giovedì 2 agosto 2012

{Il Mago di Oz} Settimana #3, capp. 9-12

Come ogni giovedì, apro il post per la nuova settimana del gruppo di lettura del blog dedicato a Il Mago di Oz di L. Frank Baum e che prevede la lettura dei capitoli dal 9 al 12.
Prima di lasciare spazio ai commenti che scaturiranno (si spera) a seguito della lettura, lasciatemi ricordare alcune cose:
  1. potete iscrivervi quando volete (entro l'ultima settimana, ovviamente) e che ogni settimana dovranno essere letti quattro capitoli, per maggiori informazioni potete andare qui (o cliccare sul banner che trovate sotto l'header o in colonna);
  2. per quanto riguarda i commenti, potete commentare quando più vi aggrada in questa settimana;
  3. quando commentate fate attenzione agli spoiler e vi sarei grata se inseriste all'inizio di ogni commento al libro un avviso che indichi o meno se ci dovessero essere anticipazioni sulla trama;
  4. non commentate in questo post capitoli successivi della storia, attenetevi ai quattro da leggere in questa settimana;
  5. qualora abbiate domande sullo svolgimento dell'iniziativa, vi prego di commentare il sopraccitato post con le indicazioni generali (clicca qui per essere reindirizzato);
  6. se le vostre domande riguardano il libro, avete dubbi su qualcosa che avete letto nei quattro capitoli di questa settimana, potete scrivere in questo post senza problemi.
In questa seconda settimana dovete leggere i capitoli:
Capitolo IX - La Regina dei topolini di campagna
Capitolo X - Il Guardiano della porta
Capitolo XI - La meravigliosa Città di Smeraldo e il grande Mago di Oz
Capitolo XII - La malvagia Strega dell'Ovest
Come la scorsa settimana, vi lascio qui di seguito un mio commentino ai quattro capitoli letti in questi giorni. Sono leggermente spoiler, quindi se non volete leggere, saltate pure, non mi offendo =D
Nei quattro capitoli di questa settimana, il gruppo diretto alla Città di Smeraldo si è ampliato, infatti si sono aggiunti il Boscaiolo di Latta e il Leone Codardo. Anche questi due personaggi, come lo Spaventapasseri, hanno dei desideri che solo il Mago di Oz può realizzare: il Boscaiolo di Latta vuole un cuore, mentre il Leone Codardo vuole almeno un pizzico di coraggio, visto che ha paura di qualsiasi cosa.
Nonostante le loro mancanze, però, dimostrano di avere l'uno un cuore, anche se non è fisico, e l'altro un po' di coraggio che lo aiuta nelle situazioni difficili, come saltare un burrone per aiutare gli altri.

Forse dirò una stupidaggine, ma mi sembra che la Rowling abbia attinto un po' proprio al Mago di Oz per la sua storia della Fonte della Buona Sorte – fiaba che, per altro, io adoro – (la storia in questione appartiene a Le Fiabe di Beda il Bardo), visto che anche lì i personaggi ai propri occhi mancano di qualcosa, ma poi dimostrano di avere quelle qualità che tanto volevano e che speravano di ottenere grazie alla Fonte.
Questo piccolo particolare a parte, devo dire che la storia di Dorothy & co. mi piace moltissimo e ancora mi chiedo perché non l'abbia mai letta da piccola... ma forse è meglio così, altrimenti avrei detto che la Rowling aveva copiato spudoratamente da Baum e l'avrei odiata per questo =D
Di seguito trovate un po' di citazioni dei capitoli letti questa settimana:
«Dev'essere scomodo esser fatti di carne: dover mangiare, bere, dormire, lavarsi... Ma d'altra parte pur di avere un cervello, sopporterei volentieri tutte queste grane».

Il Boscaiolo di Latta rifletté un istante: «Credete che Oz potrebbe darmi un cuore? È ciò che vorrei sopra ogni altra cosa».

