mercoledì 30 settembre 2020

W... W... W... Wednesdays #14.20

Iniziativa di MizB del blog Should be Reading.
Buonasera e buon mercoledì, miei cari svelatori!
Questa settimana ho iniziato le lezioni all'università e... sono giorni difficili, perché sto attaccata al computer moltissime ore. Non vedo l'ora che mi chiamino a lavorare a scuola e ritornare un po' al contatto umano.
Ma bando ai convenevoli e passiamo a un nuovo appuntamento con la rubrica W... W... W... Wednesdays.
Per chi non la conoscesse, per questa rubrica si tratta di rispondere a tre domande semplicissime:
» What are you currently reading? (Cosa stai leggendo al momento?)
» What did you recently finish reading? (Cos'hai finito di leggere di recente?)
» What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Ecco le mie risposte:
» Cosa stai leggendo al momento?
  
Finalmente ho preso in mano Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, così posso ufficialmente impegnarmi seriamente nello Strange Books Club (tutte le info qui).
Come al solito, poi, mi accompagnano anche i soliti La mia famiglia e altri animali, Le due Torri e Eroi. Prima o poi li finirò, ne sono sicura!

» Cos'hai finito di leggere di recente?
Questo pomeriggio, visto che non avevo lezione e volevo staccare un po' dalla vita universitaria, ho concluso la lettura di un libro che vedrete qui tra qualche settimana (ma se andate sul mio Goodreads potrete scoprire di che libro si tratta ;) ).
Inserisco qui la lettura conclusa da poco e di cui c'è la mia recensione in anteprima qui sul blog, ovvero Qui c'è tutto il mondo, graphic novel davvero carina e interessante che vi consiglio molto di leggere.

» Quale sarà il prossimo libro che leggerai?

In realtà non ci sarà un solo libro che leggerò, ma spero di potermi concentrare su più libri (anche se nel fine settimana non sarò a casa e sarò concentrata su ben altro Libro): il primo è una lettura in anteprima che non vi svelo ancora, l'altro, invece, è un piccolo libro che voglio leggere da settimane, ovvero Spettacolari invenzioni, mirabolanti scoperte e altre meraviglie degne di nota. E poi c'è Romeo e Giulietta per il gdl Gli allegri lettori di Shakespeare, ma per quello ho tutto il mese di ottobre =D

E anche questo mercoledì io ho concluso.
Quali sono i vostri libri letti, da leggere e che state leggendo in questa settimana?
Buon proseguimento di settimana ;)
Annette.

giovedì 24 settembre 2020

{Blog Tour} Qui c'è tutto il mondo


Buon giovedì, cari svelatori di specchi e ben tornati nel mio blog.
Nell'ultimo periodo sto leggendo molti libri e graphic novel in anteprima e questo mi rende molto felice. Quest'oggi è il turno di una nuova uscita edita dalla Tunué, casa editrice che io ammiro molto, e ringrazio fin da ora Federica per avermi coinvolta nel progetto insieme alle altre blogger.
La graphic novel in questione è

Titolo: Qui c'è tutto il mondo
Autore: Cristiana Alicata, Filippo Paris
Data di pubblicazione: 24 settembre 2020
Casa editrice: Tunué
Collana: Ariel
Genere: Graphic novel, Formazione
Pagine: 199
Prezzo: 17.50€
Quarta di copertina: Durante l'inverno del 1984, il più freddo degli ultimi cento anni, la mamma di Anita comincia a fare cose bizzarre: si mette le scarpe spaiate, balla da sola per strada e cambia umore da un minuto all'altro.
Nel frattempo Anita prova ad adattarsi al piccolo paese di provincia dove la famiglia si è appena trasferita dal sud dell'Italia e si ritrova a combattere le stranezze della mamma con due alleate diversissime tra loro: Tina, un maschiaccio come lei con cui Anita gioca a pallone e fa la pipì in piedi ed Elena che la rifornisce di acqua di Lourdes. Finché un giorno non decidono di scappare dall'incomprensibile mondo degli adulti.
La storia di un'amicizia e di emozioni che non hanno ancora un nome.
Voto: 


Devo essere sincera, non so bene da dove cominciare a fare la recensione di questa graphic novel, perché sto ancora metabolizzando un po' ciò che ho letto.
Intanto vi posso dire che mi è piaciuta molto e che aspetto un seguito, perché il finale, a mio parere, lascia un po' di cose in sospeso.

