E già che oggi è sabato e ho letto un libro fresco fresco, approfitto per reintrodurre questa mia piccola rubrica per recensioni speciali.
In questo sabato sera dal sapore autunnale (qui sta piovendo da stamattina e la temperatura per me è ottimale, nonostante sembra di essere in ottobre =D) voglio parlarvi di:
Quarta di copertina: La vita di Maia Marini procede a vele spiegate verso la felicità: un fidanzato appartenente a una prestigiosa famiglia, un lavoro presso una delle più rinomate agenzie di comunicazione di Milano, tre amiche splendide con cui trascorrere il weekend per festeggiare l’addio al nubilato di Diana, la futura cognata! Peccato che la meta prescelta sia la Versilia, dove Maia ha passato le vacanze fino all’estate dei 16 anni. Ritornare nei luoghi in cui ha lasciato il cuore e rivedere Marco, il primo amore, la manda in tilt. Così decide che qualche mojito non potrà farle male… e anzi l’aiuterà. Il mattino dopo, però, Maia non ricorda niente. Non ha idea di cosa abbia combinato durante quel folle venerdì notte. In compenso, però, lo sanno i suoi 768 amici di Facebook. Cercando di ricucire una situazione compromettente e compromessa in ogni settore della sua vita, Maia si troverà a porsi una domanda fondamentale: e se invece che la fine di tutto, fosse solo un nuovo inizio? Perché se è vero che l'alcol fa fare pazzie, è altrettanto vero che a volte aiuta a fare la cosa giusta!
Stamattina, l'autrice mi ha contattata per segnalarmi l'uscita del suo libro, che non mi era del tutto sconosciuto, perché l'avevo adocchiato quando ho letto la
newsletter della Rizzoli che mi informava della nascita di YouFeel.
Il titolo mi aveva da subito colpita, perché si capiva perfettamente che non sarebbe stata la solita romanticheria pallosa e scontata, anzi.
Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito) – ma io direi anche più di un solo e
semplice mojito ;D – è un libro che si legge davvero in pochissimo tempo, scorrevole, divertente e ideale per le inguaribili romantiche.
La storia ha per protagonista Maia, una brillante trentenne che lavora in un'azienda di comunicazione, ha un fidanzato altolocato e non può certo immaginare che il passato si ripresenti all'improvviso durante l'addio al nubilato della sua futura cognata in Versilia.
Da lì inizia una serie di (dis)avventure che portano Maia a riconsiderare la propria vita, i propri affetti e, soprattutto, a fare un tuffo nel passato insieme a Marco, il suo primo amore.
La prima (dis)avventura di Maia è non ricordarsi nulla, ma proprio nulla, della festa di addio al nubilato per colpa di una sbornia da paura. E questa scatena altre pseudo-avventure che coinvolgono Maia.
I capitoli si alternano tra il giorno d'oggi e quello che è successo tra Maia e Marco quindici anni prima, ed è stato molto interessante il parallelismo tra una storia e l'altra e leggere l'antefatto.
Lo stile di Chiara mi è piaciuto subito, è immediato, ironico e diretto, non ha peli sulla lingua, quindi il libro mi ha subito trasportata nel mondo creato da lei.
Mi sono anche rivista molto in Maia, nonostante non abbia la vita da pseudo-sogno* che ha lei all'inizio del libro, e mi sono riscoperta inguaribile romantica, perché chi non vorrebbe reincontrare il proprio primo amore, quell'anima gemella che ha fatto battere il cuore per la prima volta, progettare la vita insieme e, anche se non sempre è andata come auspicato, fa ancora sospirare con gli occhi a cuoricino? Chi non vorrebbe ricominciare da capo con l'anima gemella?
Eh sì, nonostante non lo dia a vedere spesso (diciamo pure che lo nascondo molto bene), anch'io ho un animo sensibile e romantico =D
Ma ritorniamo al libro, prima che divaghi ulteriormente.
Maia è contornata da personaggi molto singolari, come le sue amiche o i parenti acquisiti e il fidanzato Lapo, ma molto ben caratterizzati. A una prima occhiata sembrano i soliti personaggi stereotipati, ma andando avanti con la lettura, si scoprono tutte le varie sfumature che ognuno di loro ha.
Uno dei miei personaggi preferiti è Diana, la futura cognata di Maia, che la fa ragionare sulla vita e su quello che vuole realmente, per non parlare del fatto che sia l'unica che riesce a tenere testa a Madre Atena.
Ci sono i personaggi
salvagente e quelli fanno di tutto per essere odiosi e che si fanno odiare anche solo dal nome, come Tancredi o la sopraccitata Madre Atena. Quest'ultimi sono delle vere e proprie macchiette, perché, nel loro risvegliare la voglia di prenderli a testate sui denti, c'è comunque un qualcosa di divertente.
Riassumendo: il libro mi è piaciuto tantissimo, lo stile di Chiara è molto accattivante e si legge con piacere, ti fa immergere nel mondo dei suoi personaggi.
Maia & co. sono caratterizzati molto bene, niente è lasciato al caso, si vede che c'è stato un grandissimo lavoro dietro, anche se il romanzo è molto breve. Il fatto che si vedano la documentazione e l'accuratezza personalmente lo apprezzo molto, perché non è da tutti, negli ultimi tempi, fare del lavoro immane anche e soprattutto per qualcosa di poche pagine.
Detto questo, non mi dispiacerebbe leggere altro di Maia e Marco e quindi non vedo l'ora di scoprire altre cose attraverso il loro
blog ;)
Ringrazio ancora Chiara per l'opportunità che mi ha dato nel leggere il suo libro e spero che questa recensione sia stata d'aiuto... e che non sia troppo sconclusionata =D
Voto:
Vi auguro buona serata e buon fine settimana,
Annette
* non è tutto oro quello che luccica ;D