«Perché non l'hai scansata?» chiese il Boscaiolo di stupito, tendendogli la mano di latta.
«Non sono abbastanza intelligente» confessò lo Spaventapasseri. «Per questo sto andando a chiedere un cervello a Oz: sono stufo di avere paglia nella testa!»
«Oh, be', capisco» fece il Boscaiolo di Latta. «Ma dopotutto credo che il cervello non sia la cosa più preziosa del mondo».
«Tu ce l'hai?» si informò lo Spaventapasseri.
«No, la mia testa di latta è vuota al momento. Però un tempo avevo sia un cervello che un cuore. Devo dire che preferisco di gran lunga riavere un cuore».

«Malgrado tutto, dovendo scegliere, io chiederò un cervello a Oz, perché uno sciocco non sa che farsene di un cuore, pur avendolo» rifletté lo Spaventapasseri.
«Io invece chiederò un cuore, perché il cervello non rende felici ed essere felici è la cosa migliore che può accadere».

«Non azzardarti a mordere Toto, vergognati! Un bestione come te contro un cagnolino indifeso!»
«Ma non l'ho morso!» mugolò il leone strofinandosi con lo zampone il naso, lì dove Dorothy l'aveva colpito.
«Già, non ancora, ma stavi per farlo e sei un grandissimo vigliacco!»
«Lo so, l'ho sempre saputo...» confessò chinando il muso vergognoso. «Che ci posso fare?»
«E io che ne so?» ribatté Dorothy. «Colpire in quel modo un uomo di paglia come il povero Spaventapasseri non è affatto bello!»
«Davvero è fatto di paglia?» chiese il leone sorpreso, mentre la bambina aiutava il suo amico a rimettersi in piedi e a riprendere forma.
«Certo che è di paglia» disse ancora arrabbiata.
«Ecco perché è volato così, ma anche l'altro è di paglia?»
«No, lui è di latta».
«Ecco perché mi ha quasi spuntato gli artigli e mi è venuto un brivido lungo la schiena... e l'altro coso, quello a cui tieni tanto, che roba è?»
«È il mio cane Toto».
«Di latta o di paglia?»
«Nessuna delle due. È un cane in carne e ossa».
«Oh! Che buffo animaletto, davvero minuscolo. A nessuno verrebbe in mente di mordere un aggeggio del genere, solo a un vigliacco come me» il leone aveva un'aria triste e pentita.

«Ma questo non va bene. Il re della foresta non può essere così codardo» commentò lo Spavetapasseri.
«Lo so» il leone si asciugò mortificato una lacrimuccia con la punta della coda. «È il mio gran cruccio: essere un codardo mi rende infelice, ma non posso farci niente, ovunque ci sia un pericolo mi viene il batticuore».

«Che persona sensibile sei» commentò Dorothy, mentre lo osservava camminare con estrema prudenza, tenendo gli occhi sulla strada e scavalcando ogni formicuzza, o spostandola dal sentiero per non farle male.
«Il punto è che so molto bene di non avere un cuore, per questo cerco sempre di non essere crudele o scortese con nessuno» le spiegò il Boscaiolo. «Voi che avete un cuore avete anche ciò che basta a guidarvi, non potete sbagliare, ma io che non ce l'ho devo stare molto attento... Naturalmente quando Oz mi avrà dato un bel cuore nuovo e gentile sarà tutto diverso».

Al Leone Codardo, che aveva dubitato di farcela, il salto era riuscito naturalissimo.
L'animale prese fiducia e ne spiccò un altro per tornare indietro.

Si misero così a sedere per meditare sul da farsi. Dopo un po' lo Spaventapasseri disse indicando un punto:
«Vedete là quel grande albero? Se il Boscaiolo riuscisse ad abbatterlo, in modo da farlo cadere con la chioma sull'altra sponda, potremo usarlo come ponte!»
«Un'ideona di prima classe per uno che al posto del cervello ha della paglia!» fece notare il Leone Codardo.

«Che peccato!» esclamò triste l'altro. «Per essere un codardo era un ottimo compagno di viaggio... ma noi dobbiamo fuggire da qui».

E questo è tutto, lascio volentieri la parola a voi sui capitoli dal 9 al 12 =D
Eruannë.

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