Il racconto è dolcissimo, dal punto di vista di Anita, che vive la propria vita di bambina strappata dal sud e trapiantata al nord, in un paesino del bergamasco, e cerca di far fronte ai primi piccoli grandi problemi di ogni bambino, anche se qui se ne aggiunge qualcuno che coinvolge tutti ed è ben più importante.
La storia è ambientata tra il 1984, quando c'è stato il più rigido inverno registrato nel '900, e il 1985: la mamma di Anita inizia ad avere dei comportamenti molto strani, a cambiare umore e a prendersela anche con lei perché vede negli altri uno dei mostri dell'Enciclopedia della Fiaba della figlia.
Anita si preoccupa e inizia ad aprirsi con due amichette, Tina ed Elena, che cercano di confortarla e darle qualche soluzione alternativa per risolvere i problemi.

All'interno della graphic novel vengono affrontati temi diversi, quali l'amicizia profonda che può esserci tra bambini, il non sentirsi del tutto accettati per ciò che si è, la depressione e i vari problemi psicologici che possono colpire chiunque e in qualunque momento della vita.

Anita non si sente femmina, il che è perfettamente normale a quell'età, quando si cerca di capire cosa piace realmente e quale sia la strada che si vuole intraprendere da grandi (quando Tina le chiede cosa vuole fare da grande, lei risponde con "Voglio essere come il mio papà, perché lui è più bello della mamma", per esempio).
Questo al giorno d'oggi viene spesso confuso con la ricerca della propria identità di genere, anche se non è così, ma è semplicemente un passaggio nella vita di ognuno di noi. Non fraintendetemi, non voglio sminuire chi davvero non si sente a proprio agio nel proprio corpo, ma semplicemente lavorando coi bambini capisco perfettamente questo momento di passaggio che caratterizza la pre-adolescenza.
Anita e Tina vogliono fare le cose da maschio, giocano a calcio, fanno la pipì in piedi e la prima vorrebbe fare la chierichetta.
Su quest'ultimo punto mi sento di fare un appunto, perché è una cosa che mi tocca da vicino e che conosco molto bene: trovo alquanto sbagliato che nel libro si faccia riferimento esclusivamente al maschile, chierichetto in questo caso, perché già negli anni '80 anche in Lombardia esistevano le chierichette, ovvero le bambine che servono Messa (in altre parti d'Italia erano presenti addirittura dagli anni '50). Capisco la ritrosia del sacerdote, ma non è sufficiente usare il termine maschile per sostenere questa tesi. Mi rendo conto che l'espressione usata nel libro sia voluta, ma l'ho comunque trovata una nota stonata.
Ho apprezzato tantissimo che ci siano degli accenni alla fede e a Lourdes (riprendendone anche la storia), è molto raro trovare queste cose in graphic novel e libri che non c'entrano con la Chiesa e/o che non si basano su questo, ma da persona praticante ne sono rimasta colpita positivamente. È un piccolissimo accenno, eh, ma aiuta a rendere la storia molto più vivida e reale, affondando le radici davvero nella storia dell'Italia in un momento storico in cui la religione era ancora un tassello importante per la società e il singolo.
Mi rendo conto, comunque, che questo accenno alla fede sia fatto in modo critico e che voglia dimostrare che qualsiasi cosa si faccia per sistemare le cose, non funziona. Qui ci sarebbe un lunghissimo discorso sull'utilità di preghiere e simili, sui miracoli, ma andremmo completamente fuori tema, quindi mi fermo qui (ma se volete, possiamo confrontarci nei commenti).

Un altro tema trattato è quello della malattia della madre, visto con gli occhi di Anita, quindi ridimensionato allo sguardo della bambina, che non capisce fino in fondo cosa sta realmente accadendo.
L'argomento è spiegato con estremi tatto e sensibilità, importanti per non offendere o fraintendere ciò che provano quotidianamente le persone colpite dalla depressione.
Il tutto viene reso più reale dai disegni splendidi che compongono la graphic novel e fanno capire al lettore cosa veda la madre di Anita e percepisca così il malessere della donna, comprendendone alcune azioni del tutto slegate dalla normalità.
Anita, ovviamente, capisce ancora poco ciò che accade alla madre e, insieme al ricordo del nonno lontano e della sua vita al sud, sente il bisogno di scappare e allontanarsi da tutto.
Inizia così a prendere vita il piano delle tre amiche, ognuna con la motivazione di scappare da qualcosa: Anita dalla madre e dalla vita al nord, Tina dai genitori (prevalentemente dal padre) e dalla vita di campagna che odia ed Elena dal controllo costante della nonna che, a causa di un piccolo problema al cuore della bambina, non la fa vivere a pieno.

