev'essere ancora tutto spiegato più a fondo. Intanto le vite dei protagonisti continueranno come se nulla – o quasi – fosse successo.
Il personaggio di Raylene mi è piaciuto molto: è determinata, ironica, spiritosa, orgogliosa, non si fa mettere i piedi in testa, soffre d'ansia – non è un pregio, ma fa parte del suo personaggio tutt'altro che scontato e perfetto –, ha manie di controllo,... insomma per essere una donna, ops, una vampira, si può dire che non abbia nulla da invidiare a un uomo, anzi.
Solo una cosa mi ha fatto un po' storcere il naso: uccide con estrema facilità.
Lo so che per un vampiro è normale uccidere, non soffrire di sensi di colpa e tutto il resto, però... non so, mi ha lasciata un po' perplessa.
Anche il personaggio di Ian è molto interessante, d'altra parte dove si è mai visto un vampiro non vedente? Io, sinceramente, non ho ancora letto di questa eventualità, ma sarei comunque interessata a sapere se qualcun altro ne abbia scritto. L'essere impassibile davanti alle difficoltà, riuscire a superarle nonostante tutto, secondo me è soltanto una facciata, perché tra le righe si può notare la fragilità di un uomo – ma sì, chiamiamolo così, non mi va di sottilizzare sul fatto che sia un non morto – che è stato colpito nel profondo dagli eventi, da cose che nessuno si meritava.
Sono convinta, comunque, che la Priest non abbia ancora detto tutto sul passato di Ian e che ci sia qualcosa di inconfessabile che forse si può solo intuire da questo primo libro. Confido che andando avanti con la storia ci sia un approfondimento... altrimenti farò vagare la fantasia e inizierò a scrivere ff anche su questa saga =D
Adrian è il secondo co-protagonista, il suo personaggio mi ha molto colpita fin da subito e non penso proprio che sia ciò che vuol far credere, ma che faccia il lavoro che fa soltanto per necessità – lo so, sono criptica, forse più del solito, ma non voglio togliervi il gusto di scoprire quale sia il lavoro =P –. È un ex Navy Seal, l'avrete capito ormai, colpito nel profondo dal programma Bloodshot, non come Ian, ma anche Adrian è in cerca di risposte, vuole soprattutto sapere cosa sia successo a sua sorella Isabelle (è un nome stra-abusato nelle storie di vampiri e simili, ma non mi pare c'entri qualcosa la Meyer =D). Anche di lui penso scopriremo qualcosa di più andando avanti con la saga, quindi non resta che aspettare.
E poi, ultimi ma non meno importanti, ci sono anche due ragazzini, Domino e Pepper, fratello e sorella orfani che occupano più o meno abusivamente il magazzino di Raylene. I due fanno sembrare il personaggio della nostra ladra un po' più umano e sensibile, anche se lei più volte specifica che non è così e che li tiene come antifurto nel caso qualcuno vada a fare un giretto tra la sua refurtiva – cosa che effettivamente succede.

Il libro è scritto con uno stile accattivante e molto incalzante, cioè le pagine scorrono che è un piacere, infatti neanche mi sono accorta di essere arrivata praticamente alla fine; e i colpi di scena sono all'ordine del giorno. Ladra di sangue mi ha presa fin dalla prima riga, difficilmente mi sono staccata per fare altro.
Per me tutto questo è un bene, perché vuol dire che l'autrice – e Raylene – non mi ha annoiata, ha toccato le corde giuste per tenermi sempre allerta e non farmi dimenticare neanche un particolare. Come ho già detto, nulla è lasciato al caso e si intuisce che tutto verrà spiegato in seguito, in un altro libro.
Stranamente non mi pesa il fatto che non sia autoconclusivo – ma d'altra parte, ultimamente, quale libro lo è? –, anche se non vedo l'ora di leggere ancora della ladra vampira e scoprire come evolverà la storia di Ian.
Da un certo punto di vista, questo libro ha superato di molto le mie aspettative, perché sì, sapevo fosse un libro diverso dai soliti, ma mi ha comunque stupita sotto molti punti di vista, e non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto.

Sulla traduzione, stranamente, non ho nulla da dire, è stato fatto un buon lavoro, migliore di tanti altri libri che ho letto ultimamente... o almeno così mi pare, non sono una cima in inglese, quindi non ho letto l'originale, ma posso dire che non ci sono stati svarioni per quanto riguarda la nostra lingua. Ci sono alcuni refusi qui e là, ma niente di così grave da inficiare la lettura e farmi abbandonare il libro seduta stante.
Quindi posso dire che la Tre60 ha tutta la mia approvazione e di sicuro leggerò qualcos'altro... soprattutto perché i prezzi dei libri non sono malvagi =D

Mi pare di avervi detto tutto... ovviamente consiglio questo libro a tutti gli amanti del genere e anche a qualche giallista, perché anche da quel punto di vista non è male ;)
Voto: ★★★★★
Eruannë.

W... W... W... Wednesdays #17

iniziativa ideata da MizB di Should be Reading

Nuovo appuntamento con questa rubrica, che consiste nel rispondere a tre domande, riguardanti i libri.
» What are you currently reading? (Cosa stai leggendo al momento?)
» What did you recently finish reading? (Cos'hai finito di leggere di recente?)
» What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Ecco le mie risposte:
» Cosa stai leggendo al momento?
Ebbene sì, ancora una volta, dopo un mese, in pole abbiamo L'eredità di Iside, seguito a ruota da C'è un cadavere in biblioteca e Il Signore degli Anelli – Le due Torri, tanto per non farmi mancare nulla =D In questi giorni, poi, si è aggiunto Il college degli enigmi di Leo Bruce, visto che la Christie con i suoi gialli non mi bastava...
E quasi dimenticavo: c'è Il Mago di Oz per il gruppo di lettura.

