Rubrica senza cadenza fissa in cui vi mostro le nuove entrate nella mia libreria. |
Ebbene sì, nuovo post per mostrarvi i tanti libri che ho comprato questa settimana (non solo oggi), mettetevi comodi, preparatevi una tazza di tè e... iniziamo senza ulteriori indugi.
Lunedì (o era martedì?) sono passata alla Giunti a comprare un paio di testi per il corso all'università e, forse, mi sono lasciata un po' prendere la mano, ma si tratta di libri che devo leggere per studio, quindi ci stanno.
Vi avverto che vi sembreranno libri... strani per un'universitaria, ma vi ricordo che studio Scienze della Formazione Primaria e il corso in questione si chiama Educazione al testo letterario.
Titolo: Le avventure di Pinocchio
Autore: Carlo Collodi
Casa editrice: Giunti
Collana: GiuntiJunior
Genere: Fantastico
Pagine: 217
Prezzo: 5.00€
Quarta di copertina: "C'era una volta... - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno." Da "Come andò che mastro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno che piangeva e rideva come un bambino" a "Finalmente Pinocchio cessa d'essere un burattino e diventa un ragazzo", trentasei capitoli che raccontano la storia di Pinocchio, protagonista di una serie mozzafiato di avventure e monellerie che tutto il mondo ama e conosce da più di cento anni. Un classico per l'infanzia, adatto però a tutte le età della fantasia. Questa edizione offre le illustrazioni dell'epoca di Attilio Mussino che hanno reso Pinocchio la favola illustrata famosa in tutto il mondo.
Io detesto Pinocchio, me l'hanno fatto odiare da più parti e i film che hanno fatto negli anni – quello della Disney a parte – sono davvero osceni e inguardabili. La storia mi dà sui nervi e se non fosse per questo corso universitario, per il quale sono costretta a leggerlo, non lo prenderei in mano neanche se mi pagassero oro, infatti quando insegnerò a scuola sarà bandito da qualsiasi mia classe.
Lo so, sono un po' estremista, ma non lo posso proprio sopportare. E ultimamente viene tirato in ballo un po' troppo spesso (in questo corso, citato da un altro professore, sarà il punto di partenza per una serata di riflessione a novembre, ecc.). Basta!
Titolo: I Promessi Sposi
Autore: Alessandro Manzoni
Casa editrice: Giunti
Collana: Passepartout
Genere: Storico
Pagine: 586
Prezzo: 5.90€ (con sconto del 25%)
Quarta di copertina: Sicura e irredimibile, cupa e assordante, a rintoccare sembra essere, a ogni passo dei Promessi Sposi, come il rimbombo d'un suono cavo, la certezza fisica e metafisica del Male: quella di cui il Seicento di Manzoni (non certo quello di Galilei o di Caravaggio) sembra essere la più clamorosa e cogente, fastosa e trionfale dimostrazione. Qual è, infatti, la conclusione del romanzo? Una sconfitta secca, per Manzoni, del suo cattolicesimo democratico. Un'ulteriore preconizzazione della futura storia d'Italia. Dentro il sistema di don Abbondio... il vero vincitore di tutta la vicenda.
I Promessi Sposi è stato uno dei libri che ha avuto il mio odio-amore durante gli anni del liceo e che poi ho riscoperto e amato.
Certo, la storia non è delle più belle e spettacolari (articolata sì), i personaggi forse sono caratterizzati un po' così, tanto per fare, ma è innegabile che, come si impara a scuola, questo non sia un romanzo di formazione, in cui i personaggi crescono ed evolvono durante la storia.
L'ho ricomprato in questa versione – integrale – tascabile, perché quella scolastica è un po' troppo pesante da portare a lezione ogni volta e anche perché questa posso tenerla tranquillamente in libreria senza che occupi troppo spazio.
Per il corso è prevista la lettura di soli 6 capitoli, ma non si sa mai che mi rilegga tutto il libro.
Titolo: Il segreto del Bosco Vecchio
Autore: Dino Buzzati
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Moderni
Genere: Fantastico
Pagine: 196
Prezzo: 12.90€
Quarta di copertina: I boschi che circondano Valle di Fondo hanno due nuovi padroni: il colonnello Procolo, un uomo che non sorride mai, e suo nipote Benedetto, un orfano che vuole soltanto essere amato. Il colonnello, però, non sa cosa sia l'amore e la presenza di Benedetto lo inquieta tanto da indurlo a desiderarne la morte.... Ma né Matteo, vento gradasso, né il malvagio topo con cui Procolo si è alleato riusciranno a far del male al ragazzo, perchè Benedetto ha dalla sua parte i Geni che abitano il Bosco Vecchio e ne proteggono le piante secolari. E alla fine, fallito ogni tentativo, anche il cuore duro del colonnello conoscerà la tenerezza...
Di Buzzati è prevista la lettura di questo, che non vi nascondo mi ispiri molto e non vedo l'ora di iniziarlo, e La famosa invasione degli orsi in Sicilia, altro libro che mi affascina (e che non devo comprare perché ho scoperto che mia madre li aveva tra i libri di scuola!).
Questo lo sto portando in borsa e in zaino, ma ancora non l'ho iniziato. Spero di poterlo leggere al più presto e che Buzzati non mi deluda. Tempo fa ho provato a leggere Il deserto dei tartari, ma non sono arrivata neanche a metà libro, mi sono persa dopo poche pagine. Mi auguro che questi due non facciano la stessa fine =D
Gli altri due libri che ho comprato oggi, invece, sono un po' più... tecnici: uno è ADHD iperattività e disattenzione a scuola di Fedeli e Vio – il primo è il docente che tiene il corso per cui ho comprato il libro – e l'altro è Bambini disegnano con le impronte delle mani, che userò da domani nelle ore del doposcuola.
Per il doposcuola ho pensato di usare le tecniche di disegno del libro e, prima di disegnare, leggere ai bimbi una storia legata agli animali che disegneranno. Vedremo se così si divertiranno un po' di più e le ore insieme passeranno un po' più in fretta.
In settimana ci saranno altri nuovi arrivi nella mia libreria, soprattutto in quella universitaria, perché dovrò comprare un bel po' di libri (per fortuna tutti di seconda mano) per i vari corsi.
Spero di non avervi annoiati troppo e, se vorrete lasciare un commento, lo spazio qui sotto è a vostra completa disposizione (ditemi che non sono l'unica a odiare Pinocchio =D).
Vi auguro buona serata e buone letture.
A presto,
Annette.