Pur essendo una storia breve, i personaggi sono ben caratterizzati e se ne comprendono stili e modi di fare. Il mio preferito è il padre di Anita, quello che cerca di tirare su i figli non badando a pettegolezzi e dicerie di paese, facendo il proprio lavoro e portando a casa ciò che serve per il sostentamento della famiglia.
La graphic novel, come già detto, ha dei disegni splendidi che rendono tutto più reale e realistico, sono accurati, dal tratto semplice e i colori scelti hanno quella patina un po' vintage che regala al tutto un che di nostalgico.
Ho dato 4 specchi al libro anche e soprattutto perché è davvero breve e si ha la sensazione che manchi qualcosa, che non venga detto tutto, come se fosse soltanto una bozza di qualcosa di molto più ampio.
Questo aiuta il lettore a immergersi nel racconto, ma lo lascia un po' interdetto quando tutto finisce, perché è come se ci fosse un finale aperto, una premessa per una continuazione.

Riassumendo, quindi, la graphic novel mi è piaciuta molto, tocca varie corde dell'intimo della persona e cerca di affrontare tematiche importanti senza scadere nel banale o sminuendole; spero vivamente che ci sia un seguito, perché alcune domande devono avere risposta. Assolutamente.
Ve la consiglio vivamente se siete alla ricerca di qualcosa da leggere che vi riporti un po' indietro nel tempo, a quando non c'erano social e telefonini.

Spero di avervi incuriositi almeno un po' con questa recensione, ringrazio ancora la CE e Federica per avermi coinvolta in questo blog tour, vi lascio il banner con gli altri blog che in questi giorni ne parleranno e recensiranno la graphic novel anche toccando altri punti che io ho tralasciato.


Nel caso in cui vogliate commentare o dirmi la vostra, lo spazio commenti qui sotto è come sempre a vostra completa disposizione.
Non mi resta che augurarvi buone letture e buon proseguimento di settimana,
Annette.

mercoledì 23 settembre 2020

W... W... W... Wednesdays #13.20

Iniziativa di MizB del blog Should be Reading.
Buon mercoledì, miei cari svelatori!
Come state? Com'è iniziato il vostro autunno?
Finalmente per me è iniziata la stagione che preferisco, dove si possono bere cioccolate calde senza essere visti come dei pazzi furiosi, la stagione delle coperte e dei libri (anche se, per fortuna, non ho smesso di leggere durante l'estate). E vogliamo parlare del profumo delle foglie secche bagnate dalla pioggia? Ah, pura poesia!
Ma bando a queste disquisizioni sull'autunno e passiamo a un nuovo appuntamento con la rubrica W... W... W... Wednesdays.
Per chi non la conoscesse, per questa rubrica si tratta di rispondere a tre domande semplicissime:
» What are you currently reading? (Cosa stai leggendo al momento?)
» What did you recently finish reading? (Cos'hai finito di leggere di recente?)
» What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Ecco le mie risposte:
» Cosa stai leggendo al momento?
  
Dopo aver concluso la lettura de La guerra dei papaveri, siamo ritornati ai soliti vecchi libri in lettura da settimane.
Sono monotona, lo so. Oggi dovrebbe arrivarmi un libro per un review party e che dovrò leggere in pochissimo, quindi spero che in serata si aggiunga ai fortunati in lettura.

» Cos'hai finito di leggere di recente?
Domenica ho fatto la maratona per concludere La guerra dei papaveri e ho già scritto la recensione, ma potrete leggerla solo tra due settimane. Mi dispiace farvi attendere per avere il mio... responso, posso intanto invitarvi a tenere d'occhio le storie di instagram la prossima settimana, perché ci sarà l'IG tour dedicato.

» Quale sarà il prossimo libro che leggerai?

Come la scorsa settimana, spero di poter iniziare a leggere Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde per il mio SBC, ma ho in coda anche altri libri per altri review party.

