venerdì 28 settembre 2012

{Recensione} Il fantasma di Canterville

Titolo: Il fantasma di Canterville e altri racconti
Autore: Oscar Wilde
Data di pubblicazione: Aprile 2012
Casa editrice: Giunti
Collana: Y Classici
Genere: Fantastico, Mistero
Pagine: 138
Prezzo: 5.00€
Quarta di copertina: Un'antica maledizione imprigiona il fantasma di Sir Simon nel castello di Canterville. Per questo da anni il palazzo è disabitato, tutti se ne tengono ragionevolmente alla larga. Tutti tranne lo scettico ambasciatore Otis che, appena arrivato dagli Stati Uniti, pronto a sfidare leggende e dicerie, decide di acquistare la proprietà per andare a viverci con la famiglia. Ma tra cigolii di catene e ombre spaventose lo spettro non tarda a manifestarsi per tentare con ogni espediente di scacciare gli sgraditissimi inquilini.


Dovrei recensire Il Mago di Oz e Il caso Jane Eyre e invece eccomi qui a commentare questo libro di Wilde.
Ho scoperto per l'ennesima volta che io adoro questo autore, benché non sia ancora riuscita a finire Il ritratto di Dorian Gray (praticamente l'unico signor Gray o Grey che io concepisco nella letteratura!), libro che ho in lettura da più o meno quattro anni =D
Dicevo, mi piace Wilde, le sue riflessioni, i suoi spaccati di vita non sono adatti solo alla sua epoca, ma rispecchiano molto bene l'animo e il comportamento umano in qualsiasi contesto. Non ha importanza se le sue storie sono ambientate sul finire del 1800, trovo che siano sempre molto attuali.
Ne Il fantasma di Canterville e altri racconti (titolo originale totalmente diverso, come al solito: Lord Arthur Savile's Crime and Other Stories) sono racchiuse delle vere perle di Wilde, racconti brevi che strappano un sorriso e che, come dicevo, possono essere molto attuali, perché fanno vedere le paure, le credenze e gli stati d'animo di esseri umani che potrebbero far parte del nostro tempo senza problemi.

Il primo racconto è quello che dà il titolo alla raccolta in inglese, ovvero: Il delitto di Lord Arthur Savile. Studio sul dovere.
Il protagonista, come si evince dal titolo è Lord Arthur Savile, un giovane nobile che, durante un ricevimento a casa di Lady Windermere, scopre una terribile verità grazie (o per colpa) a un chiromante: nel suo destino c'è un omicidio.
Lord Arthur, dapprima sconvolto per la rivelazione, si convince che sia meglio "velocizzare" il fato (deve sposare una graziosa ragazza e vuole essere libero da qualsiasi problema per concedersi totalmente) e si mette al lavoro per trovare al vittima più adatta e l'arma più consona. Trovate l'una e l'altra attua il piano preparato.
Ovviamente nulla va secondo i piani e così deve ricominciare tutto da capo.
In questo breve racconto, Wilde è sempre molto critico, soprattutto per quanto riguarda la nobiltà del suo tempo: il protagonista, infatti, è un ragazzotto che, anche se all'inizio rimane scandalizzato dalla rivelazione del chiromante, non si fa remore a preparare piani, comprare veleni o marchingegni da personaggi poco raccomandabili e aspettare che facciano il loro effetto. L'unica vera preoccupazione di Lord Arthur è quella di non essere libero di sposare Sybil come vorrebbe.
Wilde dà un ritratto molto personale (e probabilmente molto veritiero) degli agi e dei lussi che i ricchi possono permettersi, dei "leoni" che una nobildonna si diverte a esibire con superficialità e per puro diletto, volendo stare al centro dell'attenzione sempre e comunque.

Nel secondo racconto, La sfinge senza segreti. Acquaforte, abbiamo il mistero. Non ci sono delitti da risolvere o altri particolari degni di un libro giallo, ma c'è semplicemente una donna che vuole tenere nascosta una parte di sé.
Come accade spesso, l'uomo che si innamora della "donna del mistero" fa di tutto per scoprire cosa si nasconda dietro ogni azione e in questo racconto Wilde ci mostra quanto possa fare male e creare danno tale comportamento.
Il protagonista, Lord Murchison, conosce Lady Alroy per caso e se ne innamora follemente. Lui vorrebbe conoscere ogni cosa, ma lei è molto restia, è come se volesse nascondere chissà quali segreti, nonostante si frequentino assiduamente e facciano "coppia fissa" agli incontri e alle cene della loro classe sociale.
Un giorno Lord Murchison scopre finalmente il segreto di Lady Alroy, ma niente è come sembra e lui rovina ogni cosa.
Nonostante sia un racconto di pochissime pagine, Wilde ha saputo mettere a fuoco i punti salienti, cercando di far capire al lettore quali siano le vere cose importanti in una relazione e dimostrando che gli uomini non sono contenti se non sanno ogni singolo peccato della propria compagna. Anche se di peccati non ce ne sono.

