Titolo: Wings
Autore: Aprilynne Pike
Data di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Sperling Paperback
Genere: Fantasy, Sentimentale
Pagine: 310
Autore: Aprilynne Pike
Data di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Sperling Paperback
Genere: Fantasy, Sentimentale
Pagine: 310
Prezzo: 6.50€
Quarta di copertina: La bellissima quindicenne Laurel ama la Natura, al pranzo in mensa preferisce i picnic sull'erba e mangia solo frutta e verdura. Si è sempre sentita diversa dalle sue coetanee, ma si rende conto di essere davvero speciale solo quando, una mattina d'autunno, un evento inspiegabile sconvolge la sua vita per sempre. Profondamente turbata, si confida con il suo dolcissimo compagno di classe David. Ma proprio quando la loro amicizia si sta trasformando in qualcosa di più, Laurel incontra Tamani, un ragazzo dal fascino magnetico, che le rivela una verità incredibile. Da quel momento, Laurel si trova sospesa tra due mondi e divisa tra due amori, uno umano e l'altro immortale... Il primo capitolo di un'appassionante saga fantasy, che mescola amore, magia e avventura.
Come ho detto nel post in cui ne annunciavo l'acquisto, ho preso questo libro per leggere qualcosa di leggero (una volta tanto) e, sebbene la trama sia semplice, lineare e senza troppi scossoni, questo libro mi è piaciuto.
Quarta di copertina: La bellissima quindicenne Laurel ama la Natura, al pranzo in mensa preferisce i picnic sull'erba e mangia solo frutta e verdura. Si è sempre sentita diversa dalle sue coetanee, ma si rende conto di essere davvero speciale solo quando, una mattina d'autunno, un evento inspiegabile sconvolge la sua vita per sempre. Profondamente turbata, si confida con il suo dolcissimo compagno di classe David. Ma proprio quando la loro amicizia si sta trasformando in qualcosa di più, Laurel incontra Tamani, un ragazzo dal fascino magnetico, che le rivela una verità incredibile. Da quel momento, Laurel si trova sospesa tra due mondi e divisa tra due amori, uno umano e l'altro immortale... Il primo capitolo di un'appassionante saga fantasy, che mescola amore, magia e avventura.
Come ho detto nel post in cui ne annunciavo l'acquisto, ho preso questo libro per leggere qualcosa di leggero (una volta tanto) e, sebbene la trama sia semplice, lineare e senza troppi scossoni, questo libro mi è piaciuto.
Mi sono avvicinata al libro più per la copertina che per altro, infatti la trama l'ho letta solo in un secondo momento, perché quei due petali in copertina mi hanno affascinata da subito.
Il libro, tuttavia, non mi ha presa da subito, non ha un incipit degno di nota, anzi e forse per questo per settimane è rimasto a prendere la polvere in salotto. Alla fine l'ho letto in una serata (finendolo all'una di notte, ma poco importa XD) e devo dire che mi ha pienamente soddisfatta. Certo non è un capolavoro di letteratura, ma non mi aspettavo nulla di più nulla di meno.
Laurel pensa di essere una ragazza normale, anche se di certo non mangia cose che tutti i ragazzi della sua età mangiano volentieri, cioè frutta e verdura. Si è appena trasferita in una nuova città (e qui la mia testa gridava "Cliché, cliché, cliché" XD), ha iniziato ad andare a scuola, visto che prima ha sempre studiato a casa, e qui scopre praticamente una nuova vita, facendosi degli amici. David diventa da subito un punto di riferimento per Laurel e c'è sempre una sorta di ambiguità "amici-fidanzati" tra loro due.
Un giorno d'autunno Laurel si ritrova un piccolo brufolo sulla (che lei pensa sia un tumore... e su questo avrei un po' da ridire su come la ragazza reagisce e cosa fa) schiena che giorno dopo giorno cresce sempre di più, finché non sboccia. Inizia così a capire che forse non è del tutto normale.
