Buon venerdì, miei cari svelatori!
A causa del caldo, io sono in simil-catalessi, ma questo non mi impedisce di aggiornarvi un po'.
Quest'oggi vi voglio parlare di un'altra graphic novel su Raffaello, edita dalla Kleiner Flug, mettendola anche a confronto con la biografia illustrata della BeccoGiallo e di cui trovate la recensione qui.
Titolo: Raffaello
Autore: Alessandro Bacchetta
Data di pubblicazione: 2017
Casa editrice: Kleiner Flug
Collana: Prodigi tra le nuvole
Genere: Biografia, Graphic novel
Pagine: 64
Prezzo: 14.00€
Quarta di copertina: Raffaello è il pittore che più di tutti, con le sue opere, ha esaltato grazia e bellezza; il pittore che più di tutti probabilmente, ha incarnato gli ideali stessi del rinascimento; l'artista che colleghi e critici chiamavano "divino", che intellettuali ed ecclesiastici rapportavano a Gesù Cristo. Ma anche la stessa persona che, secondo Vasari, morì per "eccessi amorosi".
Un apparente contrasto, una vita riservata e passionale celata dietro la perfetta immagine pubblica, che ci viene qui raccontato da tre persone che ebbero grande rilevanza nella sua vita.
Voto:
Ho visto questa graphic novel sul profilo di Laura e subito mi ha interessata parecchio, perché di recente ho letto la biografia illustrata della BeccoGiallo e, forse per questo, questo libro non mi ha soddisfatta come pensavo.
Partiamo dal fatto che i protagonisti sono Sara Florido, Michelangelo e Margherita Luti, le loro reazioni e i loro trascorsi con Raffaello, e che la vicenda si svolge tutta dopo la morte dell'artista, con dei flashback riguardo la vita passata coi tre protagonisti.
Sara è stata amante e modella di Raffaello, così come Margherita, ultima fidanzata; Michelangelo Buonarroti, invece, è stato rivale dell'artista e nel suo capitolo si legge con chiarezza il rapporto basato sul rispetto vicendevole, ma anche sulla loro competizione.
Per quanto la storia sia ben raccontata, mi aspettavo molto di più.
Si tratta di un racconto davvero molto frammentario della vita di Raffaello, qualcosa di molto lontano da una biografia, come può essere quella di Anderle. Ed è un vero peccato.
I disegni sono fatti molto bene, il tratto è semplice e deciso, dettagliato, anche se è molto difficile riconoscere i vari personaggi attori della storia.
Ho avuto notevoli difficoltà a riconoscere Michelangelo nei disegni del capitolo che lo riguarda, così come è difficile riconoscere lo stesso Raffaello nei disegni della morte o del capitolo di Margherita, perché è ben lontano dagli autoritratti che sono giunti fino a noi. E, anzi, Bacchetta l'ha rappresentato come Gesù. Questo piccolo particolare mi ha fatto storcere il naso parecchio.
Un vero peccato che questa graphic novel non mi abbia convinta del tutto e mi dispiace anche averle dato un voto basso, perché di per sé il libro non è male, anzi.
Mi dispiace solo che si sia puntato più sulla vita privata dell'artista, anziché sullo sviluppo della sua carriera, di come sia arrivato a Firenze o Roma (vengono citati luoghi e persone, ma non è approfondito nulla di specifico).
L'altra biografia, invece, è molto più dettagliata, approfondita e racconta dell'artista a 360°, esattamente come ci si aspetterebbe.
Anderle si è soffermato sull'aspetto artistico di Raffaello, senza tralasciare i rapporti con i contemporanei, ma andando a fondo anche della tecnica pittorica e della creazione della "scuola" di Raffaello, in cui gli artisti lo affiancavano e aiutavano nella realizzazione delle varie opere per il Vaticano.
In entrambe le biografie il capitolo più lungo e corposo riguarda Michelangelo, in fondo i due sono stati rivali, quindi è più che giusto far parlare anche lui. Ma se nella graphic novel di Anderle Michelangelo racconta il sogno che lo ha visto protagonista, in quella di Bacchetta si concentra sulle proprie emozioni riguardo la morte dell'amico.
Altra sostanziale differenza tra i due libri è il fatto che quello di Anderle non è solo graphic novel, infatti ci sono moltissimi testi, questo è funzionale per far comprendere al lettore la storia di Raffaello, che altrimenti non poteva essere raccontata attraverso i disegni; mentre quello di Bacchetta è una graphic novel vera e propria, dove non ci sono testi esplicativi, se non alcune citazioni all'inizio di ogni capitolo.
Quale vi consiglio, quindi?
Entrambe.
Sebbene quella che ho letto oggi non mi entusiasmi particolarmente, riesce a innescarsi perfettamente in quella di Anderle, perché racconta la vita di Raffaello dal punto di vista di altre persone che hanno vissuto con lui e che hanno fatto parte della sua esperienza artistica.
So che forse è un post breve, ma ci tenevo comunque a mettere a confronto le due biografie e a dirvi il mio pensiero post-lettura.
Ho visto il catalogo della Kleiner Flug e sono parecchio interessata ad altre graphic novel pubblicate da loro, quindi aspettatevi altre recensioni (non confronti) molto presto!
Spero di non avervi annoiati e che il post non sembri troppo sconclusionato.
Vi auguro un buon fine settimana, a presto e buone letture,
Annette.
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