Sabato di "prime visioni", infatti ho deciso di ricominciare anche la mia iniziativa del sabato, aka Saturday Review, che sostituisce In My Mailbox, ormai andato in pensione da tempo qui sul blog.
Ho deciso di iniziare SR in questo 2013 con un libro che ho letto tempo fa, ma che non avevo ancora avuto modo di recensire:
Autore: Amanda Hocking
Data di pubblicazione: 2012
Casa editrice: Fazi Editore
Collana: Lain
Genere: Urban Fantasy, Young Adult, Paranormal Romance
Pagine: 334
Prezzo: 7.90€
Quarta di copertina: Wendy Everly ha diciassette anni, capelli sempre arruffati e un carattere insolitamente difficile. Vive con il fratello e la zia in una piccola, noiosa cittadina di provincia. La madre è ricoverata in una clinica psichiatrica, da quando ha tentato di uccidere la figlia il giorno del suo sesto compleanno. È stato allora che Wendy le ha sentito pronunciare per la prima volta un'accusa terribile: di avere in qualche modo preso, alla nascita, il posto del suo vero figlio. Adesso le
giornate di Wendy trascorrono pigre, tra un liceo dove non s'impara nulla di davvero eccitante e una vita sociale e familiare prevedibile e monotona, quando va bene.
Condizionare le azioni altrui con al forza del pensiero potrebbe essere un modo per scacciare la noia, ed è proprio quel che le capita e che non sa spiegare. Uno strano potere che viene da lontano ma di cui lei non può ricordare l'origine.
A offrirle una conturbante risposta sarà Finn, un affascinante ragazzo da poco in città che si manifesta una notte alla finestra della sua stanza. È infatti lui che le rivela la sua vera identità di changeling e le dischiuderà le porte di un mondo attraente e sconosciuto, duro e sconvolgente, dove la magia è di casa. Un mondo percorso da insidie cui Wendy scopre dolorosamente di appartenere, e dove le è riservato un
destino più grande di quanto lei possa immaginare.
Ero molto curiosa di leggere
Switched, sia perché avevo voglia di qualcosa di leggero, sia perché finalmente non c'erano le solite creature fantastiche stuprate da menti assai poco geniali.
Avevo adocchiato la saga della Hocking già da tempo, diciamo da quando varie lit-blogger lo recensivano in modo più o meno entusiastico e così, quando ho visto il prezzo non eccessivamente alto (7.90€) l'ho comprato.
Ci ho messo un po' a leggerlo (tra febbraio e marzo), lo ammetto, ma questo "ritardo" era causato da impegni vari che mi hanno tenuta lontana dal libro.
Devo dire che comunque si legge in pochissimo tempo, il racconto è molto scorrevole, gli avvenimenti si susseguono quasi senza sosta e questo facilita una lettura veloce.
Ovviamente è un libro prettamente per adolescenti, a volte banale.
La storia è incentrata su Wendy, diciassettenne che, fin da piccola, ha dovuto lottare per essere accettata dagli altri e sembra che gli unici che le vogliano bene e tengano a lei siano sua zia e suo fratello.
La madre è chiusa in un istituto psichiatrico dopo aver tentato di uccidere Wendy e non ha più nessun contatto con la ragazza, tranne in un momento del libro in cui la figlia va a farle visita per avere dei chiarimenti.
Un giorno, però, la vita di Wendy cambia: Finn, un nuovo studente del suo liceo, inizia a fissarla e a seguirla ovunque e, nonostante le insistenze della ragazza a lasciarla in pace, c'è un'attrazione molto particolare tra loro due.
Dopo il ballo studentesco, Finn le rivela di essere una
changeling, cioè
[....] un bambino scambiato di nascosto con un altro. [...]
e una
Trylle, componente di una delle tribù di troll.
Come se questo non bastasse, Wendy possiede il potere della
persuasione, cosa che ha scoperto da molto tempo prima che Finn glielo facesse notare, perché lo usa spesso sulle altre persone, nonostante non abbia minimamente idea come sia possibile.
Dopo la rivelazione di essere diversa, Wendy è costretta a scappare dalla casa in cui vive a causa dei Vittra, e così Finn la porta a Förening, la cittadina dove vivono i Trylle e la sua vera madre.
L'idea di fondo del libro e le creature fantastiche utilizzate dalla Hocking non erano affatto malvagie, ma la storia, come al solito, segue l'ormai abusata trama:
- ragazza adolescente scopre di avere poteri sovrannaturali e li usa come capita perché sì;
- figo di turno fa la ramanzina alla suddetta ragazza perché usa i poteri a sproposito e le svela il terribile segreto della sua vita;
- i due sono costretti a combattere contro il male e a scappare;
- la ragazza è perennemente in pericolo di vita, anche se lei non se ne rende conto e passa il tempo a vedere film o a giocare a nascondino con i nuovi amici;
- i cattivi trovano la ragazza e cercano di rapirla;
- la ragazza scappa dal luogo (ormai non tanto) sicuro;
- la storia continua nel prossimo episodio.
Negli ultimi anni tutti i libri urban fantasy hanno questa medesima trama e anche i personaggi si assomigliano, come se le varie autrici non siano in grado di usare un briciolo di fantasia o come se i libri fossero stati scritti dalla stessa persona.
Wendy è la classica ragazzina immatura che pensa soltanto a se stessa, anche se a volte ha degli sprazzi di responsabilità, come quando chiama suo fratello, gli dice che è costretta a scappare e cerca di tranquilizzarlo; Finn è il figo di turno che salva la protagonista dai cattivi che vogliono rapirla, si innamora di lei, ma, fatalità, non possono amarsi come vorrebbero per causa di forza maggiore.
La vera madre di Wendy è una strega, insensibile e incapace di provare dei sentimenti per la figlia, che non ha avuto il minimo scrupolo ad abbandonarla, anzi se ne esce con scuse a dir poco ridicole.
I cattivi sono i soliti cattivi che si trovano in tutti i libri, il problema è che non sono caratterizzati a dovere e così si hanno i soliti cattivi che sono cattivi perché sì (scusate le ripetizioni) e non vedono l'ora di alzare le mani sulla protagonista nel caso in cui questa non segua alla lettera i loro ordini.
Ho trovato originale rendere protagonisti di una storia i Troll, da sempre considerati brutti e cattivi nelle varie storie e leggende narrate (anche in HP abbiamo i Troll di montagna che non brillano certo per intelligenza e acume), l'unico problema è che descrivendoli come dei semplici umani con qualche potere magico si è persa totalmente quell'aura di mistero e di paura che li ha sempre accompagnati.
Anche in questo caso sembra che l'autrice abbia voluto dare una nota originale a una storia altrimenti trita e ritrita.
Nonostante tutti i miei dubbi e le mie critiche, però, sono curiosa di leggere il seguito di questa saga e vedere un po' come va avanti la storia, la mia speranza è quella di trovare un po' più di sostanza.
Per il momento il mio voto si ferma a
★★★.
Spero che questa mia recensione (un po' tardiva, lo ammetto) sia stata di vostro gradimento, ovviamente se la pensate diversamente da me potete dirlo senza farvi troppi problemi, lo spazio commenti è a vostra disposizione ;)
Miss Anne Lynn