martedì 14 dicembre 2010

Spese folli

Visto che oggi ufficiosamente ho concluso il Servizio Civile (ufficilamente domani XD), ho pensato bene di farmi un regalino, perché penso di meritarmelo, dopo questo anno di simil-inferno.
Quindi ho fatto un giretto alla Feltrinelli e ho "buttato" un po' di soldi comprandomi alcuni libercoli interessanti e che, due soprattutto, volevo prendere da tempo.

Titolo: Il Gattopardo
Autore: Tomasi di Lampedusa
Anno: (di pubblicazione) 2010
Casa editrice: Feltrinelli
Collana: Universale Economica
Genere: Storico
Pagine: 299
Prezzo: 7.60€
Quarta di copertina: Siamo in Sicilia, all'epocad el tramonto borbonico. È di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso del regime, mentre già incalzano i tempi nuovi. Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, lirico e critico insieme, il romanzo nulla concede all'intreccio e al romanzesco tanto cari a tutta la narrativa europea dell'Ottocento.
L'immagine della Sicilia che invece ci offre è una immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica, polita e letteraria contemporanea.

L'ho voluto comprare perché ho visto il film in quinta liceo ed era nella mia lista dei desideri da tempo, solo che non trovavo mai il momento giusto per prenderlo. Oggi, quando l'ho visto in libreria, mi sono detta che avrei potuto iniziare (anche se non subito, perché ho Scatole Cinesi fermo da un bel po' e vorrei far ripartire la catena u.u) l'approfondimento della storia vista nel film di Luchino Visconti (a mio parere, uno dei più grandi registi di tutti i tempi).


Titolo: Il Piccolo Principe
Autore: Antoine de Saint-Exupéry
Anno: (di pubblicazione) 2010
Casa editrice: Bompiani
Collana: Classici
Genere: Fantastico
Pagine: 123
Prezzo: 7.80€
Quarta di copertina: «Buon giorno,» disse la volpe.
«Buon giorno,» rispose gentilmente il piccolo principe voltandosi: ma non vide nessuno.
«Sono qui,» disse una voce, «sotto il melo...»
«Chi sei?» domandò il piccolo principe, «sei molto carino...»
«Sono una volpe,» disse la volpe.
«Vieni a giocare con me,» le propose il piccolo principe, «sono così triste...»

L'ho comprato perché ne ho sempre sentito parlare e sul forum di EFP sto partecipato a un contest in cui ci sono varie citazioni del libro. Ha sempre avuto un ché di attrattivo verso di me, ma, come per Il Gattopardo, ho sempre aspettato un momento più... indicato per prenderlo. Su aNobii una persona ha detto di non partire col presupposto "dicono tutti che è un capolavoro, quindi è così" e io non voglio rovinarmi la lettura con queste cose, ho già cestinato troppi libri avendo seguito i consigli altrui.
Diciamo che voglio godermi il libro senza pregiudizi di sorta, sia nel bene che nel male, sia che poi mi piaccia sia che non mi piaccia.


Titolo: Shadowhunters – Città di ossa
Autore: Cassandra Clare
Anno: 2007
Casa editrice: Mondadori
Collana: Best Sellers
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 525
Prezzo: 9.50€
Quarta di copertina: Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia di sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli.
Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto a quello del magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella sua memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovarela madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto creda...

La trama è stata la cosa che mi ha affascinata più di tutto, soprattutto quei guerrieri ricoperti di rune. Devo dire che così, di primo acchito, non sembra un libro malvagio (anche se quella frase in copertina, firmata Stephanie Meyer, mi fa storcere un po' il naso).
C'è un "ma": io ho una certa avversione per la casa editrice Mondadori da quando ha pubblicato quelle porcate di Licia Troisi e non solo, quindi questo libro dovrà essere un vero e proprio capolavoro, perché la casa editrice riottenga un minimo della mia fiducia e dei miei soldini.


Ora devo solo decidere quando iniziare a leggerli XD
Eruannë.

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