E anche questo mercoledì io ho concluso, post breve, lo so.
Quali sono i vostri libri letti, da leggere e che state leggendo in questa settimana?
Buon proseguimento di settimana ;)
Annette.

mercoledì 16 settembre 2020

W... W... W... Wednesdays #12.20

Iniziativa di MizB del blog Should be Reading.
Buon mercoledì, miei cari svelatori!
Come state? Ben arrivati in un nuovo appuntamento con la rubrica W... W... W... Wednesdays dopo qualche settimana di pausa.
Per chi non la conoscesse, per questa rubrica si tratta di rispondere a tre domande semplicissime:
» What are you currently reading? (Cosa stai leggendo al momento?)
» What did you recently finish reading? (Cos'hai finito di leggere di recente?)
» What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Ecco le mie risposte:
» Cosa stai leggendo al momento?
  
Sostanzialmente sto leggendo le stesse cose da settimane (a volte anche da mesi), quindi in questa sezione non ci sono grosse novità, solo che vi posso svelare qual è il libro che sto leggendo per il Review Party che ci sarà a inizio a ottobre qui sul blog, ovvero La guerra dei papaveri.
Sono un po' indietro rispetto alle altre, ma queste settimane sono state un po' piene tra le riprese delle varie attività e gli esami da preparare (sono riuscita a prepararne giusto un paio, però =( ).

» Cos'hai finito di leggere di recente?
Per i motivi di cui sopra, quindi, non ho finito nessun libro di recente, ma conto di finire almeno Eroi a breve, perché non mi manca molto... credo =D

» Quale sarà il prossimo libro che leggerai?

Difficile dire quale sarà il prossimo libro che leggerò, probabilmente sarà Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, che devo (ri)leggere per il mio gruppo di lettura Strange Books Club (vi rimando a tutte le info nel post precedente, qui).

E anche questo mercoledì io ho concluso, post breve, lo so.
Quali sono i vostri libri letti, da leggere e che state leggendo in questa settimana?
Buon proseguimento di settimana ;)
Annette.

lunedì 14 settembre 2020

Strange Books Club


Buon pomeriggio, miei cari svelatori di specchi, buon lunedì e buon inizio scuola ai fortunelli che sono tornati sui banchi (finalmente!).
Stiamo andando verso una delle mie stagioni preferite, l'autunno, e per farlo nel modo migliore ho pensato a un bel gruppo di lettura che si protrarrà per qualche mese e che ha per protagonisti i libri del cofanetto Strange Books uscito qualche anno fa per la Newton Compton Editori.

Vi lascio qui di seguito il programma di lettura e poi vi spiego meglio come funziona il tutto.


Il programma prevede l'inizio della lettura condivisa domani, 15 settembre, e si comincia con uno dei miei libri preferiti, uno di quelli di cui ho copie su copie (una non la trovo più, ora che ci penso =( ), un po' come per Harry Potter, ovvero Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.
Leggeremo l'opera di Stevenson dal 15 settembre al 15 ottobre, in questo lasso di tempo ci potremo confrontare nel gruppo facebook che ho creato appositamente per lo Strange Books Club.

La lettura dei libri è libera, non ci sono tappe da rispettare o simili, questo perché ritengo che sia molto più funzionale per le persone gestirsi il tempo come meglio crede.
L'unica cosa che chiedo è di non fare spoiler. So che sono dei classici, ma ci può essere comunque qualcuno che non li ha ancora letti (per esempio a me mancano Dracula e La guerra dei mondi), quindi per correttezza meglio evitare gli spoiler fino alla fine della lettura da parte di tutti.
Potete leggere i libri in oggetto in qualsiasi edizione, io per alcuni leggerò proprio quella presente nel cofanetto, per altri invece quelle che ho libere in libreria.
Non c'è limite di iscrizione: una persona si può iscrivere anche l'ultimo mese per leggere i racconti di Poe, per esempio.
La cosa è molto libera, quindi.

Come vedete, tra una lettura e l'altra (tranne tra Dracula e i racconti di Poe) ci sono alcuni giorni vuoti, questo per consentire sia ai ritardatari di concludere i libri, sia per animare le varie discussioni, sia per postare sui blog o storie e foto su instagram.
Infatti su instagram potrete usare l'hashtag #StrangeBooksClub per segnalare le letture, i progressi, le recensioni e quant'altro.
Su instagram, ma anche altrove, vi pregherei di taggarmi, così ho un'idea complessiva di quanti siamo, anche se magari non partecipate al gruppo su facebook.

Nel caso in cui vogliate segnalare il gruppo di lettura sul vostro blog, potete prelevare uno dei due banner qui sopra e il banner nella colonna qui a fianco.
Se volete partecipare, potete farlo scrivendo nel form qui sotto il vostro nome (o nick name) e link al blog o a instagram.