Una domenica, quando i suoi decidono di tornare per un giorno nella vecchia casa, si inoltra nel bosco e conosce Tamani. L'incontro è sconvolgente, perché Tamani rivela a Laurel cos'è realmente: una fata.
La notizia manda Laurel nella confusione più totale e la lascia incredula. David, invece, crede subito alla novità ed è molto più entusiasta della ragazza.
Quando finalmente Luarel si è abituata alla sua vera condizione e sembra essere tutto a posto, suo padre si ammala e da qui iniziano nuovi problemi.
L'autrice è stata molto brava, ha saputo fondere molto bene teorie originali sulle fate con la biologia che tutti abbiamo studiato a scuola: mi è piaciuto molto il fatto che, come riportato nel libro, le fate non siano esseri "di carne e ossa", ma piante e che quindi quelle che noi pensiamo essere ali, altro non sono che bellissimi fiori che sbocciano dalla schiena delle fate stesse. E poi c'è l'accenno ad Avalon, a re Artù e a mago Merlino, quindi questo libro non poteva non piacermi.
Laurel pensa di essere una ragazza normale, anche se di certo non mangia cose che tutti i ragazzi della sua età mangiano volentieri, cioè frutta e verdura. Si è appena trasferita in una nuova città (e qui la mia testa gridava "Cliché, cliché, cliché" XD), ha iniziato ad andare a scuola, visto che prima ha sempre studiato a casa, e qui scopre praticamente una nuova vita, facendosi degli amici. David diventa da subito un punto di riferimento per Laurel e c'è sempre una sorta di ambiguità "amici-fidanzati" tra loro due.
Un giorno d'autunno Laurel si ritrova un piccolo brufolo sulla (che lei pensa sia un tumore... e su questo avrei un po' da ridire su come la ragazza reagisce e cosa fa) schiena che giorno dopo giorno cresce sempre di più, finché non sboccia. Inizia così a capire che forse non è del tutto normale.
Una domenica, quando i suoi decidono di tornare per un giorno nella vecchia casa, si inoltra nel bosco e conosce Tamani. L'incontro è sconvolgente, perché Tamani rivela a Laurel cos'è realmente: una fata.
La notizia manda Laurel nella confusione più totale e la lascia incredula. David, invece, crede subito alla novità ed è molto più entusiasta della ragazza.
Quando finalmente Luarel si è abituata alla sua vera condizione e sembra essere tutto a posto, suo padre si ammala e da qui iniziano nuovi problemi.
L'autrice è stata molto brava, ha saputo fondere molto bene teorie originali sulle fate con la biologia che tutti abbiamo studiato a scuola: mi è piaciuto molto il fatto che, come riportato nel libro, le fate non siano esseri "di carne e ossa", ma piante e che quindi quelle che noi pensiamo essere ali, altro non sono che bellissimi fiori che sbocciano dalla schiena delle fate stesse. E poi c'è l'accenno ad Avalon, a re Artù e a mago Merlino, quindi questo libro non poteva non piacermi.
La scrittura, come la trama, è molto semplice (alcune volte ho trovato delle ripetizioni inutili, ma questo dipende dalla traduzione, più che dallo stile proprio dell'autrice.) e forse per questo ha reso la lettura molto rapida.
I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene: Laurel, nonostante venga descritta come bella, intelligente, praticamente perfetta, è normale e non è subito entusiasta della sua sitazione, anzi ne è proprio spaventata; l'unica cosa che non mi ha convinta molto è il fatto che sia praticamente divisa tra ciò che prova per David e per Tamani, sembra quasi giocare con i sentimenti di entrambi e che non sappia prendere una decisione definitiva.
David è il classico bravo ragazzo, studioso, innamorato di Laurel fin dal primo momento in cui l'ha vista. Qualcuno l'ha definito un po' uno zerbino, perché sembra sfruttato per tutto, ma secondo me non è proprio così. Certo, di tanto in tanto la ragazza sembra voler fare semplicemente i suoi interessi, anziché pensare che accanto a sé ha qualcuno in carne e ossa e che prova qualcosa per lei, ma non si può certo dire che David non abbia spina dorsale.