» Cos'hai finito di leggere di recente?
Pochi istanti fa, prima di iniziare a litigare con blogger per riuscire a mettere insieme questo post, ho concluso la lettura di Ladra di sangue di Cherie Priest. È stata una lettura molto interessante e per certi versi divertente, ma vi consiglio di leggere il prossimo post, perché ci sarà la recensione al libro =P

» Quale sarà il prossimo libro che leggerai?
In teoria dovrei leggere (o almeno continuarne la lettura) i libri inviatimi dagli autori, che stanno attendendo da un po' troppo mie notizie – e di questo mi dispiace –, spero di potermi applicare, impegni permettendo (nella fine settimana sarò a un corso, domani sarà il mio onomastico e oggi ho un po' di cose da fare =D).


E voi? Quali sono i vostri libri letti, da leggere e che state leggendo in questa settimana?
Eruannë.

martedì 24 luglio 2012

Le prime 100 pagine di... Ladra di sangue


Terzo post della giornata... e siamo appena alle 11 di mattina XD

Titolo: Ladra di sangue
Autore: Cherie Priest
Pagine: 347
Quarta di copertina: Raylene Pendle è una splendida vampira dalla pelle di porcellana e dai capelli neri come la notte. Ed è una delle ladre professioniste più abili in circolazione: da oltre cent'anni sfrutta i suoi poteri per rubare su commissione gioielli e opere d'arte d'inestimabile valore. Oltre a essere personaggi poco limpidi, tutti i suoi facoltosi clienti hanno un'altra caratteristica in comune: sono umani. Perché Raylene è una vampira che non sopporta i vampiri. Ed è quindi con un misto di fastidio e scetticismo che acconsente d'incontrare Ian Stott, un suo simile, che le chiede di sottrarre al governo alcuni documenti riservati che proverebbero l'esistenza del progetto Bloodshot: secondo Ian, infatti, da anni l'esercito compie crudeli esperimenti segreti sui vampiri per scopi militari. Lui stesso è stato catturato e usato come cavia, e ora, dopo essere riuscito a fuggire dai suoi aguzzini, è determinato a vendicarsi per le atroci sofferenze subite.
Non appena accetta l'incarico, però, Raylene capisce di essersi messa nei guai: misteriosi agenti speciali controllano ogni sua mossa e anche le persone vicine a Ian non sembrano del tutto sincere. Capire di chi ci si può fidare non è semplice, ma per Raylene potrebbe rivelarsi l'unico modo per restare in vita.


Lo sciopero degli acquisti è sempre più a rischio, visto che continuano a uscire libri troppo invitanti per essere lasciati in libreria... ma finché non costano uno sproposito, la mia etica non ne risente molto =D
Passando a cose più serie, devo dire che Ladra di sangue non è affatto male.
Le prime cento pagine sono state molto interessanti e, a mio avviso, ben strutturate, niente sembra lasciato al caso e confido che nei prossimi capitoli vengano spiegati dettagli che possono apparire slegati dalla trama principale.
La storia è narrata in prima persona, Raylene è una vampira, e fin qui potrebbe sembrare un classico Urban Fantasy pieno di cliché, ma per fortuna la Pirest si è... applicata e ha trovato il modo di rendere interessante la propria protagonista, infatti si tratta di una vampira ladra.
Come dice la quarta di copertina, Raylene, pur essendo una vampira, tende a vivere isolata dagli altri suoi simili, infatti non le piace avere a che fare con loro e lavora prevalentemente per umani. Ma la vita – o la non morte, dipende dai punti di vista – è imprevedibile e lei verrà ingaggiata proprio da un vampiro per scoprire il motivo per cui il governo abbia rapito e usato come cavie alcune creature della notte.

Il personaggio di Raylene mi piace, ha da subito un carattere ben definito e lei stessa ammette i propri difetti senza problemi e senza tanti giri di parole. È schietta, se deve dire qualcosa lo dice senza fare troppi voli pindarici e, anche se si fa prendere dall'ansia ogni due per tre, dimostra che anche i vampiri possono soffrire di paranoia o, come dice Ian, di eccessiva prudenza.
Raylene, insomma, ha qualcosa di umano molto più degli umani stessi, talvolta.

Per il momento Ian si è visto poco, anche se già si sanno molte cose di lui: è un vampiro, è cieco a causa degli esperimenti a cui è stato sottoposto dal governo, e ha una gran voglia di scoprire perché sia successo tutto questo. Nonostante la sua disabilità è un tipo combattivo che non si lascia sconfiggere facilmente. Devo dire che anche lui mi piace come personaggio, ma aspetto di rivederlo sulla scena per confermare o smentire questa prima impressione.

Ho già una mezza idea su come continuerà la storia, sia dal punto di vista del caso affidato a Raylene – anche se ovviamente mi aspetto qualche bel colpo di scena –, sia da quello della relazione tra la protagonista e Ian, qualcosa mi fa pensare che prima o dopo ci scapperà qualcosa di più della semplice collaborazione ladra-cliente =D
Ho anche una mezza idea su chi sia una data persona che viene presentata a grandi linee a pagina 99...

Quindi, per il momento questo libro mi sta piacendo e non vedo l'ora di continuare la lettura, perché è davvero troppo invitante *-*
Eruannë.