Spero non mi lascerete sola nella lettura di questi classici, ma che si crei un bel gruppo di lettura in cui scambiarci opinioni e suggerimenti.
Per qualsiasi domanda o richiesta di chiarimento, lo spazio commenti è come sempre a vostra disposizione.

Buone letture,
Annette.

mercoledì 2 settembre 2020

W... W... W... Wednesdays #11.20

Iniziativa di MizB del blog Should be Reading.
Buon mercoledì, miei cari svelatori!
Come state? Settembre è arrivato, ha portato un po' di fresco (io sto benissimo *-*) e con esso ha portato anche una singolare settimana di post quotidiani qui sul blog.
Ma bando ai convenevoli e ben arrivati in un nuovo appuntamento con la rubrica W... W... W... Wednesdays.
Per chi non la conoscesse, per questa rubrica si tratta di rispondere a tre domande semplicissime:
» What are you currently reading? (Cosa stai leggendo al momento?)
» What did you recently finish reading? (Cos'hai finito di leggere di recente?)
» What do you think you’ll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Ecco le mie risposte:
» Cosa stai leggendo al momento?
Come sempre ci sono dei libri che ho in lettura da tempo (dovrei proprio decidermi a finirli, no?), ma ho anche iniziato La mia famiglia e altri animali, in ritardo sulla tabella di marcia del Filo dei classici, ma vabbè, lo leggerò coi miei tempi biblici =D
Tra i libri qui sopra nelle non trovate la sua copertina, ma sto leggendo un altro libro in anteprima e che sarà oggetto di un altro Review Party a fine settembre o inizio ottobre, non posso svelarvi altro per il momento.

» Cos'hai finito di leggere di recente?
Ho concluso da poco (domenica sera) Falce e qui trovate la recensione. Devo dire che mi ha un po' delusa, ma sono curiosa di leggere il seguito, quindi vorrei proprio dare un'altra possibilità a Shusterman.

» Quale sarà il prossimo libro che leggerai?
Come succede spesso non so ancora cosa leggerò dopo i vari libri che dovrei/vorrei concludere, probabilmente sarà il turno di Orgoglio e pregiudizio, che faceva parte della TBR estiva e di quella per il Bout of Books.

E anche questo mercoledì io ho concluso, post breve, lo so.
Quali sono i vostri libri letti, da leggere e che state leggendo in questa settimana?
Buon proseguimento di settimana ;)
Annette.

martedì 1 settembre 2020

{Review Party} Poirot. Tutti i racconti


Buongiorno, miei cari svelatori di specchi!
Quest’oggi vi presento la mia recensione ad alcuni racconti di un libro che sono sicura stiamo aspettando in molti e che ho avuto la fortuna di leggere in anteprima insieme ad altre nove blogger, con cui ho organizzato qualcosa di veramente bello e interessante.
Vi suggerisco di seguire anche le altre (in fondo al post trovate i vari link) e di andare su instagram a vedere le nostre storie molto speciali che fanno parte dell’evento.
Ma ora, è giunto il momento: prendete una tazza di tè e mettetevi comodi, perché il post di oggi sarà un po’ lungo. 

Titolo: Poirot. Tutti i racconti
Autore: Agatha Christie
Data di pubblicazione: 1 settembre 2020
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Draghi
Genere: Giallo
Pagine: 972
Prezzo: 25.00€
Quarta di copertina: Tutte le avvincenti indagini di Hercule Poirot, il piccolo detective belga dalle infallibili "celluline grigie", nato dalla fantasia di Agatha Christie sono qui raccolte in un unico volume nel quale la vocazione narrativa della Regina del Giallo si esprime al suo meglio: storie che coinvolgono il pubblico in un raffinatissimo gioco di intelligenza accompagnate da raffinate illustraizoni d'epoca in bianco e nero.

Per questo review party molto particolare ognuno di noi ha dovuto leggere sei racconti, quindi di seguito troverete le mie recensioni, per scoprire quelle delle altre, come già detto, vi lascio i link in fondo al post.

