Titolo: L'Atlante di smeraldo
Autore: John Stephens
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2011
Casa editrice: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Genere: Fantasy
Pagine: 456
Prezzo: 9.90€
Quarta di copertina: È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori.
Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente.
Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta?
Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. È la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.
Primo romanzo della trilogia I libri dell'inizio, L'Atlante di smeraldo è un libro scorrevole, infatti si legge in poco tempo, nonostante le 456 pagine, intenso, ricco di emozioni e davvero ben sviluppato.
Se da una parte abbiamo tanti elementi già visti e ampiamente sfruttati in altri fantasy molto più famosi di questo (Harry Potter, Il Signore degli Anelli, Narnia, ecc.), dall'altra Stephens è riuscito a creare un mondo parallelo interessante, dove i personaggi si muovono e interagiscono tra di loro in modo coerente.
È la notte di Natale di alcuni anni fa, Kate, Micheal ed Emma vengono separati dai genitori e portati in un orfanotrofio per proteggerli da qualcosa di pericoloso e oscuro.
Circa dieci anni e vari orfanotrofi dopo, i tre fratelli vengono mandati dalla signorina Crumley, l'arcigna direttrice dell'Istituto per Orfani Irrecuperabili e Senza Speranza Edgar Allan Poe, a Cambridge Falls, dove il misterioso dottor Pym ha deciso di accoglierli.
Chi è il dottor Pym? Perché ha deciso di accoglierli a Cambridge Falls? E perché il nuovo orfanotrofio non ha altri bambini tranne loro tre?
A Cambridge Falls sembra tutto morto, grigio e senza qualcosa di interessante. Eppure la casa in cui vivono si rivela essere la custode di un segreto: nel sotterraneo, in quello che sembra essere lo studio del dottor Pym, Kate, Michael ed Emma trovano un misterioso libro grazie al quale possono viaggiare nel tempo.
Grazie al libro e a una fotografia scattata da Abraham si ritrovano in una Cambridge Falls di quindici anni prima molto diversa, dove una Contessa tiene in scacco l'intero paese per trovare ciò che cerca, qualcosa di importante che la renderà molto più potente di quanto già non sia.
Inizia così l'avventura dei tre fratelli per liberare la cittadina dalla costrizione della Contessa e dei suoi mostri, scoprendo cosa si nasconde in un mondo apparentemente normale.
Fin dall'inizio mi è sembrato di ritornare indietro nel tempo, a quando ho iniziato a leggere la saga di Harry Potter e mi sono immersa nel suo fantastico mondo. Anche in questo libro i tre protagonisti sono orfani (apparentemente), come Harry scoprono che la magia è reale e lo stesso dottor Pym assomiglia vagamente ad Albus Silente.
Un altro punto in comune con HP è senz'altro la capacità di viaggiare nel tempo grazie a un oggetto: se nel libro del maghetto si trattava di una Giratempo, qui abbiamo qualcosa di più grande, come un libro, un album di fotografie, per la precisione.
Sinceramente le somiglianze con HP e altri libri, come il Signore degli Anelli (il luogo in cui vivono i nani è identico), non mi hanno dato fastidio, anzi. Stephens, come ho già detto, ha saputo amalgamare il tutto e renderlo armonioso, creando qualcosa di nuovo, andando al di là della semplice "copia" (anche se di copia non si tratta, eh).
Ho adorato soprattutto i personaggi di Emma e Kate, mentre Micheal è ancora nel limbo, perché a volte avrei veramente voluto prenderlo a sberle per la sua stupidità. Però, è anche molto tenero nel modo in cui crede che i nani esistano realmente e, quando li conosce, fa sfoggio del proprio sapere facendo capire a Robbie McLaur cosa sia meglio per sé e per tutti gli altri nani costretti a sottostare al volere di re Hamish.
Kate è la maggiore dei tre fratelli, mette sempre al primo posto il bene della famiglia e cerca in tutti i modi di restare uniti. Emma, invece è la minore, è quella che non ha ricordi dei propri genitori, ma nonostante questo è fermamente convinta che torneranno a prenderli. Prima o poi.
Leggendo questo libro non mi sono annoiata un solo istante, complici la rapidità con cui gli avvenimenti si susseguono e i vari colpi di scena che ci sono man mano che si va avanti. Non vedo l'ora che venga pubblicato il secondo, così da sapere come continua la storia dei tre pseudo-orfani, perché è stato bello immergersi in questo loro mondo, e sono curiosa di sapere che particolarità avrà il secondo Libro dell'inizio: che dia la capacità di viaggiare in un'altra dimensione, ma restando nel presente? Oppure servirà ad altro?
Nell'attesa, consiglio questo bel libro (che non costa neanche tanto, per essere un cartonato)... ovviamente chi odia i miscugli e gli "scopiazzamenti" può evitare di leggerlo, perché resterebbe soltanto deluso =P
Voto: ★★★★★
Autore: John Stephens
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2011
Casa editrice: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Genere: Fantasy
Pagine: 456
Prezzo: 9.90€
Quarta di copertina: È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori.
Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente.
Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta?
Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. È la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.
Primo romanzo della trilogia I libri dell'inizio, L'Atlante di smeraldo è un libro scorrevole, infatti si legge in poco tempo, nonostante le 456 pagine, intenso, ricco di emozioni e davvero ben sviluppato.
Se da una parte abbiamo tanti elementi già visti e ampiamente sfruttati in altri fantasy molto più famosi di questo (Harry Potter, Il Signore degli Anelli, Narnia, ecc.), dall'altra Stephens è riuscito a creare un mondo parallelo interessante, dove i personaggi si muovono e interagiscono tra di loro in modo coerente.
È la notte di Natale di alcuni anni fa, Kate, Micheal ed Emma vengono separati dai genitori e portati in un orfanotrofio per proteggerli da qualcosa di pericoloso e oscuro.
Circa dieci anni e vari orfanotrofi dopo, i tre fratelli vengono mandati dalla signorina Crumley, l'arcigna direttrice dell'Istituto per Orfani Irrecuperabili e Senza Speranza Edgar Allan Poe, a Cambridge Falls, dove il misterioso dottor Pym ha deciso di accoglierli.
Chi è il dottor Pym? Perché ha deciso di accoglierli a Cambridge Falls? E perché il nuovo orfanotrofio non ha altri bambini tranne loro tre?
A Cambridge Falls sembra tutto morto, grigio e senza qualcosa di interessante. Eppure la casa in cui vivono si rivela essere la custode di un segreto: nel sotterraneo, in quello che sembra essere lo studio del dottor Pym, Kate, Michael ed Emma trovano un misterioso libro grazie al quale possono viaggiare nel tempo.
Grazie al libro e a una fotografia scattata da Abraham si ritrovano in una Cambridge Falls di quindici anni prima molto diversa, dove una Contessa tiene in scacco l'intero paese per trovare ciò che cerca, qualcosa di importante che la renderà molto più potente di quanto già non sia.
Inizia così l'avventura dei tre fratelli per liberare la cittadina dalla costrizione della Contessa e dei suoi mostri, scoprendo cosa si nasconde in un mondo apparentemente normale.
Fin dall'inizio mi è sembrato di ritornare indietro nel tempo, a quando ho iniziato a leggere la saga di Harry Potter e mi sono immersa nel suo fantastico mondo. Anche in questo libro i tre protagonisti sono orfani (apparentemente), come Harry scoprono che la magia è reale e lo stesso dottor Pym assomiglia vagamente ad Albus Silente.
Un altro punto in comune con HP è senz'altro la capacità di viaggiare nel tempo grazie a un oggetto: se nel libro del maghetto si trattava di una Giratempo, qui abbiamo qualcosa di più grande, come un libro, un album di fotografie, per la precisione.
Sinceramente le somiglianze con HP e altri libri, come il Signore degli Anelli (il luogo in cui vivono i nani è identico), non mi hanno dato fastidio, anzi. Stephens, come ho già detto, ha saputo amalgamare il tutto e renderlo armonioso, creando qualcosa di nuovo, andando al di là della semplice "copia" (anche se di copia non si tratta, eh).
Ho adorato soprattutto i personaggi di Emma e Kate, mentre Micheal è ancora nel limbo, perché a volte avrei veramente voluto prenderlo a sberle per la sua stupidità. Però, è anche molto tenero nel modo in cui crede che i nani esistano realmente e, quando li conosce, fa sfoggio del proprio sapere facendo capire a Robbie McLaur cosa sia meglio per sé e per tutti gli altri nani costretti a sottostare al volere di re Hamish.
Kate è la maggiore dei tre fratelli, mette sempre al primo posto il bene della famiglia e cerca in tutti i modi di restare uniti. Emma, invece è la minore, è quella che non ha ricordi dei propri genitori, ma nonostante questo è fermamente convinta che torneranno a prenderli. Prima o poi.
Leggendo questo libro non mi sono annoiata un solo istante, complici la rapidità con cui gli avvenimenti si susseguono e i vari colpi di scena che ci sono man mano che si va avanti. Non vedo l'ora che venga pubblicato il secondo, così da sapere come continua la storia dei tre pseudo-orfani, perché è stato bello immergersi in questo loro mondo, e sono curiosa di sapere che particolarità avrà il secondo Libro dell'inizio: che dia la capacità di viaggiare in un'altra dimensione, ma restando nel presente? Oppure servirà ad altro?
Nell'attesa, consiglio questo bel libro (che non costa neanche tanto, per essere un cartonato)... ovviamente chi odia i miscugli e gli "scopiazzamenti" può evitare di leggerlo, perché resterebbe soltanto deluso =P
Voto: ★★★★★
Eruannë.
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