Libro di carta vs ebook

È da un bel po' che non scrivo un post con le mie impressioni generali sul mondo della lettura e/o della scrittura, ma oggi penso di aver trovato lo spunto giusto, quindi mettetevi comodi e leggetevi il mio papiro... se poi vorrete dire la vostra, ben venga, lo spazio commenti è fatto apposta =D

Ieri, navigando nel web – ogni tanto mi capita di farlo, soprattutto quando voglio visitare blog in cui non vado da tempo –, sono approdata su questo manifesto e subito ho pensato "Bella idea, aderisco senz'altro!".
Il mio entusiasmo è subito stato smorzato quando sono andata avanti con la lettura e sono arrivata più o meno a questo punto:
4. Editori ed autori che osteggiano o si adeguano con riluttanza alla diffusione degli ebook recano solo danno alla causa dello Slow Reading e del futuro dei libri. Sempre che sia realmente questo che hanno a cuore, e non innanzitutto ed esclusivamente i loro contingenti profitti.
[...]
1. Lo Slow Reading, pur non rinnegando il suo passato di carta, che anzi ama ancora, sa che il suo presente e il suo futuro possibile è solo digitale. Così come il libro sa che il suo presente e il suo futuro possibile si chiama ebook.
In soldoni, l'idea di ritornare a uno Slow Reading mi piace e mi interessa molto, perché ultimamente siamo tutti presi dalla velocità: pretendiamo che i nostri pc vadano alla velocità della luce, che le nostre auto siano sempre più potenti così da arrivare prima dove dobbiamo andare, persino i nostri rapporti interpersonali ormai sono permeati dalla velocità e da un mondo virtuale, insomma, non siamo più in grado di aspettare come si faceva fino a 10 anni fa, per fare un esempio.

Il problema è che per me Slow Reading non equivale a leggere un libro su una cosa fredda e impersonale come un lettore di ebook, ma si tramuta in questi passaggi:
» vai in libreria – sì, quella fisica, il negozio in cui c'è un/a commesso/a che ti consiglia in caso di bisogno o in cui puoi incontrare altri lettori e scambiare quattro chiacchiere su un dato libro letto e lasciare le tue impressioni (nella libreria Ubik della mia città, per esempio, molti libri sono recensiti dai lettori e il commento viene apposto con una graffetta sul volume in modo da consigliare altre persone. Questa cosa non l'ho vista in nessun'altra libreria che frequento di solito!)
» scruta la sezione che più ti aggrada (fantasy, gialli, storici, ecc.) e, man mano che i libri colpiscono l'attenzione, prendili in mano, leggi la quarta di copertina, sfogliali (dove possibile)
» ascolta le sensazioni che il libro che hai in mano ti dà
» compra il libro
» siediti da qualche parte, magari un luogo in cui ti senti al sicuro e/o lontano da rumori che potrebbero distrarti
» leggi il libro, senti le pagine scorrere sotto le dita, l'odore della carta stampata inebriarti le narici
» lasciati trasportare nel magico mondo creato dall'autore
Gli ultimi passaggi sono fattibili anche con un ebook (tranne quello di sentire le pagine sotto le dita o l'odore della carta), è vero, ma con un libro cartaceo è tutt'altra cosa.

La mia pseudo-avversione per gli ebook sarà dovuta dal fatto che io non ho – e non posso permettermi! – un lettore di ebook?
Può darsi, non lo metto in dubbio e probabilmente è proprio questo il motivo per cui continuo a ostinarmi a comprare libri di carta, anche se questo vuol dire sterminare foreste intere di alberi e spendere più soldi di quanti ne spenderei comprandomi il lettore.
Per me il digitale è qualcosa di impersonale, come dicevo poco fa, non mi dà quel calore che mi dà un libro vero, perché sì, per me un ebook non è un vero e proprio libro.
Sarò ottusa, antiquata e tutto quello che volete, ma tra un ebook e un libro di carta io sceglierò sempre e soltanto il secondo, perché mi aggrada di più e mi fa sentire veramente parte del mondo creato dall'autore.

Proprio ieri mia madre constatava che io ho veramente tanti libri e che nella mia libreria non c'è più spazio neanche per uno spillo.
Quando l'ho sentita pronunciare queste parole mi sono sentita in qualche modo appagata, perché nessun lettore ebook potrà mai dimostrare che sei un vero lettore.
Lo so, leggere non dev'essere motivo di orgoglio in tale direzione, ma per me lo è, perché andare in giro con un libro in borsa, sentirne il dolce peso, e iniziare a leggerlo nei posti più disparati è totalmente diverso dal portarsi in giro un lettore ebook e fare altrettanto, non tanto per il peso, ma proprio perché la gente che ti vede con un libro in mano può pensare "Al diavolo le commissioni, vado in libreria, mi prendo un libro e mi siedo da qualche parte a leggerlo" – lo so, pura utopia, ma ho sempre la speranza che vedendo qualcuno che legge, la gente si ricreda sui libri e ricominci a leggere –. Con un lettore di ebook questa cosa mi sembra molto più improbabile, perché se io dovessi vedere uno che fissa una tavoletta di plastica penso a due cose:
1. è impazzito
2. sta giocando con qualche nuova diavoleria.
Insomma, non mi passa neanche per l'anticamera del cervello che possa leggere un libro, proprio perché ho una concezione – forse sbagliata – di cosa sia un libro e della sua funzione.

Mi sembra sbagliato e fuorviante dire che gli ebook siano il presente e il futuro del libro, perché non vedo nessun futuro possibile senza libri cartacei da leggere, sfogliare e mettere in libreria.
Proprio perché la tecnologia è sempre più fast, penso che gli ebook non saranno il futuro del libro così come lo intendiamo noi adesso; le persone avranno sempre la concezione che se un libro è in formato digitale, allora è più rapido da leggere, non impegnerà troppo un cervello ormai abituato alla rapidità.
Trovo utopico – molto più del passante che compra un libro perché indotto da altri che leggono – pensare che le cose cambieranno, che si ritornerà alla lentezza, se prima non si riabitua la gente a fare le cose lentamente, a leggere e interiorizzare con calma.