Il furto incredibile
Cosa fareste se foste un rispettabile uomo di governo, incaricato di visionare e controllare i progetti più segreti riguardo ad armi ed equipaggiamenti militari, e dopo una cena a casa vostra uno dei progetti più importanti venisse rubato da qualcuno che solo voi avete visto?
Il furto incredibile è uno dei racconti in cui Hercule Poirot, investigatore alquanto eccentrico, frutto della penna di Agatha Christie, deve venire a capo di un singolare furto accaduto a casa di lord Mayfield, il rispettabile uomo di governo di cui sopra.
La Christie, prima di entrare nel vivo della storia, ci presenta i variegati personaggi che soggiornano a casa Mayfield e che, loro malgrado, saranno i principali indiziati del furto. Le descrizioni dei vari ambienti e dei momenti in cui si svolgono i fatti sono dettagliati, nulla è lasciato al caso e ogni singolo particolare può rivelare qualcosa di utile. Ed è proprio su questi particolari che Poirot si sofferma e agguanta la sua preda.
Il padrone di casa, lord Mayfield, ospita alcuni amici per una cena, tra loro ci sono sir George Carrington, sua moglie lady Julia e il figlio della coppia, Reggie Carrington: il primo grande amico e consigliere del padrone di casa, è un ex marinaio, la moglie e il figlio vengono dipinti sì come aristocratici, ma allo stesso tempo la Christie ci fa capire (e in un punto del racconto ce lo dice anche esplicitamente) che sono più interessati ai soldi che a tutto il resto. Poi ci sono la signora Vanderlyn, invitata da lord Mayfield col preciso intento di studiarla e, perché no, tenderle una bella trappola, visto che si tratta di una persona con molti rapporti internazionali, la signora Macatta, deputato del Parlamento che si occupa di alloggi e assistenza all’infanzia, e infine il signor Carlile, il segretario privato di lord Mayfield.
Man mano che la storia prosegue, i dettagli dei caratteri dei singoli personaggi emergono con maestria, la Christie, infatti, ci fa intuire anche con poche e semplici espressioni del discorso diretto la vera indole di ciascuno. C’è chi si dimostra affabile e gentile, chi nasconde ben più di un segreto, chi ha un animo indagatore, ecc.
Il racconto scorre rivelando pian piano le proprie pieghe, con uno stile fluido e dinamico.
Chi ha letto altre storie dell’autrice, può riconoscere lo stile asciutto e preciso con cui lei è solita raccontarle.

Lo specchio del morto
Non è insolito che Poirot venga ingaggiato tramite telegramma o lettera e, in questo caso, l’investigatore viene praticamente obbligato ad accettare un lavoro alquanto delicato.
Dopo averne parlato con un conoscente, decide di andare nel Westshire, più precisamente nella casa di sir Gervase Chevenix-Gore, un egocentrico nobile inglese, l’Ultimo Baronetto, come si definisce lui stesso.
Ma quando Poirot arriva a destinazione, sir Gervase viene trovato cadavere nel proprio studio. Tutto fa pensare a un suicidio, soprattutto perché l’intera stanza era chiusa dall’interno.
Inizia così una nuova indagine di Hercule Poirot, nella quale troviamo come sempre personaggi alquanto particolari, descritti in modo magistrale dalla Christie e che fanno da sfondo a una storia familiare ben più articolata di quello che potrebbe sembrare all’apparenza.
La Christie infarcisce il racconto di personaggi, situazioni e background degni di un romanzo ben più lungo di una cinquantina di pagine, ma tutto riesce a incastrarsi alla perfezione, rivelando così il vero disegno dietro all’intera storia.
Ho trovato davvero credibili i personaggi, certo qualcuno è davvero molto particolare, come lady Vanda Chevernix-Gore, che sostiene di essere la reincarnazione di una regina egizia, Hatshepsut per la precisione. Si può dire che lei sia il personaggio che mi ha colpita di più e, senz’altro, colpisce notevolmente anche il semplice lettore. Si può dire che tutta l’attenzione viene catturata da questa persona alquanto eccentrica e oscura gli altri personaggi che le gravitano attorno.
Anche gli altri personaggi, però, hanno segreti – come chiunque altro – e situazioni più o meno imbarazzanti che li vedono protagonisti. Poirot riesce sempre a carpire le più piccole sottigliezze di ognuno, a leggere ciò che si nasconde dietro la facciata e a leggere ognuno come un libro aperto.

