venerdì 26 giugno 2015

Obbrobri in libreria

Buongiorno!
È da un po' che non mi occupo di cose che, sì riguardano la lettura, ma non hanno a che fare con le varie rubriche di cui scrivo.

Questa mattina stavo spulciando Facebook, come mio solito, e mi è capitata sotto gli occhi questa immagine:


Questa, cari lettori, è la nuova copertina de Il Piacere di Gabriele D'Annunzio per la Mondadori, realizzata da uno studente dello IED di Milano.
Facciamo un momento di silenzio per la morte del buon gusto e per l'inadeguatezza e l'inutilità di una copertina del genere.

Per prima cosa vorrei proprio stringere la mano e congratularmi con chi ha avuto questa brillante idea di mettere in ridicolo il lavoro dei veri grafici, lavoratori che finora non si erano mai vergognati di farsi chiamare così, ma che da oggi in poi andranno a nascondersi, per paura di essere equiparati a tale persona.
Secondariamente, per quanto non mi piaccia D'Annunzio, devo spezzare una lancia in suo favore, per come sia stato denigrato e maltrattato, soprattutto perché l'opera in sé non può essere raffigurata e riassunta con tale immagine.
Riporto la quarta di copertina che c'è su GoodReads (nell'edizione della Giunti):
Vivere la vita come un'opera d'arte, amare solo ciò che è bello, cogliere l'attimo, godere a fondo di ogni piacere e disprezzare sempre la volgarità. Ecco le semplici regole di Andrea Sperelli, giovane e nobile frequentatore di salotti nella Roma viziosa di fine Ottocento. Il suo unico scopo è quello di condurre una vita straordinaria, fatta di mondanità, donne e avventure, da seduttore impenitente e amante focoso. Ma dietro l'euforia, dietro i godimenti, si scorge forse un'ombra. Andrea si finge spavaldo e risoluto, eppure la malinconia e la solitudine sono in agguato, pronte a giocargli sul più bello un subdolo scherzo, definitivo e tragico.
Vorrei far notare una cosa che, sebbene sia stata scritta da qualcun altro che non sia l'autore stesso in relazione al libro, mi dà da pensare che chi ha realizzato tale copertina e quelli della Mondadori non sappiano di cosa si stia parlando: disprezzare sempre la volgarità.
Questo penso sia il nocciolo della questione: questa copertina è volgare e un insulto gratuito al buon gusto, nonché, come già detto, all'opera e all'autore, che di sicuro non si aspettava che più o meno un secolo dopo il proprio libro venisse trattato così.

Più di qualcuno – a cui do pienamente ragione – ha parlato di una perfetta operazione di marketing, perché presentando una copertina del genere è naturale che se ne parli e, così facendo, si ponga l'attenzione sul contenuto di un libro che è soggetto a numerosi pregiudizi (e lo dico da persona che non lo ha letto (e non ho alcuna intenzione di leggerlo) proprio per i pregiudizi che ho e perché l'autore mi fa schifo).
Altra attenzione, poi, va dritta alla CE, perché ci si chiede come abbia potuto mandare in stampa un'orrendità simile e perché nessuno si sia posto il problema di cambiare la copertina senza che il libro, un classico di fine Ottocento/inizio Novecento, venga equiparato a porcate come le Sfumature.
Se l'intento della CE era quello di far arrivare gente che per il momento ha letto solo la James a un classico, secondo me ha sbagliato approccio, visto che i due autori non si possono neanche lontanamente equiparare; se invece era quello di dare una ventata di novità a un libro obsoleto, ha cannato di nuovo, perché qualunque lettore degno di questo nome non si avvicinerebbe mai a un libro con questa copertina, neanche se fosse una donna in preda agli ormoni (diciamocelo: il modello in copertina non ha niente di particolare, non ha pettorali scolpiti o una muscolatura da far invidia agli uomini pantofolai).
Se, invece, per la Mondadori contano solo le chiacchiere, le visualizzazioni e le condivisioni di questa immagine, allora complimenti, il loro risultato lo hanno raggiunto, perché sono già in tanti a gridare allo scandalo.

Far fare le copertine a persone che stanno studiando e sono alle prime armi mi va bene, ma mettere in ridicolo un'opera letteraria per ignoranza, no, questo non mi sta bene.
E non si tratta di essere bigotti o antichi, ma semplicemente di imparare a usare qualcosa che risponde al nome di intelligenza e che molto spesso non viene usata a dovere o non viene proprio usata.

Ormai il danno è stato fatto e vedremo in libreria questo scempio.

Perdonate il post ricco di acredine, ma quando vedo certe cose non riesco a essere gentile ed educata u.u
Scusate anche se l'ho fatta lunga, spero di non avervi annoiati. Se volete dire la vostra in merito, lo spazio commenti è a disposizione, non siate timidi!

Vi auguro buone letture, sperando di non incorrere in altre oscenità,
Annette.

2 commenti:

  1. Hai ragionissima, condivido in pieno questo tuo post. Non ho idea di cosa si sia messa in testa la Mondadori, ma temo nulla di buono. :(

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    Risposte
    1. Io non ho più parole =/
      Ormai leggevo solo i classici della Mondadori, ma dopo questa (e le altre copertine degli Oscar) penso proprio che sarà molto difficile che io compri un loro libro.
      Come ho detto nel post, mi va bene che diano la possibilità di rifare le cover a studenti di grafica, ma almeno che leggano i libri prima, d'altra parte quando lavoreranno dovranno rispettare cosa dice il cliente, non è che potranno fare di testa loro.

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