E finalmente si arriva al terzo racconto, quello che dà il titolo italiano a questa piccola raccolta di racconti: Il fantasma di Canterville.
Ho adorato questo racconto fin dalla prima riga (non che non abbia adorato gli altri, ma attendevo trepidante il momento di iniziare questo =D) e ho adorato ancora di più Wilde quando l'ho finito.
È la semplice storia di un fantasma che infesta il proprio maniero cercando di spaventare chiunque vi metta piede. Sir Simon in vita non è stato un esempio di nobiltà, anzi, era un assassino, più precisamente un uxoricida, che ha ammazzato la propria moglie. Quando è morto il suo spirito non ha lasciato il castello di Canterville e lui vaga disturbando il sonno degli inquilini.
I suoi discendenti, stanchi dei continui vagabondaggi e presagi di morte, decidono di mettere in vendita castello e fantasma, sperando di liberarsi così, una volta per tutte, dell'avo molesto. La famiglia Otis risponde all'annuncio e compra il maniero con annessi e connessi, non credendo affatto che il fantasma sia un problema, visto che per loro esseri del genere non esistono.
Washington Otis, primogenito dell'ambasciatore americano, non appena vede la macchia di sangue di Lady Eleanore de Canterville si premura di cancellarla con lo Smacchiatore e Detergente Paragon, così facendo, però, dà inizio alle manifestazioni del fantasma di Sir Simon.
Gli Otis, però, non si lasciano cogliere impreparati e Sir Simon è costretto a fare ricorso a tutti i trucchi sperimentati e usati con successo nel corso dei secoli, ma che ora paiono non sortire alcun effetto.
Il fantasma, quindi, cade in depressione e l'unico suo svago sembra quello di far comparire la macchia di sangue nella biblioteca, con l'unico inconveniente che assume ogni giorno colori stranissimi. L'unica a dare un po' di pace al povero fantasma è Virginia Otis, che prova a consolarlo e ad aiutarlo a riposare in pace.
Wilde non descrive il fantasma come un qualcosa che cerca solo di spaventare i vivi, che non ha una sua consistenza o privo di sentimenti. Sir Simon è un personaggio vero e proprio, con dei sentimenti e una ragione, cade in depressione come i comuni mortali e, quando non ne può proprio più, vorrebbe lasciarsi morire, ma da solo gli è praticamente impossibile.
Nonostante i lati comici del racconto, ciò che si nasconde sotto la superficie è ben altro e possiamo vedere anche una critica agli americani, che Wilde conosceva piuttosto bene.

Il quarto e ultimo racconto, Il milionario modello. Attestato di ammirazione è un'altra critica al mondo anglosassone.
Il protagonista è un ragazzotto affascinante che, purtroppo, nonostante il proprio aspetto non riesce a tenersi un lavoro, probabilmente per la sua incapacità innata. Vorrebbe sposarsi con la ragazza che ama, ma essendo entrambi sul lastrico non gli è ancora possibile.
Un giorno, da un suo amico artista, scorge il modello per un quadro, un mendicante con vestiti logori e mano tesa e, in un momento di pausa, gli dà una sovrana, l'unica moneta che gli era rimasta in tasca e che avrebbe dovuto bastargli di lì alla fine del mese.
Questo gesto lascia molto sorpreso il modello, tanto da iniziare a fare domande al pittore per scoprire quante più cose possibili sul ragazzo.
Anche qui l'apparenza inganna e il modello non è quello che sembra.

Tutti e quattro i racconti cercano di insegnare qualcosa con ironia e sarcasmo pungenti, propri delle opere di Wilde.
Sono delle vere perle e consiglio questo libretto a tutti, anche perché Wilde è un genio.

Voto: ★★★★★

L'ho fatta abbastanza lunga, quindi ora la pianto di scrivere =D
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buona giornata,
Eruannë.

6 commenti:

  1. Ciao!!sono una nuova follower, ho scoperto il tuo blog tramite l'intervista su Libri da favola!!!
    Complimenti è molto carino!!
    Il ritratto di Dorian Gray non ho ancora avuto l'occasione di leggerlo, ma mi piacerebbe molto fare!!
    Leggerò anche questo libro di Oscar, mi hai incuriosita!

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    1. Benvenuta in Veiled Mirror!
      Mi fa piacere che il mio blogghino ti piaccia, ti ringrazio per i complimenti =)
      Per quanto riguarda Oscar, leggi leggi, ciò che ha scritto è qualcosa di sublime, lui era un vero genio... anche se quando ero al liceo lo odiavo =D
      Comunque, ti consiglio di leggere questo libro prima del ritratto, è più piccino e si legge in poco ;D

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  2. molti di questi libri, li ho letti al tempo del liceo..
    io sono letteralmente innamorata del ritratto di dorian gray <3
    ho conosciuto il tuo blog grazie alla tua intervista e sono nuova follower, se ti va anche io ho un blog, nato da pochissimo www.illibrochepulsa.blogspot.it
    baci

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    1. Benvenuta anche a te, mi fa piacere che l'iniziativa delle interviste abbia fatto conoscere il mio bloggino =D
      Anche a me il Ritratto piace tanto, anche se lo devo ancora finire (ç_ç), come dicevo nella recensione =)
      Per quanto riguarda il tuo blog, andrò a dare un'occhiata e ricambierò più che volentieri la "followata" ;D

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