mercoledì 25 luglio 2012

{Recensione} Ladra di sangue

Titolo: Ladra di sangue
Autore: Cherie Priest
Data di pubblicazione: 24 maggio 2012
Casa editrice: Tre60
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 347
Prezzo: 9.90€
Quarta di copertina: Raylene Pendle è una splendida vampira dalla pelle di porcellana e dai capelli neri come la notte. Ed è una delle ladre professioniste più abili in circolazione: da oltre cent'anni sfrutta i suoi poteri per rubare su commissione gioielli e opere d'arte d'inestimabile valore. Oltre a essere personaggi poco limpidi, tutti i suoi facoltosi clienti hanno un'altra caratteristica in comune: sono umani. Perché Raylene è una vampira che non sopporta i vampiri. Ed è quindi con un misto di fastidio e scetticismo che acconsente d'incontrare Ian Stott, un suo simile, che le chiede di sottrarre al governo alcuni documenti riservati che proverebbero l'esistenza del progetto Bloodshot: secondo Ian, infatti, da anni l'esercito compie crudeli esperimenti segreti sui vampiri per scopi militari. Lui stesso è stato catturato e usato come cavia, e ora, dopo essere riuscito a fuggire dai suoi aguzzini, è determinato a vendicarsi per le atroci sofferenze subite.
Non appena accetta l'incarico, però, Raylene capisce di essersi messa nei guai: misteriosi agenti speciali controllano ogni sua mossa, e anche le persone vicine a Ian non sembrano del tutto sincere. Capire di chi ci si può fidare non è semplice, ma per Raylene potrebbe rivelarsi l'unico modo per restare in vita...


In questo libro c'è di tutto e di più, ma in senso buono.
C'è un giallo da risolvere.
Ci sono agenti segreti (in)degni di James Bond.
C'è una vampira ladra che per necessità – o forse per vocazione – si tramuta in una detective pronta a tutto e con licenza di uccidere (sì, ritorniamo sempre al caro, vecchio – neanche tanto – James =D).
Ci sono un vampiro cieco e un ex Navy Seal determinati a scoprire la verità.
C'è un complotto ordito da un essere sconosciuto che fa esperimenti su vampiri e altre creature della notte per conto del governo, mascherando il tutto da ricerca scientifica per potenziare i soldati.
Mescolate il tutto e avrete la trama di Ladra di sangue.

In realtà la trama della Priest è molto più complessa e articolata di come l'ho descritta io, ma questi sono i punti salienti che vedono protagonista Raylene Pendle, vampira ladra con l'avversione per i propri simili, Ian Stott, vampiro non vedente, e Adrian deJesus, ex Navy Seal con qualche segreto e tanta voglia di vendetta.
Il libro mi ha incuriosita fin dal primo momento in cui ho letto la trama sul blog di Glinda, perché, nonostante la presenza dei vampiri, stra-abusati nel panorama fantasy degli ultimi anni, ho subito avuto l'impressione che fosse diverso da tutti gli altri libri che si trovano sugli scaffali al momento. E infatti avevo ragione.
Non ci sono vampiri che sbrilluccicano, la protagonista non è una ragazzina idiota con la mania per i belli e dannati – in tutti i sensi... ok, per i dannati forse sì –, i co-protagonisti sanno il fatto loro e non si lasciano intimorire dagli eventi (tranne un raro caso verso la fine del libro, ma è normale), e la trama è avvincente, non lascia nulla al caso e ti tiene col fiato sospeso fino all'ultima parola.