E infine Tamani. Questo personaggio non mi è piaciuto molto, almeno a pelle è stato così. Diciamo pure che non lo sopporto molto, però, il fatto che abbia rischiato la propria vita per salvare Laurel me l'ha fatto rivalutare un pochino. Anche lui è innamorato della ragazza e la conosce da quando era piccola prima che lei venisse portata nel mondo degli umani. L'ho visto piuttosto egoista e insensibile nel finale, ma mi riservo di rivalutarlo in futuro, nei prossimi libri.
Voto: ★★★★
Forse questa recensione non è molto lunga, come il mio solito, ma spero possa togliere un po' di dubbi a chi mi ha chiesto cosa ne pensassi. Sappiate che è stata una lettura molto piacevole (e rapida, soprattutto dopo che l'atmosfera mi ha presa) e lo consiglio soprattutto a quelli a cui piacciono le fate e vogliono leggere qualcosa di nuovo, in qualche modo, perché, nonostante sembri una cosa già vista e rivista, ha veramente qualcosa di innovativo.
E ora aspetto di leggere Spells.
I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene: Laurel, nonostante venga descritta come bella, intelligente, praticamente perfetta, è normale e non è subito entusiasta della sua sitazione, anzi ne è proprio spaventata; l'unica cosa che non mi ha convinta molto è il fatto che sia praticamente divisa tra ciò che prova per David e per Tamani, sembra quasi giocare con i sentimenti di entrambi e che non sappia prendere una decisione definitiva.
David è il classico bravo ragazzo, studioso, innamorato di Laurel fin dal primo momento in cui l'ha vista. Qualcuno l'ha definito un po' uno zerbino, perché sembra sfruttato per tutto, ma secondo me non è proprio così. Certo, di tanto in tanto la ragazza sembra voler fare semplicemente i suoi interessi, anziché pensare che accanto a sé ha qualcuno in carne e ossa e che prova qualcosa per lei, ma non si può certo dire che David non abbia spina dorsale.
E infine Tamani. Questo personaggio non mi è piaciuto molto, almeno a pelle è stato così. Diciamo pure che non lo sopporto molto, però, il fatto che abbia rischiato la propria vita per salvare Laurel me l'ha fatto rivalutare un pochino. Anche lui è innamorato della ragazza e la conosce da quando era piccola prima che lei venisse portata nel mondo degli umani. L'ho visto piuttosto egoista e insensibile nel finale, ma mi riservo di rivalutarlo in futuro, nei prossimi libri.
Voto: ★★★★
Forse questa recensione non è molto lunga, come il mio solito, ma spero possa togliere un po' di dubbi a chi mi ha chiesto cosa ne pensassi. Sappiate che è stata una lettura molto piacevole (e rapida, soprattutto dopo che l'atmosfera mi ha presa) e lo consiglio soprattutto a quelli a cui piacciono le fate e vogliono leggere qualcosa di nuovo, in qualche modo, perché, nonostante sembri una cosa già vista e rivista, ha veramente qualcosa di innovativo.
E ora aspetto di leggere Spells.
Eruannë.
Bella recensione, sono contenta che questo romanzo non si sia rivelato una schifezza :D. L'ho già aggiunto nella lista desideri, prima o poi lo leggerò! ^^
RispondiEliminaHo letto "Whisper" di Maggie Stiefvater, parla di fate ma mi ha deluso tantissimo :(.
Ciao, mi fa piacere che la recensione sia stata di tuo gradimento e che il libro non sia poi così male XD
RispondiEliminaPer quanto riguarda "Whisper", probabilmente l'ho visto in libreria, ma sono passata oltre, però gli darò un'occhiata. Ovviamente mi fido del tuo giudizio, quindi non lo leggerò, ma dargli un'occhiata non fa certo male =D