sabato 4 luglio 2020

Parliamo di... recensioni negative

Buongiorno, miei cari svelatori di specchi!
Prendo una piccola pausa dallo studio per affrontare con voi un argomento che mi sta parecchio a cuore, ovvero quello delle recensioni negative.

Come sapete, qui sul mio blog non ho mai fatto mistero dei libri che NON mi sono piaciuti e, soprattutto quando ricevo qualche libro dalle CE, metto bene in chiaro che la recensione non sarà per forza di cose positiva. Questo perché non mi sembra corretto mentire sia nei confronti di chi mi ha mandato il libro, sia nei vostri confronti che mi seguite e vi aspettate un comportamento onesto.
La libertà di pensiero è sacrosanta e io la esercito nel mio pieno diritto anche quando scrivo che un libro non mi è piaciuto.

Vi starete chiedendo perché oggi io pubblichi un post del genere.
La risposta è molto semplice: su instagram si è scatenato il putiferio perché Daisy di Lettrice per passione blog ha avuto la malaugurata idea (sacrosanta, dal mio punto di vista) di dire che un libro non era riuscita a finirlo e che non le era piaciuto.
L'ufficio stampa Il taccuino, che le aveva fatto avere una copia del libro, se l'è presa tantissimo, accusandola di aver distrutto l'autrice (cosa non vera, perché Daisy si è limitata a dire cosa non le fosse piaciuto, non citando l'autrice – se non per lo stile adottato – manco di striscio).
Ma Il taccuino, poi, non si è solo limitato a commentare sotto al post, innescando un vero e proprio flame, ma ha anche avuto l'idea di ricordare a Daisy (e a tutti noi poveri blogger medio-piccoli) di non essere un canale televisivo e che quindi la sua opinione valeva pochissimo.
Da notare che Daisy ha più di 7000 follower su IG, quindi proprio sconosciuta non è. E la figura barbina dell'agenzia è lì a memoria futura e sugli occhi di tutti 7000 e passa follower (e anche di più, perché la cosa si sta diffondendo a macchia d'olio).

Un comportamento davvero degno di persone civili e adulte...

Personalmente, mi è capitato sempre più spesso ultimamente di abbandonare la lettura e di scrivere una recensione non proprio positiva riguardo a questo o a quell'altro libro (esempio recente La Grazia dei Re, che non sono riuscita ad andare più in là di pagina 153), ma se ho un accordo con una CE o un ufficio stampa, mi sforzo per quanto possibile di leggere e di dare un'opinione completa di ciò che ho letto.
Esattamente come ha fatto Daisy nel suo post.

Mi fa inorridire il fatto che le CE e gli uffici stampa si arroghino il diritto di dire a noi blogger come e cosa dobbiamo scrivere riguardo un libro.
E mi fa inorridire anche il fatto che poi si venga attaccati per un parere ben argomentato e che fa notare i punti deboli dell'opera.

Chi mi segue da anni, si ricorderà le mie recensioni negative al vetriolo su alcuni libri che proprio non mi sono piaciuti e di come mi sia scagliata contro CE e autrici/autori, proprio per le loro manifeste incapacità di pubblicare qualcosa di veramente buono.
Quindi io non sono certo una che sta buona e zitta, anzi, soprattutto quando si tratta di consigliare o meno un libro.
Da autrice apprezzo tutti i commenti, tranne quelli che non mi lasciano nulla, e per me un commento negativo deve essere argomentato e mettere in luce i difetti presenti nel testo.
Cosa che è stata fatta da Daisy nella sua recensione al libro inviatole.

Negli anni mi sono ritrovata spesso a discutere con le persone più disparate perché mi è successo di lasciare commenti molto caustici, ma sempre e comunque ricchi di consigli su come e dove migliorare. Mi sono beccata gli insulti per questo, perché per taluni questo mio comportamento rasentava il cyberbullismo.
Nel caso di Daisy il vero cyberbullismo lo ha fatto l'ufficio stampa, soprattutto quando ha pubblicato una storia su IG in cui nominava i "blog minuscoli che si credono la Rai".

Vorrei ricordare a Il taccuino che i blog minuscoli sono quelli che sborsano ogni anno una quantità di quattrini esorbitante per dare da mangiare agli editori, perché a noi non arriva nulla dall'alto (come invece accade a moltissimi bookinfluencer, che si ritrovano la cassetta delle lettere piene di libri in uscita o appena usciti*), ma ci dobbiamo comprare ogni singolo libro e quando collaboriamo per grazia divina con una CE o qualche agenzia stampa cerchiamo di essere il più onesti possibili, non perché ci piace fare i bastian contrario, ma per onestà intellettuale e rispetto nei confronti di tutti gli attori sociali coinvolti.
Ricordo anche che i libri hanno subito un innalzamento dei prezzi dovuto alla nuova legge e adesso qualsiasi libro difficilmente costa meno di 15-20€ (ne parleremo in un post apposito). Pur avendo uno stipendio e non lesinando affatto sulla mia voglia compulsiva di avere quanti più libri possibile, trovo davvero difficile riuscire a reperire ogni singolo volume che mi interessa.

* Sì, è una velata allusione sia al libro uscito qualche giorno fa sui bookinfluencer sia a chi riceve montagne di libri senza sborsare un solo euro! Potete anche definirla invidia, e forse è proprio così, lo ammetto.

Detto questo, sappiate che ero iscritta alla newsletter di questo ufficio stampa e mi sono prontamente disiscritta, perché non voglio più averci a che fare.
L'anno scorso avevo richiesto uno dei libri che segnalavano, ma non ricordo se mi fosse poi stato mandato o meno, di certo non avranno più mie richieste. E credo non ne avranno neanche da altri, perché il comportamento che hanno avuto è davvero deplorevole.
Mi auguro che le CE e gli autori che collaborano con loro leggano quanto successo e prendano le distanze da certi comportamenti (anche se fatti da un singolo e non dall'intero ufficio, che spero prenda provvedimenti quanto prima).
Ho già espresso il mio appoggio a Daisy e, visto che non la conoscevo, ho iniziato a seguirla, perché mi pare una persona davvero affidabile e seria.

Dal canto mio continuerò a scrivere recensioni negative nel caso in cui un libro non mi piacerà, di fatto questo è l'unico mezzo che noi lettori abbiamo per far sapere a una CE e a un autore cosa pensiamo davvero dell'opera che abbiamo davanti.
Onestà e umiltà sono due parole chiave che vanno sempre tenute a mente, sia da parte dei lettori, sia da quella delle CE/uffici stampa/autori.

Scusatemi per il post tutt'altro che frivolo, ma ci tenevo a dire la mia, anche se rimarrà una goccia nel mare dei miei 200 follower scarsi.
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro, come sempre, buone letture,
Annette.

Nessun commento:

Posta un commento

Se sei un utente anonimo, ricorda di firmarti così ti potrò rispondere meglio! Grazie =)
If you are an anonymous user, remember to sign so I'll be able to better respond you! Thanks =)