La storia è dal punto di vista di Raylene, è lei che parla... o forse sarebbe il caso di dire che scrive, perché sembra veramente che la protagonista tenga un diario, raccontando ciò che è accaduto dal momento in cui ha conosciuto Ian in poi.
Questo è indubbiamente il primo libro di una serie, lo si intuisce dal finale aperto e dal fatto che il colpevole sia semplicemente stato nominato, ma che dev'essere ancora tutto spiegato più a fondo. Intanto le vite dei protagonisti continueranno come se nulla – o quasi – fosse successo.
Il personaggio di Raylene mi è piaciuto molto: è determinata, ironica, spiritosa, orgogliosa, non si fa mettere i piedi in testa, soffre d'ansia – non è un pregio, ma fa parte del suo personaggio tutt'altro che scontato e perfetto –, ha manie di controllo,... insomma per essere una donna, ops, una vampira, si può dire che non abbia nulla da invidiare a un uomo, anzi.
Solo una cosa mi ha fatto un po' storcere il naso: uccide con estrema facilità.
Lo so che per un vampiro è normale uccidere, non soffrire di sensi di colpa e tutto il resto, però... non so, mi ha lasciata un po' perplessa.
Anche il personaggio di Ian è molto interessante, d'altra parte dove si è mai visto un vampiro non vedente? Io, sinceramente, non ho ancora letto di questa eventualità, ma sarei comunque interessata a sapere se qualcun altro ne abbia scritto. L'essere impassibile davanti alle difficoltà, riuscire a superarle nonostante tutto, secondo me è soltanto una facciata, perché tra le righe si può notare la fragilità di un uomo – ma sì, chiamiamolo così, non mi va di sottilizzare sul fatto che sia un non morto – che è stato colpito nel profondo dagli eventi, da cose che nessuno si meritava.
Sono convinta, comunque, che la Priest non abbia ancora detto tutto sul passato di Ian e che ci sia qualcosa di inconfessabile che forse si può solo intuire da questo primo libro. Confido che andando avanti con la storia ci sia un approfondimento... altrimenti farò vagare la fantasia e inizierò a scrivere ff anche su questa saga =D
Adrian è il secondo co-protagonista, il suo personaggio mi ha molto colpita fin da subito e non penso proprio che sia ciò che vuol far credere, ma che faccia il lavoro che fa soltanto per necessità – lo so, sono criptica, forse più del solito, ma non voglio togliervi il gusto di scoprire quale sia il lavoro =P –. È un ex Navy Seal, l'avrete capito ormai, colpito nel profondo dal programma Bloodshot, non come Ian, ma anche Adrian è in cerca di risposte, vuole soprattutto sapere cosa sia successo a sua sorella Isabelle (è un nome stra-abusato nelle storie di vampiri e simili, ma non mi pare c'entri qualcosa la Meyer =D). Anche di lui penso scopriremo qualcosa di più andando avanti con la saga, quindi non resta che aspettare.
E poi, ultimi ma non meno importanti, ci sono anche due ragazzini, Domino e Pepper, fratello e sorella orfani che occupano più o meno abusivamente il magazzino di Raylene. I due fanno sembrare il personaggio della nostra ladra un po' più umano e sensibile, anche se lei più volte specifica che non è così e che li tiene come antifurto nel caso qualcuno vada a fare un giretto tra la sua refurtiva – cosa che effettivamente succede.

Il libro è scritto con uno stile accattivante e molto incalzante, cioè le pagine scorrono che è un piacere, infatti neanche mi sono accorta di essere arrivata praticamente alla fine; e i colpi di scena sono all'ordine del giorno. Ladra di sangue mi ha presa fin dalla prima riga, difficilmente mi sono staccata per fare altro.
Per me tutto questo è un bene, perché vuol dire che l'autrice – e Raylene – non mi ha annoiata, ha toccato le corde giuste per tenermi sempre allerta e non farmi dimenticare neanche un particolare. Come ho già detto, nulla è lasciato al caso e si intuisce che tutto verrà spiegato in seguito, in un altro libro.
Stranamente non mi pesa il fatto che non sia autoconclusivo – ma d'altra parte, ultimamente, quale libro lo è? –, anche se non vedo l'ora di leggere ancora della ladra vampira e scoprire come evolverà la storia di Ian.
Da un certo punto di vista, questo libro ha superato di molto le mie aspettative, perché sì, sapevo fosse un libro diverso dai soliti, ma mi ha comunque stupita sotto molti punti di vista, e non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto.

Sulla traduzione, stranamente, non ho nulla da dire, è stato fatto un buon lavoro, migliore di tanti altri libri che ho letto ultimamente... o almeno così mi pare, non sono una cima in inglese, quindi non ho letto l'originale, ma posso dire che non ci sono stati svarioni per quanto riguarda la nostra lingua. Ci sono alcuni refusi qui e là, ma niente di così grave da inficiare la lettura e farmi abbandonare il libro seduta stante.
Quindi posso dire che la Tre60 ha tutta la mia approvazione e di sicuro leggerò qualcos'altro... soprattutto perché i prezzi dei libri non sono malvagi =D

Mi pare di avervi detto tutto... ovviamente consiglio questo libro a tutti gli amanti del genere e anche a qualche giallista, perché anche da quel punto di vista non è male ;)
Voto: ★★★★★
Eruannë.

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