Triangolo a Rodi
Le vacanze, il mare, il sole.
Ho un po’ invidiato Poirot in questo racconto, anche se io sono più tipo da montagna e pioggia, ma un po’ di relax in questa estate mi è mancato proprio.
Al di là di questo, Triangolo a Rodi mi ha ricordato vagamente un altro romanzo della Christie, ovvero Corpi al sole, anche lì Poirot era in vacanza e si è trovato invischiato in un piccolo caso di omicidio.
Qui l’ambientazione è leggermente diversa rispetto ad altri racconti e abbiamo anche l’elemento amoroso che fa da sfondo a tutta la vicenda.
Rodi è un’isola del Mediterraneo ricca di storia, il luogo ideale per passare un po’ di tempo in quasi totale solitudine, soprattutto se alla fine di ottobre, quando la totalità dei vacanzieri è già tornata al lavoro e solo alcune persone si godono il mare.
Poirot è una di queste persone e, come al solito, i crimini lo inseguono ovunque... anche se lui non è che faccia molto per sfuggire loro.
In questo racconto il crimine ci viene mostrato da un’altra prospettiva, ovvero nella sua totalità e raggiunge il culmine solo alla fine del racconto, quando anche Poirot ci racconta come si sono effettivamente svolti i fatti i chi siano i reali colpevoli.
Poche e semplici pagine per raccontare una storia di effetto, anche se vecchia come il mondo, perché chi non è mai stato protagonista di un triangolo amoroso (... forse solo io =D), in cui uno istiga gli altri due a scapicollarsi per avere le attenzioni del caso... o, come in questo caso, la libertà?
Come al solito la Chriestie sa agguantare il lettore, portarlo dove vuole, fargli vedere cosa vuole, farlo entrare nella mente di questo o l’altro personaggio e il tutto anche in pochissime pagine.
Mi sono chiesta spesso come abbia fatto a scrivere libri e racconti credibili e ricchi di dettagli, che difficilmente annoiano chi legge, ma anzi lo immergono nel testo.
Come dicevo questo racconto mi ha ricordato Corpi al sole, perché anche lì la protagonista principale era una donna molto ricca, giudicata in modo maligno dalle altre persone per i propri comportamenti, infatti le solite pettegole (in particolare una) la considerano mangiatrice di uomini o rovina famiglie, esattamente come la vittima dell’altro romanzo.
Credo che la Christie abbia avuto più idee per lo stesso romanzo e le abbia sviluppate entrambe, una è diventata un libro a sé e l’altra questo racconto breve. È noto che la Christie lo abbia fatto anche in altre occasioni per altri scritti, quindi la cosa non mi sorprende affatto, anzi.

Delitto nel Mews
Un altro suicidio che sembra un omicidio, ma è davvero così?
La vittima è davvero la vittima? E la coinquilina cosa c’entra?
Ecco gli interrogativi principali che si susseguono leggendo questo racconto che vede Hercule Poirot coinvolto nelle indagini dall’ispettore capo Japp e che, ovviamente, non si lascia sfuggire nemmeno un dettaglio.
Dalla scrivania insolitamente ordinata e pulita ad altri dettagli apparentemente insignificanti, tutto porta alla verità… e che verità!
Forse l’ho già detto, ma ciò che mi sorprende sempre della Christie è che lei abbia messo in bella vista tutti i dettagli perché il lettore arrivi alle giuste conclusioni, ma questo è totalmente imbambolato e affascinato dai ragionamenti che fa Poirot, da non riuscire a intuire il puzzle che va via via costruendosi.
Questo a molti può non piacere, perché vorrebbero arrivare in autonomia alla soluzione del caso, ma io lo trovo estremamente affascinante. È vero, io sono una lettrice di gialli a cui piace riesaminare gli indizi e arrivare alla soluzione prima del detective protagonista, per me è una vera e propria sfida, ma non disdegno il modo di fare della Christie e mi lascio trasportare dagli eventi e dai ragionamenti del buon vecchio Hercule.
Questo caso è esattamente uno di quei casi in cui mi sono lasciata trascinare dagli eventi, in cui ho seguito come Japp Poirot, perché volevo vedere dove sarebbe andato a parare. Ho tratto le mie conclusioni e devo dire che alcune cose le avevo intuite più o meno subito, ma è stato comunque interessante scoprire la verità.