Qualcuno potrebbe dirmi "Ma anche tu hai degli ebook nella libreria di anobii e ne hai comprati dieci qualche mese fa".
Certo, non nego che anch'io abbia degli ebook, ma a oggi non ne ho letto neanche uno. E anche i due libri in formato pdf inviatimi dagli autori per leggerli e recensirli al momento sono lì, fermi anche se iniziati, perché trovo veramente difficile e disagevole leggerli a schermo.
Sarà sempre colpa del fatto che non ho un lettore ebook?

Per concludere – perché l'ho fatta davvero lunga –, sebbene mi dispiaccia ammetterlo, nel momento stesso in cui ci saranno soltanto ebook, io mi rifugerò a leggere e rileggere fino alla nausea i libri cartacei che mi sono rimasti, perché trovo che siano l'espressione più bella della cultura.

Perdonate la forse eccessiva durezza in qualche punto del post, ma la penso così...
Eruannë.

Teaser Tuesdays #18

iniziativa ideata da MizB di Should be Reading

Nuovo appuntamento con questa simpatica rubrica =)
Le regole sono molto semplici e intuitive:
1) Prendi il libro che stai leggendo;
2) Aprilo in un punto a caso;
3) Trascrivi un breve pezzo da quella pagina, facendo attenzione a non scrivere spoilers;
4) Riporta titolo e autore del libro citato.

Ecco qui il Teaser di questa settimana: (stavolta niente foto della copertina u.u)
Carolus si mise a girovagare sul prato sul quale i membri del "club di tiro con l'arco" di St Asprey, così avevano incominciato a chiamarlo, praticavano il loro sport. A un angolo del prato, vicino a quello che immaginò potesse essere la pedana di tiro, si trovava un piccolo capanno con il tetto di paglia, e spinto dalla sua insaziabile curiosità Carolus vi si diresse. Rimase sorpreso nel trovarvi un uomo alto che esaminava una freccia.

Capitolo 4, p. 44, Il college degli enigmi, di Leo Bruce.

Qual è il vostro teaser di questa settimana?
Eruannë.

lunedì 23 luglio 2012

Musing Mondays #18

iniziativa ideata da MizB di Should Be Reading

Musing Mondays consiste nel rispondere ogni settimana, il lunedì, a una domanda.
La domanda di questa settimana è:
Do you read magazines? If so, which ones? If not, why not? (Leggi riviste? Se sì, quali? Se no, perché no?)
Sì, mi capita di leggere riviste, anche se non ne sono una grande fan.
Non ho una rivista preferita, perché non leggo sempre sempre ciò che esce in edicola =D La rivista che ho letto di più, tempo addietro, è Graal, giornale perlopiù di storia e "misteri" relativi alla storia... già il titolo, comunque, indica più o meno su cosa verta.
Una rivista che ho scoperto da poco e che non mi dispiace, nonostante i pareri di chi è più esperto di me in materia, è Wired, giornale sul digitale e le nuove tecnologie, devo tenermi un po' aggiornata visto il lavoro che ho intenzione di fare dopo il corso dei mesi scorsi.
Altre riviste non ce ne sono, perché non mi importa nulla dei gossip o di roba simile, e in edicola ci sono perlopiù giornali del genere =D

Voi come rispondereste?
Eruannë.

domenica 22 luglio 2012

Clock Rewinders #1

rubrica ideata da Amanda di On a Book Bender
e da Tara di 25 Hour Books,
ripresa in Italia da Matteo di Storie dentro storie
Nuova rubrichetta che non ho proprio potuto fare a meno di copiare, perché è veramente... gustosa =D
Clock Rewinders è una specie di riassunto di ciò che è accaduto sul mio o su altri blog interessanti in questa settimana appena passata.

la scorsa settimana su Veiled Mirror
» Ho aperto il gruppo di lettura su Il Mago di Oz di L. Frank Baum
» Il Mago di Oz - settimana #1
» Recensione: Il mendicante di sogni di Miriam Mastrovito
» Recensione: Spells di Aprilynne Pike
» In My Mailbox #9 - riassunto di due mesi di libri ricevuti/acquistati

la scorsa settimana nei blog librari
» Recensione molto interessante di Matteo di Storie dentro storie al libro Il diario di London Lane di Cat Patrick
» Glinda di Atelier dei libri invita a leggere e votare il suo romanzo Shades of Life su I-Fantasy, nuovo portale della Fazi
» Su Bulimia letteraria prosegue la catena di lettura ideata da La Leggivendola
» Primo giveaway del blog su Reading is Believing in cui è possibile vincere una copia di Memento - I sopravvissuti di Julianna Baggott

sto leggendo...
» L'eredità di Iside di Francesco Gioè
» C'è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie
» Il Signore degli Anelli - Le due torri di J.R.R. Tolkien
» Il Mago di Oz di L. Frank Baum
» Il college degli enigmi di Leo Bruce

new entry nella libreria


aggiunti alla wishlist
» Il caso Jane Eyre di Jasper Fforde
» Ladra di sangue di Cherie Priest
» Enchanted di Heather Dixon

citazione della settimana
Era la prima volta che sentivo parlare del cervello e rimasi colpito. Ci pensai e ci ripensai e decisi che avrei cercato di procurarmi un po' di cervello a tutti i costi.
da Il Mago di Oz di L. Frank Baum


Penso e spero di non aver dimenticato nulla... a domani, per dare inizio a una nuova settimana ;)
Eruannë.

Corso di scrittura creativa

Buongiorno e buona domenica a tutti!

