lunedì 10 settembre 2012

Sciopero dell'acquisto di libri: considerazioni varie

Il 31 agosto (in principio doveva essere fino al 31 dicembre 2011, ma poi ho deciso di prolungarlo) si è concluso lo sciopero a cui ho partecipato per un intero anno per protestare contro la legge Levi. Per chi non sa di cosa parlo o se l'è dimenticato, può leggere qui alcune considerazioni che ho fatto l'anno scorso riguardo questa burla che hanno deciso di chiamare legge.
Devo dire che è stata molto dura, perché dall'1 settembre 2011 al 31 agosto 2012 sono usciti molti libri interessanti, per alcuni dei quali non ho proprio saputo resistere, e quindi ho ceduto un po' alla tentazione.
Nell'arco di tempo sopraindicato, nella mia libreria sono stati aggiunti 68 libri (pensavo di meno =D), di cui:
» 6 regalati
» 3 vinti in qualche giveaway
» 4 presi su BookMooch
» 8 ricevuti tramite catene di lettura
» 3 ricevuti dagli autori per essere recensiti
» 10 presi con un'offerta di BookRepublic a 0€
» 33 comprati da me o da mia madre (la maggior parte da parte sua =D), alcuni dei quali presi al mercatino dell'usato
» 1 aggiunto quest'anno, ma letto anni fa
Un anno prima, nello stesso periodo, erano stati comprati 42 libri.

In questo anno in libreria ho visto meno sconti, ma anche prezzi più alti. Infatti certi libri, che prima si potevano comprare con un prezzo ribassato grazie agli sconti perenni del 25-30%, adesso si acquistava a prezzo pieno salassando i poveri lettori in crisi.
È vero, molte case editrici hanno adottato un prezzo basso – intorno ai 10€ – anche e soprattutto per le nuove uscite, ma sono veramente poche quelle che hanno capito che è meglio tenere un prezzo basso e vendere qualche copia in più fin dall'inizio che non dover fare sconti o ritrovarsi libri invenduti perché costano uno sproposito (a meno che non siano grandi best seller per cui la gente smania e non si preoccupa minimamente del prezzo).
Ho visto con piacere la Tre60 applicare dei prezzi umani alle novità (e, se vogliamo essere puntigliosi, più vicini ai prezzi applicati 11 anni fa da qualsiasi casa editrice). Anche Longanesi in qualche caso ha fatto così (ho preso L'Atlante di Smeraldo proprio perché costava 10€ o poco meno), la Newton Compton idem per i libri tascabili che ora toccano quota 6.90€, quando non sono a 4.90€.
E l'elenco potrebbe continuare, ma mi fermo qui, perché ho paura di dimenticarmi qualcuno.

Purtroppo lo stesso non vale per Mondadori, Feltrinelli e compagnia bella.
I loro libri viaggiano sempre su prezzi intorno o superiori ai 15€ (a volte anche superiori ai 20€) e molto spesso sono delle vere e proprie cavolate che si potrebbero vendere a 1€ e non cambierebbe nulla.
Della Mondadori si salvano le edizioni Oscar, cioè quelle che molto spesso sono riedizioni di best seller (e anche qui sarebbe da parlarne per ore, perché non sempre il "best seller" è il migliore dei libri in circolazione), e che si trovano in libreria da 7-8.90€ in su.
Per fare un esempio concreto, il tanto osannato Cinquanta sfumature di... in edizione normale costa 14.90€, ben 29.000 delle vecchie (e a me ormai care) lire per un libro che andrebbe bene solo per regolare un tavolo traballante. Se poi moltiplichiamo questo prezzo per tre, visto che si tratta di una trilogia, la stessa persona avrà speso 44.70€, più di 85.000 lire per qualcosa di assolutamente inutile.

E vogliamo parlare dei cosiddetti classici sempre della Mondadori?
In questi giorni sfogliavo Londra in scena di Virginia Woolf e mi sono accorta di aver speso poco più di 7€ per qualcosa che poteva costare addirittura la metà, visto che mezzo libro è intasato da introduzione, cronologia dell'autrice e bibliografia di libri sulla Woolf.
Sinceramente, se voglio leggermi qualcosa sulla vita dell'autrice o approfondire l'argomento, mi compro la sua biografia o libri di commento, mi urta dover sfogliare più di metà libro per trovare dove inizia il romanzo.

Per quanto riguarda la Feltrinelli, ieri in libreria (non alla Feltrinelli =P) mi hanno incuriosita molto i libretti di poche pagine e così, ancor prima di leggere la trama, mi soffermavo sul prezzo.
Ora non ricordo bene che titoli fossero, ma ricordo che il più economico e di neanche 70 pagine costava 7.90€.
Queste sono le cose che mi mandano veramente in bestia.

In questo anno, quindi, non ho trovato grandi miglioramenti rispetto a un anno fa, tranne rari casi già citati.
Gli sconti sono stati fatti in modo diverso, attenendosi alla legge, questo è vero, ma se qualcuno (e io mi inserisco in questo gruppo, non lo nego) sperava di vedere un abbassamento notevole dei prezzi a seguito dello sciopero dei lettori, si è sbagliato di grosso.
Continuo a sostenere che la legge Levi doveva vertere sull'abbassamento dei prezzi dei libri, non sugli sconti, perché in questo modo non cambierà mai nulla. Se la legge avesse introdotto un tetto massimo per il prezzo, cercando di equiparare anche e soprattutto le piccole case editrici (che spesso sono queste a mettere prezzi assurdi per libri di poche pagine), forse la lettura ritornerebbe a essere un piacere che coinvolge più persone e non solo i lettori forti che comprano/leggono più di 50 libri in un anno.
E se si eliminassero certe amenità dai cataloghi, le CE ci guadagnerebbero anche in credibilità.

