Buongiorno, miei cari svelatori di specchi, benvenuti in un nuovo post!
Quest'oggi vi voglio parlare di un libro che ho concluso ieri sera e che mi ha accompagnata la scorsa settimana.
Qualche post fa vi avevo fatto vedere la lista dei libri che avrei letto per la Reading Rush, questo fa parte proprio di quelli.
Ma entriamo nel vivo del post senza ulteriori indugi!
Titolo: Il casello magico
Autore: Norton Juster
Data di pubblicazione: Maggio 2015
Casa editrice: Giunti Editore
Collana: Bestseller dal mondo
Genere: Fantastico, Per ragazzi
Pagine: 278
Prezzo: 10.00€
Quarta di copertina: Milo è un bambino come tanti, è perennemente annoiato finché uno strano casello autostradale non compare inspiegabilmente nella sua cameretta. Sopraffatto dalla curiosità decide di attraversarlo, per intraprendere un viaggio che lo porterà in luoghi incredibili, popolati da personaggi divertenti e bizzarri.
A più di cinquant'anni dalla sua prima pubblicazione, Il casello magico è ormai riconosciuto come un classico della letteratura per ragazzi, al pari di Alice nel Paese delle Meraviglie e Il meraviglioso mago di Oz.
Un racconto di fantasia e insieme un romanzo di formazione, in cui il piccolo protagonista impara che per apprezzare ciò che lo circonda non serve la magia, basta un pizzico di immaginazione.
Voto:
Ho scoperto questo libro per caso girovagando alla Giunti mesi fa e ho pensato che fosse davvero interessante, perché non l'avevo mai sentito e la trama mi ispirava molto. Poi è rimasto nella mia libreria per un'infinità di tempo, ma ho voluto dargli una possibilità durante la Reading Rush, pensavo che l'avrei letto in poco tempo.
Purtroppo ci ho messo più del previsto, nonostante il testo sia parecchio scorrevole e molte pagine abbiano i disegni a riempirle (quindi sono meno di 278 pagine). Basti pensare che gli ultimi capitoli e le ultime 20-30 pagine li ho letti davvero in pochissimo tempo.
Il casello magico racconta la storia di Milo, un ragazzino che è sempre annoiato da tutto, ogni volta che è in un posto vorrebbe andare in un altro e, quando ci arriva, vorrebbe tornare al punto di partenza. Non ha particolari interessi e passa i pomeriggi dopo la scuola nella propria camera.
Proprio nella sua camera, un giorno trova un grande pacco ad attenderlo. Il pacco cela un casello autostradale e una guida con tantissimi posti da visitare.
Così Milo prende la propria macchinina, ci sale sopra e pensa a uno dei luoghi in cui vorrebbe andare, oltrepassa il casello e si ritrova a guidare su una strada circondata da prati e campi.
Destinazione Dizionopoli.
Partiamo dal presupposto che questo è un libro per bambini e ragazzi, quindi il target di riferimento è apparentemente molto basso. Andando avanti con la lettura, oltre all'evolversi del personaggio di Milo, si può notare anche un'evoluzione nelle tematiche e negli argomenti.
Si parte dalle conoscenze di base che si imparano a scuola per poi arrivare a quelle che ti mette di fronte la vita, nel bene e nel male.
Milo nel suo viaggio incontra tantissimi personaggi e alcuni lo accompagnano nell'avventura che lo vede protagonista. Intraprende il viaggio nelle Terre della Conoscenza per gioco, ma poi si ritrova a vivere una vera e propria avventura all'insegna della lealtà e dell'amicizia per sconfiggere l'ignoranza e liberare due principesse esiliate.
Ogni personaggio è caratterizzato molto bene e ha una funzione precisa, viene descritto con dovizia di particolari e i disegni di Feiffer aiutano tantissimo a inquadrare i personaggi e a vederli muoversi durante la lettura.
Le descrizioni, poi, sono davvero vivide e ricche di particolari, quindi anche questo aiuta il lettore.
Tutto il viaggio che Milo compie mi ha ricordato vagamente sia Alice sia il Mago di Oz (come scritto nella quarta di copertina), infatti alcuni personaggi sembrano talmente assurdi da essere usciti direttamente dal Paese delle Meraviglie.
Man mano che proseguivo nella lettura, mi sono venute in mente tantissime idee su come adattare il libro, più precisamente alcuni capitoli, e sfruttarlo per insegnare ai bambini alcune cose, per esempio quelle relative alla grammatica (il Mercato delle parole è davvero geniale!), ma non solo, perché ci sono anche temi più ampi, come quello dell'ignoranza e dell'importanza della ragione e della conoscenza.
Come avrete capito dal voto massimo che ho dato al libro, mi è piaciuto davvero molto e mi meraviglio che, pur essendo annoverato tra i classici per ragazzi, non sia poi così conosciuto.
È un libro molto istruttivo per i lettori di tutte le età, non solo per i bambini, e trovo che andrebbe davvero usato a scuola, sfruttando tutti gli spunti e le idee che dà a ogni singola materia.
Lo consiglio quindi a bambini e ragazzi, ma anche a insegnanti e genitori, perché è un ottimo modo per entrare in contatto anche con quei ragazzini che solitamente sono annoiati da tutto e che sembrano interessati a poco o nulla. Comprendere quali sono i punti di contatto e di svolta che potrebbero accendere l'interesse di alcuni bambini e ragazzi, è il modo migliore per entrare in sintonia con loro e strutturare al meglio attività, lezioni e, perché no, giochi che li coinvolgano davvero.
Gli insegnamenti che si traggono dalle lettura di questo libro sono molteplici ed è anche per questo che vorrei strutturare dei percorsi didattici inerenti a personaggi, ambientazioni e situazioni presenti nel libro. Esami permettendo, ovviamente.
Prima di questo libro non conoscevo minimamente Norton Juster, ma adesso sono davvero curiosa di leggere anche gli altri suoi libri, che sono finiti nella mia lista dei desideri (anche se non mi pare esistano le traduzioni in italiano... poco male, devo fare un po' di esercizio di inglese).
Voi conoscevate questo libro o l'autore? E cosa ne pensate de Il casello magico?
Attendo le vostre risposte nei commenti ;)
Intanto vi auguro buona settimana e buone letture,
Annette.
Nessun commento:
Posta un commento
Se sei un utente anonimo, ricorda di firmarti così ti potrò rispondere meglio! Grazie =)
If you are an anonymous user, remember to sign so I'll be able to better respond you! Thanks =)