Qualche giorno fa stavo cercando su internet info per qualche corso di scrittura creativa, magari nella mia zona, perché avevo proprio voglia di farmi venire nuove idee per scrivere qualcosina (ultimamente sto lavorando molto su An Angel e un altro racconto che probabilmente parteciperà a un concorso).
Oggi, ritornando a casa da Messa, sono passata davanti alla libreria Ubik e ho letto la locandina di un corso di scrittura.
Ho chiesto info alla commessa e questo è quanto ne è emerso (se siete di Udine e siete interessati, la commessa vi darà il foglio con tutto ciò che riporto qui di seguito =) ):

Durata: 12 ore (6 lezioni)
Curatrice: Laura Sebastianutti
Luogo: Libreria Ubik - Via Mercatovecchio 18, Udine
Le date: 
sabato 22 settembre 15.30 - 17.30
sabato 6 ottobre 15.30 - 17.30
venerdì 26 ottobre 18.30 - 20.30
venerdì 9 e 23 novembre 18.30 - 20.30
venerdì 7 dicembre 18.30 - 20.30
Numero minimo di partecipanti: 8
Numero massimo di partecipanti: 15
Costo iscrizione: 109.00€
Modalità di iscrizione: il modulo di iscrizione si trova presso la Libreria Ubik a Udine; va compilato in tutte le sue parti e nel contempo va versata la quota d'iscrizione presso la libreria. Alla prima lezione verranno rilasciate le relative ricevute.
Informazioni: info su iscrizioni presso la Libreria Ubik, udine@ubiklibri.it; tel. 0432-1572416

Programma degli incontri:
1° incontro: Fuori il rospo
Come si struttura il nostro corso? Che cosa serve per scrivere? È così difficile prendere la penna (o il computer) e iniziare? Come strutturare l'incipit.
2° incontro: Storie in sei parole
Un elemento fondamentale del racconto: il Personaggio. Chi è, come si struttura, come possiamo immaginarlo e descriverlo.
3° incontro: Mi ricordo, sì, io mi ricordo
Intervista a un autore affermato che spiega i segreti della sua scrittura: come immagina il racconto, i suoi personaggi, la trama, il modello di scrittura.
4° incontro: Ho un segreto nel cassetto
Le tecniche del racconto: il finale aperto, a sorpresa, il ribaltamento... Come evitare i luoghi comuni.
5° incontro: Aspiranti scrittori
Leggiamo e commentiamo i testi prodotti dai nostri partecipanti.
6° incontro: Finale a sorpresa!

Devo dire che a me ispira parecchio, anche se, forse, il costo di partecipazione è un po' troppo alto per i miei gusti... cioè, io sono disoccupata, non ho un reddito e tutti quei soldi di solito li spendo in cinque-sei mesi per la benzina dell'auto. E sinceramente non mi va di chiedere ancora qualcosa ai miei.
Staremo a vedere, perché non mi pare ci sia un limite per l'iscrizione, quindi potrei anche iscrivermi il giorno prima =D (sempre che non abbiano già raggiunto il numero massimo di iscritti per allora)

Comunque ci tenevo a far presente una cosa: molti scrittori che ho letto ultimamente avrebbero proprio bisogno di un corso del genere, visto che i libri prodotti sono prevedibili e piuttosto scialbi. Quindi, cari autori, se siete della mia zona, perché non fate un salto alla libreria Ubik di Udine e vi applicate un po'?!

Appunto che ritengo doveroso: la Libreria Ubik non mi paga né con denaro, né tanto meno con libri per questa "pubblicità", ho solo ritenuto opportuno rendere noto ai miei concittadini distratti, ma interessati, che c'è la possibilità di partecipare a un corso di scrittura creativa.
Tutto qui ;D

Eruannë.

sabato 21 luglio 2012

In My Mailbox #9

rubrica ideata da Kristy di The Story Siren

Dopo due mesi, eccomi qui con un nuovo appuntamento con questa rubrica, questa volta inserirò tutti i libri comprati/ricevuti/che mi sono stati regalati degli ultimi mesi, quindi mettetevi comodi e buona lettura =D
Titolo: Accadde tutto in una notte
Autore: Mary Higgins Clark
Pagine: 196
Quarta di copertina: Il Natale a Manhattan ha qualcosa di magico e nelle fredde notti di dicembre tutto può accadere, orrori e miracoli compresi. Ne sa qualcosa la chiesa di St. Clement nell'Upper West Side, teatro, suo malgrado, di due inquietanti fatti di cronaca avvenuti a pochi minuti di distanza, con la complicità delle tenebre. Dal suo interno viene trafugato un calice d'argento a cui i devoti attribuiscono straordinari poteri benefici; nel frattempo una bambina, appena nata, viene abbandonata dalla giovane madre a due passi dalla chiesa. La piccola troverà una 'nonna' devota di origini italiane, e un 'padre' bizzarro e scapestrato che le farà dono di un nome fulgente: Star, per tutti Stellina. I due episodi, indipendenti tra di loro, hanno in realtà un misterioso legame che li unisce e, anni dopo, i loro protagonisti si incontreranno grazie alle indagini condotte con impareggiabile maestria da Alvirah Meehan che con il marito Willy - la coppia vincitrice della lotteria di un'altra opera di Mary Higgins Clark - sono gli ospiti d'onore di questa nuova storia di Natale dal sapore dickensiano. Sulle orme di Hercule Poirot, Alvirah raccoglie qua e là indizi, riascolta le dichiarazioni registrate grazie alla sua potente spilla a forma di sole e sorprende tutti con le sue incredibili deduzioni, determinata a raddrizzare dopo sette anni il corso degli eventi. Strada facendo, si trova a risolvere anche un complicato caso legato al doppio testamento della compianta amica Bessie, spentasi proprio a dicembre in un palazzo signorile non lontano da St. Clement: qualcuno dei presenti al suo funerale aveva studiato un bel piano per mettere le mani sulla sua eredità...
Arrivato da: Daniela

