venerdì 15 luglio 2011

Impegni vari e In My Mailbox #2

Come avrete di sicuro notato, il blog ultimamente è stato fermo, questo principalmente a causa di alcuni impegni che mi hanno tenuta lontana da blogspot (anche se nel web ero comunque attiva). Questi impegni hanno anche vanificato i miei sforzi per finire in tempi brevi i libri iniziati (primo fra tutti La bambina con il basco azzurro di Daniele Nicastro, col quale mi scuso per il ritardo con cui sto portando a termine la lettura e per il fatto di non essermi fatta sentire u.u), per non parlare dei libri che devo spedire per due iniziative a cui partecipo e che sono ancora in attesa di raggiungere i loro nuovi proprietari.
Purtroppo non ricordavo che l'oratorio fosse così... stancante. Ovviamente sono molto felice di poter uscire di casa e fare alcune cose che più mi piacciono, come stare con i bambini e fare animazione (seppure in forma molto ridotta XD), ma di certo non pensavo minimamente di poter trascurare altri impegni presi in precedenza. Anche per questo motivo ho deciso di preparare i post a cadenza settimanale già la domenica e programmarne il postaggio, cosicché il blog non rimanga eccessivamente indietro. Se mai qualcuno dovesse rispondere ai vari post, risponderò a mia volta la sera quando tornerò a casa dall'oratorio (se non sarò troppo stanca) o nei giorni seguenti: state pur certi che non mi dimentico di chi mi scrive^^


E dopo questa comunicazione di servizio, sono lieta di presentare il secondo appuntamento con In My Mailbox, rubrica ideata da Kristi di The Story Siren.


Titolo: Il figlio del cimitero
Autore: Neil Gaiman
Pagine: 345
Quarta di copertina: Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni del maestro Silas. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi.
Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all'omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l'hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini.
Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e forte è il richiamo del mondo oltre il cancello. Un mondo in cui conoscerà l'amicizia dei suoi simili, ma anche l'impazienza di un coltello che lo aspetta da quattordici lunghissimi anni...
Arrivato da: Comprato

Ho comprato il libro qualche settimana fa e l'ho subito iniziato (anche se avrei dovuto concentrarmi sui libri già in lettura da tempo). Mi ha ispirata molto la trama, anche se dopo un po' di capitoli (lunghi anche una ventina di pagine) diventa ripetitiva, in quanto Gaiman racconta le avventure del piccolo Bod tutte nello stesso modo, cambiando soltanto i personaggi che ruotano intorno al protagonista. Ovviamente ne scriverò una recensione più completa quando l'avrò finito: Gaiman è un buon autore, ha molta fantasia e immaginazione, e tutto il successo che ha è assolutamente meritato, quindi merita un po' più di spazio su questi lidi XD


Titolo: La donna del Père-Lachaise
Autore: Claude Izner
Pagine: 322
Quarta di copertina: Parigi, 1890. Victor Legris è abituato a ogni sorta di avventori nella sua libreria in rue des Saints-Pères, ma non si aspetta certo l'irruzione di Denise, la domestica della sua ex amante Odette de Valois. La ragazza è sconvolta: aveva un appuntamento con la padrona al cimitero del Père-Lachaise, presso la tomba del marito della donna, ma, giunta alla cappella di famiglia, non vi ha trovato altro che un foulard di seta rossastra. E anche a casa non c'è traccia di Odette, e vi aleggia un'atmosfera inquietante... Da qualche tempo, infatti, Madame de Valois coltiva un profondo interesse per lo spiritismo, l'ultima moda dei salotti parigini. Ma Victor, pragmatico per natura, si convince che dietro la scomparsa di Odette ci sia qualcosa di ben più concreto di un fantasma e si lancia quindi in una nuova indagine, che si rivelerà sempre più pericolosa. Tra contesse altere ed eruditi polverosi, artisti in bolletta e veggenti smaliziati, prende così corpo un giallo di raffinata eleganza, in cui Claude Izner ci riporta nelle strade e nei vicoli di Parigi, tracciando con nostalgia il ritratto di una città strabiliante, in bilico tra progresso e superstizione attraversata però da «un'aria nuova, un'aria di libertà».
Arrivato da: Shakespeariana per l'iniziativa Un libro sotto l'ombrellone del gruppo Regaliamoci Libri di aNobii

Mi dispiace veramente tanto non riuscire ad apprezzare questo regalo da parte di Shakespeariana, perché l'autore non è affatto tra i miei preferiti. C'è da dire che purtroppo il libro era nella mia wish list di aNobii prima che io leggessi il pessimo libro Il mistero di rue des Saints-Pères e che poi mi fossi completamente dimenticata di avere tutta la serie nella suddetta w.l.
Accetto comunque che il libro si trovi nella mia libreria, anche se dubito fortemente che lo leggerò, ma metterlo tra gli scambiabili su aNobii o venderlo mi sembrava molto più cattivo che dire chiaro e tondo che l'autore non mi piace e che si trovava nella w.l. per un errore mio.


Autore: Agatha Christie
Pagine: 298
Quarta di copertina: In un paesino di campagna, una domestica a ore viene uccisa con un colpo alla testa, apparentemente dal suo pensionante e, apparentemente, per poche sterline. Il pensionante viene arrestato, processato e dichiarato colpevole. Che altro si pub dire? Niente! Ma Agatha Christie decide di rovesciare il quadro. E come se dicesse. ''Prendiamo l'omicidio più banale che si possa immaginare e vediamo come si può renderlo complesso e interessante.'' Per quasi un quarto del libro poirot ascolta il sovrintendente Spence che gli riassume il caso e cerca di scoprire delle tracce, dei punti deboli, qualcosa insomma che possa suggerire un elemento nuovo e diverso. E alla fine lo trova... in una boccetta di inchiostro. L'avvio è quindi diverso da quello dí tutti gli aItri gialli della Christie, ma è pur sempre un avvio affascinante. Trovare l'assassino è qui assai più difficile che negli altri racconti. Ma gli indizi esistono. A Poirot gli indizi parlano un linguaggio speciale... ma anche il lettore, se rivolgerà loro una particolare attenzione, riuscirà forse a dare un nome e un volto all'assassino.
Arrivato da: Comprato

Sono secoli che non leggo qualcosa della Christie e quando ho visto la pubblicità della collana del Corriere della Sera mi ci sono letteralmente fiondata. Non sono una grandissima fan di Poirot a causa dei film tratti dai grandi romanzi della Chirstie e del fatto che abbiano dipinto un pessimo Poirot, ma sono sicura che questo, come altri libri sul famoso detective, mi farà apprezzare ancora di più lo stile dell'autrice e la sua inventiva in fatto di gialli.

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