Buon lunedì a tutti, cari svelatori di specchi!
L'ultima settimana mi sono presa una piccola pausa qui sul blog (ma se avete visto su instagram sono stata molto attiva) dovuta anche al fatto che non sono riuscita a portare a termine le letture prefissate per il Bout of Books e quindi non avevo particolari aggiornamenti da comunicarvi.
Ieri sera, però, ho finalmente finito un libro che avevo in lettura da un po', ovvero
Titolo: Falce
Autore: Neal Shusterman
Data di pubblicazione: 19 maggio 2020
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
Genere: Fantasy, Distopico
Pagine: 360
Prezzo: 20.00€
Quarta di copertina: Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
Voto:
Non riesco a capire se abbia un problema io o se la Mondadori pubblichi libri che sono stati pompati troppo.
Per essere scritto bene, lo è, Neal Shusterman ha creato un mondo futuro credibile e indubbiamente interessante; i personaggi sono caratterizzati benino (adoro in particolare la Veneranda Madame Curie) e la crescita dei protagonisti è lineare e costante, anche se a volte mancano di spessore.
Eppure per più di metà libro mi sono letteralmente annoiata.
Ho letto questo libro in 15 giorni, cosa impensabile per la maggior parte dei lettori, a quanto pare, perché tutti sono stati presi e trascinati nel mondo distopico creato da Shusterman.
Io invece sono stata costantemente in ansia, perché, per quanto fosse interessante la vita delle falci e degli apprendisti, non potevo fare a meno di pensare al fatto che davvero la morte è dietro l'angolo. E questo è stato il pensiero che mi ha accompagnata in ogni capitolo, in ogni spigolatura. Valicava il confine tra finzione e realtà.
Questa cosa non mi è piaciuta affatto, perché va bene essere trascinati nel mondo creato dall'autore, provare ciò che provano i protagonisti, ecc., ma a tutto c'è un limite.
Ho pensato più volte di abbandonare la lettura, perché effettivamente mi metteva angoscia, ma non l'ho mai fatto, in fondo ero curiosa di vedere dove voleva andare a parare l'autore.
Dicevo che la noia l'ha fatta da padrona per la prima metà del libro, perché a parte qualche sprazzo di vita (non è una battuta) qui e là ho visto molte cose che potenzialmente erano buone letteralmente buttate alle ortiche.
Per non parlare del fatto che tutto si svolge con una calma disarmante. La vita delle falci, le spigolature, le vite di chi viene spigolato.
Lento è il termine più adatto a descrivere il primo 50-55% del libro.
Poi per fortuna le cose cambiano e i personaggi iniziano a essere un po' più... movimentati.
Rowan e Citra, i protagonisti, iniziano a prendere sempre più coscienza di cosa vogliono diventare e del modo in cui agiranno se diventeranno falci.
Rowan si ritrova a vivere a stretto contatto con la frangia più sanguinaria delle falci, mentre Citra sarà affiancata dalla Veneranda Madame Curie, empatica e quasi rassicurante.
Il contrasto tra le due visioni del mondo delle falci è notevole, peccato solo che non ci siano sfumature intermedie.
Anche il cattivo è semplicemente cattivo che più cattivo non si può.
Non ha sfumature, è solo la crudeltà fatta a falce.
È vero, la letteratura è disseminata di cattivi cattivissimi e basta, ma negli anni ho letto tantissimi libri in cui i cattivi erano anche umani ed erano diventati cattivi a causa di azioni proprie o altrui (mi viene sempre in mente Voldemort quando si parla di cattivi e, in contrapposizione nella stessa saga, poi penso anche alla Umbridge), qui non c'è nulla di tutto ciò.
Così come i buoni sono buoni e basta, quasi privi di sfaccettature.
Lento, noioso e a tratti scontato.
Un colpo di scena soltanto mi ha sorpresa, ma per il resto sono rimasta piuttosto allibita dal fatto che l'autore, dopo aver creato un mondo così articolato, si sia perso in banalità riguardo alla trama.
Fossi stata in Shusterman avrei strutturato alcune cose in modo totalmente diverso, avrei dato più movimento a tutto, non solo alla seconda parte e in particolare all'ultimo 20-30% del libro.
Avrei anche approfondito un po' di più la parte introspettiva dei protagonisti, perché spesso ci si perde nelle descrizioni di ciò che li circonda, piuttosto che di ciò che provano, quasi fosse un qualcosa di estraneo all'autore stesso.
Capisco che sia il primo libro di una trilogia, ma mi sarei impegnata un po' di più perché il lettore fosse catturato dalla trama, non tanto dall'ansia o dalla noia, ed essere invogliato a continuare la lettura.
Nonostante tutto, però, voglio leggere il seguito, perché gli ultimi capitoli sono stati i più interessanti e questo è dovuto proprio al fatto che dovevano creare l'effetto continuità.
Per il momento ho dato 3 specchi a questo libro, mi auguro che andando avanti le cose migliorino e si definiscano un po' di più, così come spero che i protagonisti vengano curati di più.
Sorvolo sulla parte romantica, perché l'ho trovata ininfluente.
Perdonate la recensione un po'... critica e criptica, ma non volendo fare spoiler, ho cercato di mantenermi sul più generale possibile.
In realtà non so neanche se consigliarvi o meno la lettura di questo libro, vi lascio il libero arbitrio, io vi ho voluto solo dare la mia opinione spassionata, poi ognuno è libero di fare ciò che vuole.
Direi che ho concluso, se avete commenti lo spazio qui sotto come sempre è tutto vostro, non mi resta che augurarvi buone letture e buona settimana,
Annette.