Titolo: La pazienza del ragno
Autore: Andrea Camilleri
Pagine: 215
Quarta di copertina: Il commissario Montalbano sente il peso degli anni. E della solitudine. Si intenerisce, mentre cerca le parole e i gesti che lo nascondano agli altri; le parole che facciano barriera. Ascolta la voce di dentro. Si interroga: “Era solo un omo che aveva un personale criterio di giudizio supra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. E certe volte quello che lui pinsava giusto arrisultava sbagliato per la giustizia. E viceversa. Allura, era meglio esseri d’accordo con la giustizia, quella scritta supra i libri, o con la propria cuscienza?” Il dilemma è da tragedia greca. Ma qui, nella malinconia e negli addolcimenti pudichi di una maturità giunta quasi al consuntivo, non l’eccezionalità dell’eroe, importa; ma l’integrità di un individuo normale, che gli adempimenti dell’ufficio mette in rapporto con la falsità “politica”, con la personale ricerca della franchezza, e con l’accertamento (se non pubblico, almeno privato) della verità. Montalbano si confronta pure con le convenzioni romanzesche del genere giallo. Per sottrarsi al “mestiere”: moralista senza moralismi, vulnerato dalla ingiustizia e dalla “libertà” di rapina governativamente legalizzata e accasata; e investigatore in servizio straordinario nel romanzo, che metaforiche “ferite”, date o ricevute, fa pulsare nel non detto delle emozioni e nel clamore dello scandalo. La pazienza del ragno è un giallo anomalo. Senza “delitto” e spargimenti di sangue. A meno che delitto cruento non venga considerato lo splendore di vite costrette a consumarsi e a sprecarsi nell’odio. Nell’attesa di una catarsi che, accompagnata dalla solidale e indulgente compassione di Montalbano, metta in calma le coscienze e le riposizioni nel gioco delle parti: dopo che l’agitazione “teatrale” della “ragnatela”, pazientemente tessuta nell’odio, ha esaurito la funzione strategica di “menzogna” che sulla scena ha portato, irretendolo, il vero colpevole.
Arrivato da: Daniela

Titolo: Soldi, misteri e altre conseguenze
Autore: Federico Negri
Pagine: 416
Quarta di copertina: Anna è una giovane analista economica, il cui lavoro e i cui progetti vengono sconvolti dall’incontro imprevisto con un genio della finanza. Trascinata insieme all’amico e collega Rino in giro per il mondo, in un vortice di avventure senza respiro, vedrà minacciata la sicurezza stessa della sua famiglia.
Anna si scoprirà a varcare ripetutamente i propri limiti, sino a un finale aperto e sorprendente, in cui un nemico invisibile aspettava da sempre nell'ombra, pronto a colpire proprio quando tutto sembrava finalmente essersi aggiustato.
La trama principale si mescola alla complessità della micro vita di Anna e della carrellata di incredibili personaggi con cui viene a contatto nella sua corsa per quattro diversi continenti.
Una storia che intenzionalmente vuole essere difficile da collocare in un genere predefinito, una narrazione scorrevole, veloce e avvincente, che, pagina dopo pagina, prende per mano il lettore e lo fa scivolare in un mondo dove tutto può accadere.
Arrivato da: Federico Negri

Titolo: Il mendicante di sogni
Autore: Miriam Mastrovito
Pagine: 135
Quarta di copertina: I sogni racchiudono i desideri, le fantasie e a volte anche le paure degli uomini. Che succederebbe se ne fossimo privati? È quello che cercherà di impedire Joshua, approdato a Chissà Dove, il magico regno in cui la fata Maya custodiva i sogni prima che il perfido Nergal la depredasse e le strappasse le ali riducendola in fin di vita. La sua impresa, costellata di splendidi capolavori disegnati sull'asfalto, si intreccia con le indagini del Commissario Zanetti, che lo riterrà un pericoloso serial killer, e con la rinascita di Daniel, un bambino appena uscito dal coma, che ha promesso a Maya, la sua salvatrice, due ali fatte di petali bianchi.
Arrivato da: Sianna per la catena di lettura su aNobii.

Titolo: Il college degli enigmi
Autore: Leo Bruce
Pagine: 233
Quarta di copertina: Succedono molte strane cose nella costosa scuola di St Asprey: luci nella notte, conigli massacrati, volti che si affacciano minacciosi alle finestre, professori che volano giù dalle scale. La moglie del preside teme per il futuro della scuola e decide di assumere nel corpo insegnante Carolus Deene, il professore detective...
Arrivato da: Sabry

Titolo: Il Mago di Oz
Autore: Frank Baum
Pagine: 164
Quarta di copertina: Dorothy vive in Kansas con gli zii e il cane Toto, quando un ciclone solleva la sua casa e la trasporta in un'avventura fantastica. Insieme a uno spaventapasseri, un leone e un omino di latta, Dorothy e Toto affronteranno prove difficili alla ricerca della Città di Smeraldo.
Arrivato da: Comprato


Me ne ricordavo di più =D
Questo è quanto, comunque.


Avviso per gli autori che mi hanno mandato i loro libri da leggere in formato pdf: Non temete, li sto leggendo, solo che, essendo al pc, ho un po' di difficoltà e tante distrazioni. Le recensioni arriveranno quando meno ve lo aspettate ;D
Mi scuso comunque per l'inconveniente e l'attesa u.u

Buona fine settimana,
Eruannë.

