mercoledì 8 giugno 2011

{Recensione} Harry Potter e la Pietra Filosofale

Titolo: Harry Potter e la Pietra Filosofale
Autore: J.K. Rowling
Data di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Salani Editore
Collana: Biblioteca Economica Salani
Genere: Fantasy
Pagine: 300
Prezzo: 9.00€
Quarta di copertina: Tutto comincia da qui. Il primo capitolo di uno dei più grandi fenomeni dell'editoria internazionale, il libro che ha fatto leggere milioni di ragazzi e ha unito genitori e figli nella scoperta di un universo fantastico che è già parte dell'immaginario collettivo.
Per la prima volta in tascabile nella nuova edizione a cura di Stefano Bartezzaghi.


Quando è uscito la prima volta, ho considerato Harry Potter "roba per ragazzini idioti", ma poi ho visto il film e gli ho dato una possibilità, da allora viviamo praticamente insieme (mi scuserà Raf, ma d'altra parte dobbiamo ringraziare proprio zia Row se io e lui ci siamo conosciuti XD).
Ricordo che in un anno ho letto i primi quattro libri, uno ogni due-tre mesi, poi ho atteso con trepidazione il quinto e il sesto, leggendomi anche un po' di spoiler, mentre per il settimo non ho voluto sapere nulla e ho resistito sei mesi senza leggerlo.
In dieci anni mi sono lasciata trasportare migliaia di volte nel magico mondo di Hogwarts o tra le stradine di Diagon Alley e di Hogsmeade, penso di non aver mai sognato tanto come in questi anni. E questa saga mi ha fatto molto bene: non lo dico solo da fan sfegatata quale sono, ma proprio perché mi ha fatta crescere, affrontare la vita con un altro spirito e, soprattutto, mi ha avvicinata alla scrittura. E poi, come dicevo prima, mi ha fatto conoscere delle persone speciali, prima fra tutte Raf.
Ma tutto questo c'entra relativamente con la recensione vera e propria =D

A distanza di dieci anni, ho riletto con vero piacere il primo libro della saga, soprattutto nella nuova traduzione che ridà almeno un po' di giustizia ai nomi stravolti e massacrati in quella precedente. Avrei gradito che Silente fosse rimasto Dumbledore e che i nomi delle Case fossero quelli originali, perché avrebbe reso tutto ancora più magico. Ma, ehi, non si può avere tutto dalla vita... Solo che quel "Tassofrasso" è veramente ridicolo, nonostante sia la traduzione più o meno letterale e corretta di Hufflepuff.
Ovviamente, con questa traduzione, nulla è cambiato nella trama: abbiamo sempre il piccolo Harry Potter, un bambino orfano che vive con degli zii veramente crudeli e che gli hanno sempre tenuto nascosta la verità su se stesso e i suoi genitori. I Dusley hanno sempre odiato tutto ciò che non fosse normale, non hanno mai sopportato le stranezze di Harry (un esempio tra tutti: i capelli che in una notte ricrescono anche dopo essere stati rapati a zero) e non hanno mai visto di buon occhio Lily e James che, secondo loro, hanno pensato bene di essere uccisi proprio per distruggerli la vita e costringerli a crescere anche il loro bambino.
Harry non ha mai avuto al suo fianco degli amici e delle persone che gli volessero bene fino a quando non iniziano ad arrivare strane lettere indirizzate al Signor H. Potter, Sgabuzzino del sottoscala, Privet Drive 4, Little Winging, Surrey.
Chi mai potrebbe sapere con esattezza il luogo nel quale Harry è costretto a dormire fin dalla tenera età di un anno?
Ovviamente Vernon e Petunia Dursley sanno da chi arrivano quelle strane lettere e fanno di tutto perché Harry non venga a conoscenza della verità. Il problema, però, è che più lettere bruciano, rompono, distruggono, più ne arrivano; e quando il mittente non ottiene risposta, invia l'unica persona in grado di convincere i Dursley: Rubeus Hagrid, Custode delle Chiavi e dei Luoghi a Hogwarts.
Ma cos'è di preciso Hogwarts? E perché Harry vi è stato iscritto fin dalla nascita? Come mai Harry Potter è così famoso nel Mondo Magico?
Inizia così un viaggio alla scoperta di un mondo magico, abilmente nascosto agli occhi dei Babbani, i non-maghi, e che cela un sacco di misteri, posta via gufo, creature straordinarie e realtà affascinanti.
Harry troverà finalmente degli amici, Ron e Hermione in primis, e grazie a loro vivrà una delle più belle avventure della sua vita: cercare la Pietra Filosofale di Nicolas Flamel, abilmente nascosta a Hogwarts per sfuggire alle mani di uno dei più grandi Maghi Oscuri di tutti i tempi, Lord Voldemort.
Tuttavia, Harry imparerà anche che non ci sono solo maghi buoni e dovrà fare i conti con il proprio passato, lottando per poter vivere un presente e un futuro normali.

Leggere Harry Potter è come tuffarsi in un'altra dimensione, tutto diventa così reale che ti meravigli che non sia mai arrivata la lettera da Hogwarts. Speri sempre che la mattina un gufo ti svegli picchiettando alla finestra e ti consegni la Gazzetta del Profeta, per leggere le ultime novità sul Mondo Magico.
È raro che un autore riesca a farmi provare cose del genere, anche a distanza di anni e a ogni rilettura; è strano che io mi sia appassionata così tanto a qualcosa e so già che difficilmente riuscirò a staccarmene.
Si sa, per molti HP è qualcosa di puramente commerciale e dalla trama scontata, eppure ci sono colpi di scena, complotti, trame e sottotrame parallele che ti lasciano col fiato sospeso fino alla fine e danno la possibilità ai fan di usare la fantasia per ricostruire i pezzi anche, perché no, scrivendone delle storie meritevoli quanto l'originale. I personaggi, anche i più secondari, non sono mai banali o stereotipati, tutti hanno delle caratteristiche particolari ed sono unici, proprio come ognuno di noi; non ce ne sono di perfetti, ma ognuno di loro ha qualcosa che permette al lettore, anche il più esigente, di immedesimarsi.
Per questi e altri motivi sostengo fermamente che tutta la saga di Harry Potter sia completa e non ci sia nulla di lasciato al caso: ogni pezzo, anche il più insignificante, alla fine, risulterà importante sia nel libro stesso in cui è collocato, sia negli altri.

Se qualcuno volesse avvicinarsi alla saga, consiglio vivamente questo libro, questa nuova traduzione, perché ha qualcosa in più rispetto alla precedente e ridà dignità a dei libri che il panorama italiano aveva irrimediabilmente compromesso (anche la copertina è più bella della precedente). Si sa, i nomi non sono molto importanti, ma quando questi hanno dei significati nascosti, sono indispensabili per la trama o si rifanno a certe caratteristiche dei personaggi, l'alibi del "non conoscevamo il seguito, abbiamo tradotto di conseguenza" non regge più, anzi, rende tutto più grottesco. Ma lasciamo cadere il discorso, ci sarà di sicuro un altro post per parlarne.

Voto: ★★★★★
Eruannë.

2 commenti:

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