venerdì 17 giugno 2011

{Recensione} Shadowhunters – Città di ossa

Titolo: Shadowhunters – Città di ossa
Autore: Cassandra Clare
Anno: 2007
Casa editrice: Mondadori
Collana: Best Sellers
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 525
Prezzo: 9.50€
Quarta di copertina: Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia di sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli.
Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto a quello del magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella sua memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovarela madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto creda...


Attenzione: nella recensione che segue ci saranno molti spoiler (segnalati), quindi se non volete rovinarvi la sorpresa, vi invito a saltare le parti contrassegnate con [SPOILER]...[/SPOILER].

Da dove iniziare la recensione per questo libro? Bella domanda, perché ci sono molte cose da dire e non tutte sono positive, ma non vorrei fare un commento lungo pagine e pagine.
Beh, iniziamo dal presupposto che il libro mi è piaciuto, come ho detto per altri non è un capolavoro, ma si lascia leggere abbastanza bene e si nota una certa inventiva da parte dell'autrice. Su aNobii (e nel giudizio della pagina dedicata alle letture di quest'anno) gli ho dato 4 stelline piene e ci sarà un motivo.
Purtroppo il libro si rifà in modo massiccio a Harry Potter, anche se ci sono alcune cose molto interessanti, diverse dalla saga del maghetto, e questo non può che farmi piacere, perché vuol dire che l'autrice si è applicata per creare qualcosa di nuovo.
Però tutti quei rimandi "involontari" a HP mi hanno dato anche fastidio:
[SPOILER]
» il nome del cattivo inizia per V, come Voldemort
» il cattivo crea un gruppo, il cui scopo principale è eliminare i mezzosangue
» il mondo degli Shadowhunters è invisibile agli occhi dei mondani (che in HP erano i babbani)
» la protagonista non sa di essere una Shadowhunter e sua madre odia tutto ciò che è magico/strano (ma c'è una spiegazione logica per tutto l'odio che cova per il mondo invisibile)
» la vicina di casa si trasforma in un demone, esattamente come Bathilda Bath si trasforma in Nagini
» la stessa vicina di casa sa del mondo invisibile, ma non ha poteri "magici", come la signora Figg
» Luke è un licantropo buono, come lo era Lupin ed è un misto tra lui e Sirius, perché viene creduto un traditore dei propri amici
» Hodge è un misto tra Albus Silente e il professor Raptor (almeno in questo primo libro, poi non so se si rivelerà come Piton)
» i Fratelli Silenti sono estremamente somiglianti ai Dissennatori, anche se non sono così terribili come i guardiani di Azkaban
[/SPOILER]
Insomma, un bel guazzabuglio di elementi Potteriani e gli esempi potrebbero continuare ancora per molto, perché in 525 pagine ce ne sono moltissimi. A parer mio si potevano evitare tranquillamente, anche se di base questa è una fanfiction proprio di Harry Potter ed è dura staccarsi dall'originale (... purtroppo ne so qualcosa...).
Il mio personaggio preferito, comunque, è Magnus Bane... è così insolito e particolare che non poteva non piacermi =D

Ci sono poi le incongruenze, dove nel giro di poche righe si ribaltano delle affermazioni, oltre agli esempi già detti mesi fa, anche nel resto del libro se ne possono trovare, come per esempio quando Clary si inginocchia accanto a Jace e dopo poche righe (esattamente nella pagina dopo) si inginocchia di nuovo. Ora, non vorrei sembrare petulante, però se una persona si inginocchiata e poi non si fa cenno che si sia alzata o altro, a me viene spontaneo pensare che sia ancora inginocchiata.
Altro esempio: alla fine del libro, si dice che Clary non veda Jace da due settimane, ma poi si accenna al fatto che Alec sia stato ferito tre giorni prima (cosa leggermente impossibile visto ciò che succede).
Le incongruenze a volte coinvolgono anche i dialoghi, quando un personaggio parla con un altro e, nel giro di poche battute, i personaggi vengono "alternati" quasi in modo casuale, come se l'autrice non abbia riletto ciò che ha scritto.