{Recensione} Spells

Titolo: Spells
Autore: Aprilynne Pike
Data di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Genere: Urban Fantasy, Paranormal Romence
Pagine: 335
Prezzo: 17.90€
Quarta di copertina: È iniziata l'estate, ma la vita di Laurel non è più la stessa. Ora che sa di essere una fata, non può certo ignorare le sue responsabilità nei confronti del regno di Avalon. Ecco perché, quando viene convocata dall'Accademia delle fate per un corso intensivo di magia, decide subito di partire.
Ad Avalon, Laurel potrà finalmente essere se stessa. Imparerà gli incantesimi che le permetteranno di difendere le porte segrete del regno dal terribile Jeremiah Barnes, realizzando così il suo destino.
Ma tornare ad Avalon significa molto di più. Significa rimettere in discussione tutto e ferire la persona che più ama al mondo, il suo dolcissimo fidanzato umano, David. Perché lì rivedrà Tamani.
Sono passati molti mesi dal loro ultimo incontro, e Laurel crede di averlo dimenticato. Però, quando lui la stringe di nuovo tra le braccia, professandole amore eterno, dentro di lei si risvegliano emozioni inebrianti, emozioni molto diverse da quelle che prova con David.
Ancora una volta contesa tra due mondi, e tra due ragazzi tanto differenti quanto irresistibili, Laurel dovrà compiere una scelta dolorosissima, che forse le spezzerà il cuore per sempre. Ma la salvezza di Avalon è appesa a un filo e per Laurel è giunto il momento di decidere: qual è davvero il suo posto, tra gli umani o tra le fate? E con chi sarà il suo futuro, con il tenero David o con l'affascinante Tamani?


La lettura di questo libro non mi ha impegnato più di tre giorni, infatti le pagine scorrono via rapidissime.

Le 335 pagine si possono riassumere così: dopo la fine della scuola, per le vacanze estive, Laurel va ad Avalon per apprendere i fondamenti della magia, scopre così il luogo in cui è nata e impara gli usi e i costumi aiutata da Tamani.
Poi torna a casa, cerca di mettere in pratica ciò che ha imparato, esce con gli amici e il fidanzato; il fiore che ha sulla schiena fiorisce come l'anno precedente; litiga con David; litiga con Tamani; Barnes si rifà vivo e con lui arriva anche una specie di agente segreta.

La Avalon della Pike è molto interessante (non come quella della Black, ma non si può neanche fare un vero confronto tra le due, la Black vince a occhi chiusi =D), le fate hanno un ordine gerarchico dato dal momento in cui nascono, infatti si dividono in Fate della Primavera, dell'Estate, dell'Autunno e dell'Inverno. Le ultime due tipologie sono le più rare e importanti e quindi le prime si danno da fare per proteggerle e farle vivere serenamente.
Tamani spiega tutto in modo egregio ed è interessante leggere di come vivono e di quello che fanno.

Il problema di questo libro, comunque, è uno solo: la storia ruota attorno a Laurel, e fin qui nulla di strano, ma dov'è il cattivo? Perché Laurel, David, Tamani & co. sembrano dimenticarsene per il 90% del libro, presi come sono dai loro problemi?
Barnes – a dire il vero i suoi tirapiedi – appare per una frazione di secondo durante una festa e poi basta fino alle ultime pagine del libro.
Perché?
Eppure Laurel va ad Avalon proprio per imparare a difendersi con la magia, ma sembra che il problema di un'intera comunità sia un'inezia al confronto dei problemi amorosi del triangolo Laurel - David - Tamani.
Forse pretendo troppo da un libro (e da una saga) come questo, e probabilmente Spells altro non è che un capitolo di transizione tra Wings, testo interessante e che lascia intravedere qualcosa di buono nel mondo Urban Fantasy/Young Adult/Paranormal Romance tutto uguale, e Illusions.
Questo libro mi ha lasciata totalmente spiazzata, perché pensavo che la Pike si fosse impegnata di più e non scrivesse solo per fare soldi a palate con la solita storia trita e ritrita che c'è in ogni libro di questo genere. Evidentemente il fatto che la serie piaccia tanto alla Meyer doveva essere un campanello d'allarme abbastanza evidente... ma io ho deciso di ignorare tutti i segnali.

I personaggi sembrano regrediti all'infanzia, anziché andare avanti e maturare.
Laurel è egoista e se ne stra-frega dei sentimenti dei due bellocci interessati a lei, intanto cerca di capire come mai sua madre la tratti come se non esistesse o, peggio, come se non la riconoscesse come sua figlia.
David e Tamani sembrano burattini, zerbini utili solo a pulire le scarpe di una ragazzina piena di sé che pensa solo a con chi sta meglio dei due; devo dire, però, che alla fine Tamani sembra rinsavire e riacquistare un minimo di dignità... anche se, per sembrare più uomo, avrebbe dovuto dirle le cose in faccia e non far parlare un'altra sentinella. David ama Laurel e farebbe di tutto pur di stare con lei, quindi fa finta di non vedere che tra lei e Tamani ci sia qualcosa (nonostante la pseudo litigata davanti alla vecchia casa di lei).
Le sentinelle, così come le altre fate, sembrano esseri eterei e finti, messi lì solo per fare scena, infatti nel momento in cui succede qualcosa di grave non si sa dove siano finite, anziché proteggere Laurel.
Gli altri personaggi compaiono e scompaiono senza alcuna logica, tanto che non hanno quasi una caratterizzazione "fissa".

Nonostante i problemi più che evidenti di questo libro, qualcosa mi spinge a continuare la lettura della saga, perché sono pronta a riabilitare la Pike... e poi sono curiosa di sapere come continua la lotta tra fate e troll, anche se ho la sensazione che sia relegata a un paio di pagine scarse per lasciare più spazio al triangolo, il vero protagonista.
Mi domando, allora, perché si voglia scrivere qualcosa di fantasy, in cui è presente anche un cattivo, se il tutto deve finire sempre sulla protagonista e i suoi amanti. È perché tira di più una storia paranormale che una normale, vero?
Ai posteri l'ardua sentenza...

