domenica 3 marzo 2019

{Recensione} I sette re di Roma

Buona domenica a tutti!
Finalmente riesco ad aggiornare il blog dopo un'infinità di tempo. Se mi seguite anche su Instagram sapete che non sono per nulla sparita, anzi.
Purtroppo ho avuto un bel blocco del lettore che non mi ha permesso di leggere tutti i libri che avrei voluto, complice anche lo studio all'università.
Ma per questo 2019 voglio impegnarmi un po' di più e cercare di leggere anche cose che non riguardano l'università e lo studio.

Stamattina ne ho approfittato per finire un libro che avevo iniziato qualche settimana fa e che avevo sul comodino a portata di mano, così ecco qui la recensione.

Titolo: I sette re di Roma
Autore: Roberto Piumini
Data di pubblicazione: 2016
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Junior
Genere: Storico, Per ragazzi
Pagine: 129
Prezzo: 9.50€
Quarta di copertina: Un viaggio nel tempo alla scoperta degli albori della città dei sette colli attraverso la vita e l'opera dei sette re che l'hanno costruita e resa grande: Romolo, il fondatore che è stato allevato da una lupa; Numa Pompilio, che stabilì le prime leggi; Tullo Ostilio, che organizzò il duello tra Orazi e Curiazi; Anco Marzio, che regalò un ponte e un porto alla città; e poi Tarquinio Prisco, Servio Tullio e da ultimo il feroce Tarquinio il Superbo.
Voto: 


Ultimamente mi sto concentrando molto su letture per bambini e ragazzi (anche se sto cercando di leggere 1984 e non è certo per bambini), perché lavorando a scuola sono sempre molto curiosa e attenta a quello che potrebbero leggere i ragazzini di oggi e anche per poter consigliare al meglio le letture da affrontare.
Ho adocchiato questo libro mesi fa, ma solo qualche settimana fa sono riuscita a comprarlo.
La storia di Roma mi ha sempre affascinata, tra leggende, fantasia e realtà, trovo che sia uno dei capitoli più belli e interessanti della storia dell'uomo.
Roberto Piumini è riuscito a mettere insieme i vari pezzi che compongono le vite dei primi sette re di Roma e ne ha fatto un ottimo libro per bambini. Ha reso più umani e veri dei personaggi di cui siamo abituati a leggere solo sui libri di storia e da sempre ci si chiede (almeno io me lo chiedo) se siano davvero esistiti o non siano solo leggende.

È un libro davvero istruttivo, mi stanno venendo già mille idee per poterlo usare a scuola: lo farei proprio comprare ai bambini come libro di approfondimento da affiancare ai testi scolastici, perché offre spunti di riflessione e dà informazioni (di sicuro a volte romanzate) in più rispetto al semplice testo scolastico, che è sempre più ridotto all'osso, soprattutto per quanto riguarda storia e geografia.
Lo stile dell'autore è semplice e diretto, non ci sono giri di parole per spiegare le cose ed è senza fronzoli inutili.
D'altra parte Roberto Piumini è uno dei più noti autori per l'infanzia, quindi sa perfettamente cosa e come scrivere per rendere appetibile un argomento così complesso come la storia romana delle origini.
I capitoli non sono eccessivamente lunghi, ma percorrono l'intera vita di ognuno dei sette re di Roma, con tanti mini capitoli, rendendo la lettura fluida e dinamica, soffermandosi spesso sui fatti salienti e più importanti di quel determinato personaggio.

Ci sono però, due pecche di questo volume, perciò non gli ho dato cinque specchi:
  1. i disegni, all'inizio di ogni capitolo c'è un disegno che raffigura il re a opera di Alice Beniero, personalmente non mi hanno entusiasmata molto, anzi.
    So che magari sarò un po' pigna, ma io ritengo che i disegni per bambini debbano essere belli e non degli sgorbi o degli scarabocchi solo perché sono per bambini; Alice Beniero è molto brava, ha una mano molto buona e si nota, peccato che per questo libro (copertina a parte) abbia fatto delle immagini un po'... grezze, che non rendono affatto giustizia né ai personaggi raffigurati, né a lei in quanto illustratrice.
  2. la grandezza del carattere tipografico scelto, non riesco a capire perché i libri per bambini e ragazzi – soprattutto quelli per bambini dagli 8-9 anni in su – debbano avere questi caratteri enormi e i margini nelle pagine infiniti.
    Vorrei far presente alla Mondadori e a tutte le CE che hanno collane per bambini e ragazzi che già in 2^ elementare i bambini hanno libri scolastici in cui i caratteri sono del tutto normali, non hanno più bisogno di avere parole scritte in 16 o 18, quindi anche i libri di narrativa potrebbero adeguarsi.
    Capisco, però, che sia fatto per fare in modo che ci siano più pagine, così il libro sembra più grosso (cosa che spaventa i bambini, eh) e il prezzo può salire. Tutta questione di marketing, quindi. Peccato che i bambini si spaventino facilmente a dover leggere libri grossi...

Credo di aver detto tutto, mi scuso se sono stata ipercritica in alcuni punti, spero di non avervi annoiati con questa mini recensione.
Nei prossimi giorni, visto che ho vacanza, dovrei riuscire a postare qualcos'altro, in alternativa seguitemi su Instagram, lì di sicuro ci saranno aggiornamenti (ci sono un paio di nuovi post e alcune storie parlate in cui mostro gli acquisti di ieri pomeriggio).
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buon proseguimento di domenica,
Annette.

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