sabato 8 ottobre 2011

{Recensione} La biblioteca dei morti

Titolo: La Biblioteca dei Morti
Autore: Glenn Cooper
Anno: 2009
Casa editrice: TEA
Genere: Thriller
Pagine: 439
Prezzo: 18.60€
Quarta di copertina: Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.
Perché non esiste nulla di casuale.
Perché la nostra strada è segnata.
Perché il destino è scritto.
Nella Biblioteca dei Morti.


Se non avessi avuto impegni vari, di sicuro avrei letto La Biblioteca dei Morti in più o meno tre giorni, perché mi aveva presa veramente molto ed era difficile che riuscissi a staccarmi dalle pagine, più di qualche volta mi è capitato di fare le tre di notte, nonostante la stanchezza e gli occhi che si chiudevano.
Il libro è veramente interessante e accattivante, la storia si lascia leggere senza intoppi ed è piuttosto lineare e ben strutturata. Certe volte ho avuto un po' di difficoltà a seguire la "linea temporale", nonostante all'inizio di ogni capitolo ci fosse il luogo e la data in cui si svolge la narrazione, e talvolta è complicato tenere a mente i nomi, soprattutto se vengono ripresi dopo due o tre capitoli.
Nonostante i salti temporali, però, lo trovo un buon libro.

La storia è avvincente: pare che si aggiri per New York un serial killer che manda una cartolina alle proprie vittime con la data della loro morte. L'FBI è in difficoltà, perché non ci sono legami tra le vittime e ognuna è uccisa con modus operandi diversi o, addirittura, senza arma del delitto. Com'è possibile tutto ciò? E perché nessuno riesce a prendere questo assassino seriale così misterioso?
L'intero libro gira su alcuni fatti fondamentali, ambientati in diversi periodi storici e luoghi: nel 2009, quando l'FBI indaga sul serial killer ribattezzato dalla stampa Doomsday; nel 1947, quando sull'Isola di Wight vengono ritrovati i resti di una singolare biblioteca, composta da circa 700.000 volumi; a cavallo tra l'VIII e il IX secolo, quando nel monastero di Vectis viene accolto uno strano ragazzino che non parla, ma inizia a scrivere strane date (vita e morte delle persone) su pergamena. Per proteggere il ragazzino e i suoi discendenti, viene creato un gruppo di alcuni monaci scelti e fidati che mantengono segreta l'esistenza di questi messaggeri.
Ogni avvenimento, inizialmente, sembra slegato dagli altri, ma andando avanti con la lettura si scopre che non è così, infatti tutto è collegato. La cosa che mi è piaciuta di più dell'autore è stata proprio questa capacità di creare delle sotto-trame dalla trama principale, sviluppando molti personaggi interessanti.
Il protagonista "del 2009" può sembrare il solito poliziotto testa calda che ormai aspetta solo di andare in pensione, ma quando gli viene affidato un caso come quello di Doomsday si rimette in gioco fino ad appassionarsi alla ricerca dell'assassino e non molla l'osso per nessuna ragione al mondo.
Un archeologo e la sua equipe sono i protagonisti "del 1947", a seguito di un ritrovamento singolare che a prima vista sembra una semplice biblioteca, vengono catapultati in una realtà di segreti e misteri, dove meno dicono agli altri e meglio è per tutti.
Per quanto riguarda i protagonisti "del medioevo", invece, non ce n'è uno specifico, ma la prospettiva cambia: dai monaci a Octavus, dalle suore ai frati novizi, alle ragazze scelte per un sacrificio. In altri contesti questo cambio di prospettiva di capitolo in capitolo mi avrebbe dato fastidio, ma Cooper è riuscito ad assemblare i vari pezzi, rendendo tutto molto omogeneo e uniforme (anche se c'è comunque un piccolissimo senso di smarrimento, come già detto più sopra).

Lo stile è incalzante, tiene incollati alle pagine e, soprattutto, immerge il lettore totalmente negli avvenimenti creato da Cooper. Ho trovato veramente interessante la teoria sulla creazione dell'Area 51 (quando ho letto di questa, ho subito immaginato c'entrassero anche gli alieni =D), anche se la tesi catastrofista che si respira per tutto il libro è un po' abusata ultimamente e da questo punto di vista sono rimasta un po' delusa.
Mi chiedo se oggi si possa pensare a un libro in cui non entri obbligatoriamente qualche teoria sulla fine del mondo o simili. Non sono impressionabile o eccessivamente ansiosa per questa cosa, ma sembra che al momento nessuno dei libri in circolazione si salvi da questo fenomeno, pare che ogni autore ci infili una propria tesi per alimentare ora una ora l'altra parte di lettori che credono fermamente a queste cose. Mah, sarò strana io...
Al di là di questa mancanza di fantasia, il libro in sé è molto originale e lo consiglio agli appassionati del genere che vogliono qualcosa da leggere in poco tempo. Di sicuro comprerò anche gli altri libri di Cooper, perché è veramente un buon autore, con buone idee (che al giorno d'oggi non guastano mai).

Voto: ★★★★

Spero di essere stata abbastanza convincente e di aver risposto ai dubbi di chi vorrebbe leggere questo libro, ma non ne ha ancora avuto il coraggio o ha letto troppe recensioni negative ;)

Buona lettura,
Eruannë.

1 commento:

  1. Per quanto mi riguarda questo resta il capolavoro indiscusso di Cooper. Purtroppo, a parte la serie della "Biblioteca", tutti i suoi libri sono stati (dal mio punto di vista) una delusione dopo l'altra...

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