Voto: ★★★ e 1/2
Eruannë.

venerdì 20 luglio 2012

{Recensione} Il mendicante di sogni

Titolo: Il mendicante di sogni
Autore: Miriam Mastrovito
Data di pubblicazione: agosto 2009
Casa editrice: La Penna Blu edizioni
Collana: Il calamaio azzurro
Genere: Urban Fantasy, Paranormal Romence
Pagine: 135
Prezzo: 12.50€
Quarta di copertina: I sogni racchiudono i desideri, le fantasie e a volte anche le paure degli uomini. Che succederebbe se ne fossimo privati?
È quello che cercherà di impedire Joshua, approdato a Chissà Dove, il magico regno in cui la fata Maya custodiva i sogni prima che il perfido Nergal la depredasse e le strappasse le ali riducendola in fin di vita.
La sua impresa, costellata di splendidi capolavori disegnati sull'asfalto, si intreccia con le indagini del Commissario Zanetti, che lo riterrà un pericoloso serial killer, e con la rinascita di Daniel, un bambino appena uscito dal coma, che promesso a Maya, la sua salvatrice, due ali fatte di petali bianchi...


L'idea di fondo di questo libro è molto buona, di sicuro innovativa e interessante, infatti mi ha attratta subito quando ho letto della catena di lettura. Purtroppo non mi sento di dare più di tre stelline e mezza, perché ci sono molte cose che andrebbero riviste e, magari, ampliate.

Prima di tutto questo libro è troppo breve, sembra più che altro un riassunto, in certi punti molto dettagliato, di ciò che l'autrice avrebbe voluto descrivere.
Le 135 pagine non bastano a dare l'idea di completezza, ci sono vistosi buchi nella trama e il più delle volte si è preferito omettere raccontando a posteriori ciò che era successo, come nel finale.
I primi capitoli, in cui Joshua è nel castello di Ta'Ziyah, scorrono lenti, l'autrice ha descritto tutto (o quasi) nei minimi particolari cosicché il lettore si potesse immergere nel mondo del protagonista; gli ultimi, invece, sono rapidi, chi legge non ha il tempo di ambientarsi che subito si cambia scenario e si perde così la magia del libro.
La battaglia tra Nergal e Belamir non viene raccontata sul momento ed è di una facilità estrema (io stessa mi sono chiesta "Tutto qui?" leggendo il riassunto fatto da Belamir, perché è davvero troppo semplice e scontata).

I personaggi, seppur ben caratterizzati in certi punti, molto spesso non sono riusciti a trasmettere una certa empatia.
Tutti parlano nello stesso modo: la bambina di 8-9 anni descrive il proprio sogno come il settantenne di qualche capitolo precedente, usa paroloni ed espressioni difficili (l'unica difficile che non riesce a dire correttamente è "genetica", ma quando si tratta di espressioni come "scatto fulmineo" o "dapprima" non ci sono problemi) che chi ha meno di 10 anni non sa che esistono.
Il tossico che Joshua incontra nel castello ha un intercalare giovanile, ma poi anche lui si perde nei meandri dell'aulico, esattamente come tutti gli altri.
Anche Daniel non è da meno, spesso gli vengono messe in bocca parole difficilmente usate da un dodicenne.

Altro punto dolente riguarda gli aggettivi possessivi.
In tutto il libro non c'è un propri/o/a/e neanche a pagarlo oro, sembra che l'autrice non sappia della sua esistenza. Ogni descrizione, ogni paragrafo è infarcito di suo, sua, suoi, anche a poca distanza l'uno dagli altri.
Ripetizioni a non finire... e non solo per quanto riguarda gli aggettivi possessivi.
[E questo mi ha fatto capire che è giunto il momento di scrivere un post che rimando da tanto tempo =D]

È un vero peccato che, come ho già detto prima, il finale sia rapido, quasi l'autrice avesse paura di descrivere una battaglia un po' articolata che non prevedesse l'uso di dialoghi. Sembra che si voglia concludere il più presto possibile perché sono finite le idee per andare avanti.
Mi dispiace che il tutto non mi abbia convinta molto, perché l'idea era davvero molto buona, andava sviluppata molto meglio e con più calma. Penso che nessuno corresse dietro a Miriam o le puntasse una pistola alla tempia perché finisse la stesura del libro entro una data precisa.
Probabilmente la fretta di mettere nero su bianco e, successivamente, della pubblicazione del libro hanno pregiudicato una storia altrimenti bella, interessante e senza sbavature.
So che il libro ormai è stampato, ma se ci dovesse essere una ristampa consiglierei di ampliare i punti oscuri e relegati a due righe di spiegazione, renderei più leggeri certi racconti (vedi quelli dell'anziano senzatetto) e altri, come quelli descritti dai bambini, un po' più alla loro portata, non tanto perché si racconta una favola per i più piccoli, ma per dare davvero l'impressione che siano dei bambini veri a parlare. E, cosa non meno importante, farei rivedere tutta la storia a un buon correttore di bozze/editor, in modo da eliminare paroloni difficili, ricostruire intere frasi senza troppe ripetizioni e sostituire i suo/a/e/i con propri/o/a/e dove necessario.

So di aver distrutto il libro, non descrivendo le cose positive, ma volevo soffermarmi su questi errori per far capire a Miriam e a chi scrive (perché, anche se non sembra, con questo blog non mi rivolgo solo a lettori) cosa c'è che non va anche in un libro buono come Il mendicante di sogni.
Per il resto, cioè l'idea di fondo che ho già citato più volte, questo è un libro che consiglio, perché è interessante e fa sognare =)

Voto: ★★★ e 1/2
Eruannë.