Prima di passare alla parte più dolente e che non riguarda la Clare in modo specifico, non posso non dire che la trama e la storia in sé non siano affatto male, anzi. Come è successo per Wings, non vedo l'ora di leggere il seguito, soprattutto per sapere come continua la storia di Clary, Jace, Simon e gli altri. Non vedo l'ora di sapere cosa succederà in modo particolare alla madre di Clary.
Lo so, è un commento breve, ma è quello che sento, al di là di tutte le somiglianze con HP e le incongruenze.

Come promesso, veniamo ora alla parte più dolente: la cosa che mi ha dato veramente sui nervi è stato il lavoro pessimo fatto dal traduttore e dall'editor che ha revisionato il testo dopo la traduzione – qualora ci sia stata una revisione. (Avviso che in questa parte non sarò affatto gentile, quindi non stupitevi se ci dovessero essere frasi forti)
Ormai si sa, in Italia la conoscenza della lingua italiana è assai marginale; così marginale che non si bada più a come si scrivano le cose. Già nel post sulle prime impressioni su questo libro, avevo portato degli esempi di congiuntivi mancati e pensavo – o meglio, speravo – che andando avanti con la lettura non ce ne sarebbero stati altri. Quanto mi sbagliavo.
Questo libro è pieno di errori grammaticali da parte del traduttore e, nel caso in cui ci sia stato, dell'editor!
Non ci sono sviste occasionali, ci sono proprio errori grammaticali forti e ripetuti, come se traduttore ed editor non abbiano la benché minima conoscenza della propria lingua madre. Non sapere i congiuntivi non è affatto un bel biglietto da visita, soprattutto se si fa un lavoro come l'autore, l'editor o il traduttore.
Come si può pensare di essere un bravo traduttore o un bravo editor se non si conoscono le basi della propria lingua madre?
Vorrei proprio che il traduttore, il signor Fabio Paracchini, lo dicesse, perché io non mi sono ancora data una risposta plausibile per questa grave mancanza.
Come può una casa editrice come la Mondadori dare lavoro a una persona che non sa fare ciò che gli si richiede?
Fossi nel traduttore e nella casa editrice, mi vergognerei come una ladra a prendere lo stipendio e i ricavi dalla vendita dei libri, perché 9.50€ (per questa edizione economica, non so quanto costasse l'edizione "normale") per una traduzione del genere sono un furto bello e buono.
Mi si può dire che non ci sono gli errori presenti in Soulless, come dimostrato in questo post, ma leggere un insieme di frasi sbagliate (525 pagine, perché non c'è una sola pagina che si salvi da questo scempio) è un insulto per chiunque abbia un minimo di conoscenza della lingua italiana.
Mi si può dire che ormai chiunque, al giorno d'oggi, non sa cosa sia un congiuntivo, ma sono fermamente convinta che se uno ha studiato anche dopo le elementari (perché i congiuntivi si imparano alle elementari!) ed è arrivato a conseguire la laurea, dovrebbe anche sapere in che modo si usino i vari tempi verbali.
Io direi che è arrivato il momento di farsi un esame di coscienza e rimboccarsi le maniche per ristudiare da zero la nostra lingua.

Speravo di riuscire a riporre la mia fiducia nella Mondadori in tempi brevi (perché dopo la Troisi mi ha fatto passare completamente la voglia di comprare e leggere i libri pubblicati da questa ce), ma mi sembra proprio che ci vorrà molto.
Magari assumendo editor e traduttori e pubblicando autori degni di questo nome le cose potrebbero cambiare... ma la vedo dura, perché il livello grammaticale e culturale di questo Paese è sempre più basso.
Sono stata dura? Può darsi, ma francamente sono stanca di leggere cose scritte o tradotte con i piedi e da gente incompetente.

Voto: ★★★★
Eruannë.

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