Premessa a Le fatiche di Hercule
Stavolta nessun caso per il nostro Poirot, ma una semplice frecciatina del dottor Burton, un amico dell’investigatore, che gli mette una semplice pulce nell’orecchio legata al suo nome.
Che nesso c’è dunque tra Ercole, l’eroe della mitologia classica, e Hercule Poirot?
Poirot inizia a fare ricerche e a scoprire e capire chi fosse il famoso Ercole, cerca un nesso tra loro e in che modo potrebbe superare dei casi (corrispondenti alle fatiche di Ercole) che abbiano il potere di sfidarlo.
Sia ben chiaro, tutti i casi che coinvolgono Poirot in qualche modo lo mettono alla prova, quindi nessuna novità, ma c’è da dire che in questo caso è lui stesso che va in qualche modo in cerca di ulteriori casi, un po’ per vanità, un po’ per sfizio personale, con lo scopo di risolverli e poi ritirarsi a coltivare zucche.
Questa breve premessa fa da incipit alla raccolta di racconti Le fatiche di Hercule, che riprendono nei titoli le fatiche di Ercole e anche in qualche metafora o analogia contenuta nei vari testi.
Interessante vedere come la Christie vorrebbe congedare il suo investigatore belga assegnandogli dei casi quantomai bizzarri. Non sarebbe nello spirito dell’autrice.

Il leone nemeo
Ed ecco, infine il primo caso che Poirot si sceglie, anche su consiglio della propria segretaria, la signorina Lemon.
Un aristocratico ha mandato una singolare lettera a Poirot in cui chiede di investigare sul rapimento del pechinese della propria moglie. L’investigatore non è convinto fin da subito ad accettare, ma nota un piccolo particolare nella lettera che stuzzica la sua curiosità. Così fa la conoscenza di sir Joseph Hogging, della moglie e della dama di compagnia di quest’ultima, la signorina Carnaby.
La storia è alquanto credibile e la famiglia Hogging non è l’unica di un certo rango a essere stata ricattata per riavere il cane. Poirot ascolta attentamente i fatti, li confronta con un altro caso e anche con le referenze della signorina Carnaby, il tutto per arrivare come sempre a una conclusione che lascia di stucco il lettore.
Come dicevo nel commento alla premessa del Le fatiche di Hercule, il leone nemeo in questo caso è un’allegoria che la Christie usa riguardo al caso, infatti il leone per Poirot è rappresentato dal cane pechinese, che ben poco avrebbe a che fare con il leone di Nemea affrontato da Ercole, se non fosse che per la cultura cinese assomiglia al leggendario leone guardiano, simbolo dei Buddhisti.
Quindi, così come il leone di Nemea era temuto e spaventava animali ed esseri umani, anche i cani pechinesi di questa storia riuscivano a incutere un certo timore grazie al loro temperamento.
Come anche in altri racconti, in questo si può notare benissimo il contrasto tra l’aristocrazia britannica e le classi inferiori, costrette spesso a fare cose impensabili pur di garantirsi una rendita per il futuro, soprattutto dopo aver superato una certa età.
Avrei preso personalmente a schiaffi senza tanti complimenti lady Hogging, personaggio davvero insopportabile che, a differenza di altre signore incontrate in precedenza, crede che tutto le sia dovuto solo perché è ricca e alto lignaggio.
Per contro, la signorina Carnaby mi ha fatto molte pena e tenerezza e in un certo senso mi sono rivista in lei (non per quello che fa, ma per ciò che dice a un certo punto).

I sei racconti che ho letto mi sono piaciuti tutti in egual modo, anche se forse quello che ho preferito è Lo specchio del morto, molto avvincente, quasi quanto un romanzo, interessante dal punto di vista del lavoro dell’investigatore e con personaggi estremamente eccentrici.
In tutti si nota come la Christie abbia studiato a fondo anche i più piccoli particolari, oltre alla storia e alle svariate culture, questo le fa molto onore, perché non dev’essere stato facile riuscire sempre a far combaciare tutti i tasselli. Personalmente la ammiro per questo e per me è sempre stata un grandissimo esempio da seguire.
Poirot se la batte sullo stesso piano di Sherlock Holmes in quanto a bravura nel cogliere i più piccoli dettagli e a studiare le persona, capendole al primo sguardo.

Detto questo, vi lascio i vari link ai blog in cui potete leggere le recensioni agli altri racconti che compongono questo splendido libro:

Su instagram dal 24 agosto a oggi c'è un bellissimo InstaTour dedicato ad Agatha e a tutto il suo mondo, vi consiglio di dare un'occhiata alle storie in evidenza sui nostri profili!
Credo di essermi dilungata abbastanza, quindi chiudo qui questo lunghissimo post, ma voi non dimenticate di lasciare un commento e dire cosa ne pensate delle recensioni, di Agatha Christie e se comprerete questo splendido libro.
Buone letture,
Annette.