Premessa: Questo post è stato scritto tanto tempo fa, non ho più neanche il libro (credo di averlo ceduto a qualcun altro tramite BookMooch), la pubblico oggi perché l'ho ritrovata tra le bozze. Chiedo venia per non averla pubblicata ai tempi, spero vi sia utile lo stesso, pur essendo molto breve.
Buona lettura!
Titolo: The Familiars
Autori: Adam Jay Epstein, Andrew Jacobson
Data di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Newton Compton
Collana: Gli Insuperabili
Genere: Fantastico
Pagine: 244
Prezzo: 5.90€
Quarta di copertina: Aldwyn è un gatto randagio che vive alla giornata nella Terra di Vastia. Mentre sta scappando dalle grinfie di un accalappiagatti, finisce in un negozio che vende famigli, animali con poteri magici che da sempre accompagnano maghi e streghe nelle loro avventure. Ma Aldwyn non sa nulla di magia: lui sa solo rubare il pesce, dormire sui tetti e fuggire da cani e pescivendoli infuriati. Eppure, tra tanti altri animali, il maghetto Jack sceglie proprio lui e lo conduce a Stone Runlet, dove il potente mago Kalstaff guida una famosa scuola di stregoneria. Tra i suoi apprendisti ci sono anche Marianne e Dalton, con i loro famigli: una rana pasticciona, Gilbert, che dovrebbe avere la capacità di predire il futuro, e una ghiandaia blu, Skylar, saccente e altezzosa. Ma il mago non avrà il tempo di insegnare ai suoi allievi tutto ciò che sa. Tre stelle che danzano in cielo annunciano infatti che un'antica proezia sta per compiersi. Tutta Vastia è in pericolo e solo tre giovani eroi potranno salvarla. E quando i maghi verranno rapiti, toccherà ai tre famigli partire per un'incredibile avventura, affrontando orrobestie furiose, streghe cannibali, occhi volanti e tutti i pericoli che la magia nera può scagliare sul loro cammino...
Ci ho messo quasi otto mesi, ma alla fine sono riuscita a finirlo.
Sia chiaro, non è stato voluto questo ritardo, nella lettura del libro, ma semplicemente l'ho letto nei ritagli di tempo e quindi mi ci è voluto un po'.
Per prima cosa devo dire che
The Familiars è ispirato (più o meno spudoratamente) a Harry Potter, e questo lo si capisce fin dalla trama, per non parlare poi dei commenti entusiastici di autori e giornalisti che affollano la copertina del libro. E questo piccolo particolare, ovviamente, non mi ha fatto per nulla piacere, anzi mi ha fatta piuttosto arrabbiare.
La cosa che più mi ha dato fastidio è stato il fatto che i personaggi fossero identici a quelli della Rowling, con l'unica differenza che in questo libro sono animali (anche se spesso non so bene se gli autori o il traduttore si dimenticassero di questo piccolissimo particolare).
Aldwyn è un gatto orfano, non ha amici e per scappare da un accalappiagatti finisce in un negozio di famigli, dove viene comprato da Kalstaff, il misterioso preside di una scuola di magia, per uno dei suoi studenti. Apparentemente Aldwyn non ha poteri magici e, anzi, è da tutti considerato un gatto randagio normale.
Alla scuola di magia conosce altri due famigli: Skylar, una ghiandaia blu molto interessata ai libri e alla magia, studia, legge e si esercita con le arti magiche, soprattutto quelle di magia nera, e Gilbert, una raganella un po' fifona che dovrebbe prevedere il futuro guardando nelle pozzanghere.
Poi c'è Kalstaff, un grande e potente mago che ha combattuto per liberare Vastia, al fianco della regina Loranella e all'Alchimista della Montagna, molti anni prima delle avventure dei protagonisti.
Questi personaggi vi ricordano nulla?
Come ho già detto, a me ha dato molto fastidio la caratterizzazione dei tre protagonisti praticamente identica a Harry, Hermione e Ron. Da fan della saga potteriana non posso che essere più che schifata per la completa mancanza di fantasia nel creare personaggi degni di questo nome da parte di autori che, tra gli altri, vantano lavori per cinema e televisione.
In varie parti del libro, poi, c'è l'"insulto" preferito da Ron (e non solo) per descrivere Hermione:
so-tutto-io.
Quando ho preso il libro pensavo fosse diverso da HP – nonostante alcuni punti comuni – e proprio per questo mi ha interessata.
Tra l'altro avevo voglia di leggere qualcosa di nuovo, fresco e simpatico. Purtroppo non c'era nulla di tutto ciò in
The Familiars.
Voto:
Questo è quanto, mi scuso per la recensione un po'
misera, vi auguro buona giornata e buone letture ;D
Annette.