Questo è il mio pensiero, perdonatemi se a volte sono andata OT, magari parlando di altro rispetto allo sciopero, ma dovevo sfogarmi in qualche modo =D
Detto questo, ritorno alle numerose letture che ho in ballo e vi auguro buona giornata... se avete qualcosa da dire, lo spazio commenti è a vostra disposizione, come sempre ;)
Eruannë.

4 commenti:

  1. Beata te che riesci in questo sciopero T__T
    Io sono molto più selettiva, in questo senso... ad esempio cerco di non comprare Mondadori (tranne Gaiman T-T sono debole.) o in generale volumi al di sopra di un certo prezzo. Però secondo me 15 euro per una prima edizione non è un prezzo così improponibile. Parlo della Feltrinelli, di cui sto attendendo con trepidazione l'uscita in economica di 'La meccanica del cuore', che non ho ancora letto ma che pregusto da mesi... dovesse deludermi, ci rimarrei davvero male ò_ò
    Anche 7,90 euro per un libriccino non è poi tantissimo, considerando che dentro ci stanno spese di produzione, distribuzione, percentuale della libreria... ecco, secondo me il prezzo massimo di un'edizione economica dovrebbe essere sugli 11 euro. Quello massimo, dico. E per una prima edizione dai 15 ai 16.
    ... c'è da dire che non sono molte, le case editrici che seguono una simile politica dei prezzi .___. tristezza.

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    1. Diciamo che questo sciopero mi è riuscito solo a metà, visto che comunque non sono riuscita a resistere =D
      Per il resto, per me 7.90€ per un libro di 50-60 pagine è troppo, così come 15-16€ per una prima edizione. È inconcepibile pagare 30.000 lire – perdonami se ragiono ancora in lire, dimostro di essere più antiquata di quanto non sia =D – per un libro cartonato di poco più di 200 pagine (o anche meno e non cartonato: qui ho recensito libri di neanche 100 pagine che costavano tanto).
      Per me le "spese" che caricano su un libro sono per lo più... degli alibi, ti do ragione in toto solo sulla percentuale della libreria, ma a questo punto dovrebbe essere la stessa libreria a metterla, non imposta dalla CE, e anche qui non dovrebbe toccare un certo prezzo.
      Per un'edizione economica bastano e avanzano 5€, altrimenti non la si può più considerare "economica". Se vai a vedere quanto costavano i libri economici anche solo 10 anni fa, quando è stato introdotto l'euro, vedrai che il più caro non arrivava neanche a 10€, adesso è il minimo da cui partono tante CE. Lo so, con l'inflazione i costi aumentano, però, non è materialmente possibile che siano aumentati anche del doppio dopo neanche un anno dall'entrata in vigore dell'euro.

      A me dà fastidio dover spendere uno sproposito per un libro anche perché non ho entrate al momento, se non la paghetta (è umiliante chiamarla in questo modo, ma non ci sono altri termini u.u) che mi passa mia madre. Non ho un lavoro e non posso comprarmi i libri che voglio con quanto mi rimane dopo aver pagato l'abbonamento del parcheggio.
      Non penso di essere l'unica in questa situazione, quindi un abbassamento dei prezzi non può che giovare un po' a tutti. Come ho detto, se le CE dovessero decidere questa strada penso che potrebbero vendere di più, avvicinandosi così anche a chi non legge da molto o si affida solo ed esclusivamente alle biblioteche per assecondare il bisogno di un buon libro (quando ne trova qualcuno, in biblioteca) ;)

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    2. Oh beh, anch'io sono nella tua stessa situazione .___.' e le biblioteche che ho nelle vicinanze non è che siano proprio un granché...
      Però bisogna detrarre dal costo finale del libro il 20% della libreria, il - mi pare - 20% del distributore, più le spese di realizzo - che non ho ben chiaro quali possano essere, sinceramente ò_ò - la percentuale dell'autore che sarà intorno al 5%-8%, poi ci sono le spese interne della casa editrice... non so, per me 15 euro è un prezzo abbastanza onesto. Alto, ma onesto. Sono quelli che fanno pagare 20-23 euro che mi fanno veramente imbestialire. L'Adelphi tempo fa ha messo in vendita un ebook - ripeto, EBOOK - di Gadda a 18 euro. Un ebook.
      Che poi la cosa triste è che mentre i prezzi salgono, spesso la qualità scende. Non per tutte le case editrici, eh, certe sono ancora ottime sotto ogni punto di vista. Ma ad esempio Mondadori e Garzanti (e a me piace tanto, la Garzanti T-T) forniscono traduzioni pessime. Per non parlare dei libri che ti si frantumano in mano >_>'

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    3. Anche io dovrei darmi una calmata con gli acquisti, ma grazie al cielo ultimamente ho scoperto l'usato di Libraccio, che è veramente una manna dal cielo. Trovare libri usciti da poco a metà prezzo e in ottimo (se non perfetto) stato per me è una cosa grandiosa.
      Comunque son d'accordo, la legge secondo me non ha giovato a nessuno [né ai lettori/compratori (che si son visti diminuire gli sconti) né alle piccole librerie indipendenti (che generalmente non fanno sconti, cosa che invece fanno stores online e grandi catene) - ovvio che se io ho già pochi soldi a disposizione, vado a comprare online o cmq nelle grandi catene e non a prendere un libro a prezzo intero...] e andava fatta piuttosto una che contenesse i prezzi di copertina, che a volte sono troppo esagerati. MAH :(

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