sabato 30 gennaio 2021

{Saturday Review} Eroi. Le grandi saghe della mitologia greca

 

Buon sabato, miei cari svelatori di specchi!

Finalmente riesco a scrivere e postare questa recensione, che ho tra le bozze da circa un mese, ma che mi ha bloccata parecchio.
Ho finito il libro in questione durante la End of the Year Challenge di Bookish Games, un profilo IG che indice divertenti e accattivanti maratone di lettura. Io avrei voluto finire più di qualche libro che avevo iniziato durante il 2020, ma mi sono un po’ incartata, soprattutto a causa dello studio.
Ma veniamo al libro in questione, ovvero Eroi.

Titolo: Eroi. Le grandi saghe della mitologia greca
Autore: Giorgio Ieranò
Data di pubblicazione: 24 ottobre 2013
Casa editrice: Marsilio
Genere: Saggio, Mitologia
Pagine: 255
Prezzo: 9.90€ (preso insieme a un altro libro)
Quarta di copertina: La sfida col Minotauro nel labirinto, la testa tagliata di Medusa, l’impresa degli Argonauti, Orfeo che scende nell’Aldilà per salvare la donna amata: i miti eroici dell’antica Grecia sono un caleidoscopio di racconti infiniti e stupefacenti. Ma anche un repertorio di favole orrende e bizzarre. Medea che uccide i suoi stessi figli. Edipo che ammazza il padre e poi si unisce con la madre. Eracle che abbandona le sue fatiche per ingozzarsi di arrosti e di dolci. Teseo che, invece di salvare le fanciulle, le stupra. L’eroe greco aveva molti lati oscuri. Era una creatura smisurata, un essere prodigioso, eccessivo nel suo furore e nelle sue passioni. E non sempre era arruolato al servizio del Bene: stava piuttosto oltre il Bene e il Male, oltre tutte le regole e le leggi dell’umano. Era venerato come lo sono oggi i nostri santi patroni. Si raccoglievano le sue reliquie, si portavano offerte sulla sua tomba. Ma soprattutto ci si divertiva a raccontare le sue imprese in forme sempre diverse e sempre nuove. Nei miti eroici si trova la matrice di tutte le narrazioni future. Ci sono amori, avventure, intrighi, prodigi, mostri. Ci sono viaggi fino alla fine del mondo e love stories che sfidano anche la morte. Tutto quello che ancora oggi ci appassiona e ci commuove quando leggiamo un romanzo o guardiamo un film, i greci lo avevano già narrato nei loro miti.
Voto: 


Dopo mesi, finalmente, sono riuscita a concludere la lettura di questo libro davvero interessante.
Come ho detto quando l’ho comprato (insieme agli altri libri dello stesso autore), io ho sempre avuto un debole per la mitologia, sarà perché è un qualcosa che fa parte della nostra storia comune o, più semplicemente, le storie raccontate mi affascinano tantissimo.

Questo libro è davvero interessante: ogni capitolo è dedicato a un eroe o a un personaggio della mitologia greca, che non sempre viene descritto nel modo corretto.
Ieranò pareggia i conti, ridà dignità e la giusta prospettiva a personaggi che solitamente vengono tralasciati o esasperati.
I personaggi citati, raccontati, analizzati in questo libro sono:
• Giasone;
• Medea;
• Minosse;
• Teseo;
• Arianna;
• Perseo;
• Eracle;
• Edipo;
• Antigone;
• Orfeo;
• Achille e Ulisse.

In ogni capitolo viene presentata la storia del personaggio principale, dell’eroe, raffrontata anche a tutto il resto della mitologia, vengono prese in considerazione le varie relazioni che ognuno di loro ha con gli dei, con il sovrannaturale e con altri personaggi che incontrano sul cammino.
Le storie non sono mai superficiali, ma vanno a fondo, ripercorrono la genealogia di ogni eroe, andando anche a prendere in esame gli antenati (più o meno) comuni.
Grazie ai vari capitoli conosciamo a fondo i personaggi che ne sono protagonisti, e iniziamo a capire perché hanno fatto determinate scelte, cosa li ha spinti a compiere quelle azioni per cui sono tanto famosi.

Non mancano tradimenti e sotterfugi, amori e passioni, proprio perché ogni eroe, prima di essere tale, è un uomo o una donna con dei sentimenti e dei bisogni (più o meno manifesti).
C’è da notare come in qualche modo tutti gli eroi descritti siano più o meno imparentati tra loro anche grazie a Zeus, che si è donato come se non ci fosse un domani e ha procreato a destra e a manca, per la gioia della sua consorte.

Il capitolo che mi ha colpita di più è senz’altro quello di Edipo.
Non so perché mi sia rimasto particolarmente impresso, sarà perché racconta la sua storia nuda e cruda, senza intenti psicanalitici, facendo però riferimento ad alcuni autori greci che ne hanno parlato diffusamente nelle loro opere.
Di Edipo ne sono state raccontate di ogni specie, soprattutto da quando Freud ha parlato del complesso edipico, peccato che la storia a giustificazione di quest’ultimo altro non sia che una fatalità e non intenzionale.
Ieranò lo spiega molto bene e fa chiarezza su Edipo e la sua storia, dicendo anche che ormai Freud è superato (grazie, l’ho sempre pensato anch’io!).
Tra l’altro, piccola chicca che mi è successa dopo aver finito la lettura di Eroi, ho trovato su Goodreads un aggiornamento di una delle persone che seguo, riguardo La morte della Pizia, un libretto davvero interessante di Friedrich Dürrenmatt che ho letto in una manciata di ore e che vi straconsiglio (qui trovate la mia mini-recensione).

Di Ieranò, come ho già detto, ho comprato Gli eroi della guerra di Troia e Olympos, perché ho visto che la mitologia – greca, romana, norrena, ecc. – mi piace sempre tantissimo e sono davvero curiosa di leggere gli altri saggi di questo autore.
Trovo che fare un passo indietro nel tempo, ogni tanto, sia salutare anche e soprattutto per ricalibrare le proprie idee, per dare nuovo slancio ai propri interessi e per ampliare le proprie conoscenze riguardo i vari argomenti.
Uno degli obiettivi che mi sono prefissata per questo 2021 è quello di leggere più romanzi o libri storici più in generale, sia perché la storia è una delle mie materie preferite, sia per capire meglio alcuni avvenimenti importanti. Dare uno sguardo al passato ogni tanto è salutare, magari può aiutare più di qualcuno a rivedere il proprio presente e a ripensare a cosa vuole diventare in futuro.
Certo, un libro non basta per fare questo, ma partire dalla mitologia è sempre un buon punto per proseguire su questa strada.
Non sono portata per la filosofia e i ragionamenti astratti, quindi mi fermo qui, che è meglio.

So che questa recensione non è molto lunga, chiedo venia, comunque vi consiglio il libro, perché è davvero interessante e dà numerosi spunti di riflessione sui più disparati argomenti.
Vi ringrazio per l’attenzione e per aver letto tutto, lo spazio commenti è come sempre a vostra disposizione, attendo i vostri messaggi riguardo questo libro e la mia recensione.

Non mi resta che augurarvi un buon fine settimana e buone letture!
Annette.

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