sabato 1 novembre 2014

{Saturday Review} Con un poco di zucchero


Buongiorno!
Vi dirò, per me sembra domenica (tra poco andrò anche a Messa...), ma la recensione del sabato non può aspettare.
Attenzione: la recensione che segue è l'ideale per le inguaribili romantiche, quindi se vi schifate delle sdolcinatezze non leggete. Uomo avvisato...

Titolo: Con un poco di zucchero
Autore: Chiara Parenti
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2014
Casa editrice: Rizzoli
Collana: YouFeel
Mood: Ironico
Genere: Rosa
Pagine: 124
Prezzo: 2.49€
Quarta di copertina: A trent’anni suonati Matteo Gallo, aspirante scrittore senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere con la sorella Beatrice e “loro”, Rachele e Gabriele, i due scatenatissimi nipotini. Nessuna delle tate finora ingaggiate è riuscita a domarli. Ma ecco che, come per magia, un pomeriggio di fine settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo porta tata Katie.
Beatrice e i suoi bambini restano subito incantati da questa ragazza inglese un po’ stravagante e scombinata, che fa yoga, mangia verdure, va pazza per i dolci... e che con le sue storie fantastiche e i suoi giochi incredibili è in grado di cancellare l’amaro della vita. Matteo invece cercherà (o crederà) di sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile, perché Katie compirà su di lui la magia più grande. Quella dell'amore.
Dall’autrice del romanzo rivelazione dell’estate 2014 Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito) una nuova, divertente e supercalifragilistichespiralidosa storia d’amore, che fa rivivere il mito di Mary Poppins.


Finito in una manciata di ore (l'avrei finito anche prima, se non fossi dovuta uscire... anche se l'ho scaricato anche nello smartphone =D), l'ho letteralmente divorato e adorato, come l'altro libro di Chiara Parenti.

Questa volta il protagonista è un uomo, Matteo Gallo, che è costretto a vivere dalla sorella visto che: 1. la fidanzata, la Stronza, l'ha lasciato, 2. il capo – che aveva una relazione con la suddetta Stronza – l'ha licenziato, 3. è stato sfrattato e si è ritrovato a un bivio, cioè andare da sua madre o da sua sorella, fresca di divorzio.
I due nipoti sono letteralmente intrattabili e ingestibili, le tate si sono susseguite nella casa sia per colpa loro, sia per colpa di Matteo, come successo con l'ultima. Beatrice, la sorella di Matteo, quindi è costretta a pubblicare un annuncio sul giornale e da qui i guai del povero Teo prendono un'ulteriore drammatica piega.
A rispondere all'annuncio è Katie, una simpatica ed eccentrica tata italo-anglosassone, che fin da subito Matteo trova strana, pazza e la soprannomina Psycho Nanny.

Non vi svelo molto altro, perché mi dispiacerebbe davvero togliervi la sorpresa, quindi mi fermo qui con il riassunto.
Vi basti sapere che a Matteo ne capitano di tutti i colori e spesso si rivela un vero e proprio idiota. Ma è così... tenero e dolce, scemo e sprovveduto. È praticamente inutile odiarlo e, anzi, se gli uomini fossero tutti come lui, forse il mondo sarebbe un posto migliore... anche se potrebbe evitare di correre dietro a qualsiasi cosa si muova, eh! =D
Ma per fortuna tata Katie lo fa cambiare e lui manco se ne accorge.

Lo stile di Chiara è sempre molto piacevole e divertente, ci sono battute in ogni riga, e soprattutto all'inizio avevo le lacrime agli occhi dalle risate.
Ci si immerge nella lettura fin dall'inizio e si è veramente catapultati nella testa di Matteo, che cerca di difendersi dal veleno che gli avrebbe iniettato tata Katie, che cerca di sopravvivere alle stramberie di tata Katie e che finalmente trova un equilibrio sia dentro sia fuori di sé.
Avrei voluto che il libro continuasse ancora, e spero proprio che Chiara ne scriva un seguito, magari di uno dei ritiri spirituali di cui parla Katie alla fine.

I personaggi sono davvero eccezionali e ben caratterizzati, mi sono immedesimata molto sia in Matteo sia in Katie, forse perché c'è un po' di entrambi dentro di me (non che sia pazza o che abbia problemi di personalità, ma mi sono rispecchiata molto nella razionalità di Teo e nella voglia di giocare con i bambini di Katie).
C'è una frase all'inizio:
A un certo punto, Dio, o chi ne fa le veci, deve aver detto: perché mettergli solo Saturno, quando può avere contro l’intera Via Lattea?
Mi ci sono rivista molto e tutt'ora mi ci rivedo, perché anche quando penso che le cose più banali possano andare bene, c'è sempre qualcosa che va storto e non va mai come avevo pensato, studiato e sperato. E questo si rivela in un po' tutti gli aspetti della mia vita... ormai ci ho fatto il callo, come si dice dalle mie parti, quindi mi sono messa l'anima in pace e aspetto che il periodo passi (3-4 anni, però, mi sembrano un periodo esageratamente lungo, no?).

Ma torniamo al libro.
Anche i personaggi minori, le comparse, sono caratterizzati benissimo: hanno tutti un'anima e si vede che Chiara non li ha buttati lì a far nulla o perché passavano per caso.
Il personaggio che meno mi ha entusiasmata è stato quello di Stefano, il migliore amico di Matteo, che è un vero e proprio idiota e lui sì, che ha la teoria del "basta che respiri" per le ragazze e si vanta a destra e a manca delle conquiste fatte in terra londinese.
Per fortuna nel finale, seppur solo citato da Katie, si riabilita un po', ma per il resto del libro ha avuto il mio più totale disprezzo per come Matteo era costretto a fare il maschio alfa, come dice lui stesso nel racconto.
Gli hobbit sono i miei preferiti: Gabriele e Rachele sono adorabili, anche se probabilmente mi causerebbero attacchi di ira da qui all'eternità senza l'intervento di tata Katie =D scherzi a parte, si comportano come dei diavoli usciti dall'Inferno per colpa di ciò che hanno passato, che poi non è molto lontano da ciò che Teo ha passato. Presi per il verso giusto sono veramente adorabili e non si smetterebbe di voglierli bene per nulla al mondo.

Seppur di poche pagine, Con un poco di zucchero è un libro denso di significato, che sembra un po' frivolo, ma, come il Mary Poppins da cui prende ispirazione, è ricco di insegnamenti e fa riflettere. Nulla è come sembra e, anzi, c'è qualcosa di più profondo che porta i personaggi ad arrivare a un punto di non ritorno, insegnando loro cosa voglia dire vivere il presente fino in fondo.
Anch'io penso di aver imparato qualcosa da Katie, tutto sta nel ricordarsi questi piccoli insegnamenti e metterli in pratica ogni giorno =D

Ringrazio Chiara, quindi, per avermi fatto leggere il suo libro – su FB erano giorni e giorni che dicevo che non vedevo l'ora – e spero che scriva qualcosa di nuovo al più presto, perché i suoi personaggi e le sue trame, oltre al suo stile, mi danno sempre una carica incredibile e fanno riaffiorare in me il mio spirito da inguaribile romantica!

Voto:
Consigliatissimo!

E ora vado a prepararmi, scusate se sono così di corsa, ma i ragazzi non possono aspettare oggi =D

Buone letture,
Annette.

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