Buongiorno, miei cari svelatori di specchi!
Nelle ultime settimane il blog si è popolato di collaborazioni, review party e blog tour, questo perché ho iniziato a collaborare più a stretto contatto con altri blogger (accidenti a Facebook e Instagram) e le CE hanno pensato bene di far uscire adesso tantissimi libri iper-mega-super interessanti.
Dopo la batosta de La guerra dei papaveri (qui trovate la mia recensione della scorsa settimana), mi sono rifatti gli occhi grazie a Le Diecimila Porte di January.
Prima di proseguire ci tengo a ringraziare Nia per avermi coinvolta nell'iniziativa insieme alle altre ragazze e la CE per avermi permesso di leggere in anteprima il libro.
Titolo: Le Diecimila Porte di January
Autore: Alix E. Harrow
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2020
Casa editrice: Mondadori
Collana: Fantastica
Genere: Fantasy
Pagine: 396
Prezzo: 20.00€
Quarta di copertina: Estate 1901. Un’antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto.
Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico”, e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura. Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma.
Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: LE DIECIM POR. Un libro che ha l’aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei
Voto:
Era da Il porto proibito che non leggevo qualcosa di simile, così coinvolgente e toccante. E credo sarà molto difficile riuscire a trovare le parole giuste per descriverlo senza scadere negli spoiler.
Questo libro mi ha subito interessata, soprattutto dopo aver iniziato a vedere Locke & Key su Netflix, quando ho letto che uno dei personaggi aveva lo stesso nome, mi è sembrato quasi destino che io dovessi leggere questo libro.
Ma partiamo dalla protagonista: January è una ragazzina che narra la sua storia fatta di Porte che si aprono su luoghi strani e magici. Fin da piccola non capisce molto bene cosa sia lo strano potere che possiede, quello di riuscire ad aprire le Porte, lo associa più che altro all'influenza che i romanzi a puntate che legge su alcune riviste hanno sulla sua mente e la sua immaginazione.
Vive col signor Locke mentre suo padre è sempre in viaggio per quest'ultimo. Per lei il signor Locke è una sorta di padre adottivo, benestante, che non le fa mancare nulla, da un'educazione di prim'ordine a una bambinaia perennemente alle calcagna.
January viaggia molto con Locke e questo le fa scoprire innumerevoli città e, in una di queste, a 7 anni scopre una Porta azzurra che la porta in uno strano mondo, tutto rocce e mare.
Così ha inizio la sua avventura e la sua ricerca di verità, che man mano, mentre cresce, diventa sempre più vicina e a portata di mano.
Ho trovato il personaggio di January molto ben caratterizzato, racconta tutto in prima persona, quindi entriamo nei suoi pensieri, nelle sue paure, nella sua vita passo passo.
Devo dire che a differenza di altre protagoniste mi è piaciuta molto, perché c'è una reale crescita (non solo di età) e una maturazione. Pian piano capisce cosa vuole, capisce che ci sono persone buone (Jane e Samuel in primis) e cattive (tutto il contorno di amici del signor Locke), ma soprattutto scopre quale sia la sua vera vita, chi siano i suoi genitori e perché lei si ritrova bloccata nel Vermont e con signor Locke.
Anche i personaggi umani e non che affiancano January sono davvero ben caratterizzati, ricchi di sfaccettature e viaggiano con maestria nel mezzo tra il bianco e il nero, anche se qualcuno tende un bel po' al nero.
Samuel è senz'altro il personaggio maschile che mi ha colpita di più, quello che fin da piccolo si è preoccupato per January e le ha regalato Bad, un bel cagnolone, per farla sentire meno sola, perché la vedeva così isolata e insicura. È quello che la segue senza timore alcuno e che si fida ciecamente di lei e Jane.
Forse non è il tipico ragazzo tutto muscoli che si legge in altri romance (qui è davvero lieve la parte romantica, ma molto funzionale), ma non si può fare a meno di parteggiare per lui.
La struttura del libro è davvero particolare: ogni capitolo è dedicato a una Porta, aperta da January o dai qualcun altro, perché all'interno di alcuni capitoli è riportato un altro libro con un'altra storia che fa da sfondo e da filo conduttore con tutto ciò che succede ed è successo a January.
Devo essere sincera, per me questo libro nel libro poteva essere un po' più corto, perché mi ha appesantito un po' la lettura, anche se ciò che leggevo mi coinvolgeva davvero molto e aiutava a comprendere tutto molto meglio, facendo andare al posto giusto i pezzi del puzzle creato dall'autrice.
Ma nonostante tutto, come dicevo, mi ha convinta poco a causa della sua lunghezza.
All'interno del racconto i colpi di scena si susseguono praticamente a ogni capitolo e la povera January non può respirare un attimo. Alcuni di questi colpi di scena sono totalmente inaspettati e prendono il lettore alla sprovvista, tenendolo col fiato sospeso a leggere pagine su pagine per arrivare alla soluzione del mistero; un altro colpo di scena, invece, verso la conclusione, per essere precisi, non è stato un vero colpo di scena. Almeno non per me, che da brava lettrice di gialli aveva già immaginato il vero colpevole di tutto.
Ovviamente non avevo intuito tutti i dettagli e i particolari che January svela, ma comunque non è stata una vera e propria sorpresa. E d'altra parte era l'unica soluzione possibile.
Lo stile dell'autrice è molto interessante, fatto di molte descrizioni particolareggiate (ammetto che non mi dispiacerebbe attraversare una Porta) che aiutano il lettore a immaginarsi meglio ciò che circonda i personaggi e che avviene nella storia.
Posso assicurare che il libro, grazie proprio allo stile dell'autrice, viene letteralmente divorato, le pagine scorrono quasi senza accorgersene.
È davvero una lettura piacevole e che tocca nel profondo.
Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è senz'altro la creazione dei vari mondi collegati tra loro dalle Porte.
L'autrice con le descrizioni vivide e dettagliate di cui sopra li fa sembrare così reali e tangibili, con personaggi strani e particolari, certo, ma estremamente realistici.
Questo è un punto in più nel mio indice di gradimento di un libro fantasy: la credibilità dell'ambiente creato dall'autrice/autore.
Tra l'altro in questo libro si può notare la cura estrema che l'autrice ci ha messo nel creare ogni singolo mondo, non c'è una cosa fuori posto e tutto è ben strutturato. Davvero un ottimo lavoro!
Penso di avervi detto tutto, ovviamente vi consiglio caldamente di leggere questo libro, perché è uno dei migliori che abbia letto quest'anno (e ormai avete visto quanti ne ho bocciati di questa collana, quindi capite bene che quando uno mi piace è un vero e proprio evento =D).
Il finale mi è parso aperto, quindi spero vivamente che l'autrice lavori a un seguito, perché voglio saperne di più della vita di January dopo... dopo e, soprattutto, voglio assolutamente tornare nei vari mondi che Julian ha visitato.
Vi lascio qui di seguito il banner con gli altri blog che partecipano al Review Party e vi suggerisco di andare a fare un giro e leggere anche le altre recensioni, oltre a visionare i post del Blog Tour.
Vi auguro come sempre buone letture e spero di non averla fatta troppo lunga e/o di non aver spoilerato troppo,
Annette.