Titolo: La figlia del diavolo
Autore: Anna Maria Pierdomenico
Data di pubblicazione: 1 gennaio 2010
Editore: BookSprint
Genere: Storico, Avventura
Pagine: 144
Prezzo: 12.90€
Quarta di copertina: Siamo nel 1596 a Cartagena, uno dei principali crocevia commerciali dell'impero spagnolo. Quando Ramon, il capitano della guarnigione della città, viene condannato a morte per tradimento trova un insperato aiuto in Rebecca, la figlia del diavolo, che da tre anni comanda il vascello pirata più temuto della zona, l'Esperia. In cambio della vita di Ramon, Rebecca vuole che l'uomo l'aiuti a liberare il padre, prigioniero nella fortezza di San Juan, e a vendicarsi del governatore della città. In un alternarsi di passioni e battaglie, Rebecca sarà costretta ad affrontare il dolore e la perdita prima di arrivare all'ultimo, decisivo duello con il suo nemico. Un duello che ammette un solo vincitore.
Finalmente la recensione di questo libro che avevo da un po' di tempo (e che in questi giorni rimetterò in viaggio per la catena di lettura organizzata dall'autrice).
Come l'altro libro di Anna Maria, anche questo mi è piaciuto particolarmente e l'ho letto abbastanza celermente (intoppi a parte). È scritto bene, non ci sono tempi morti e l'azione è continua. Mi dispiace solo che, come scritto in una lettera dell'autrice, la copia che ho avuto in lettura non fosse stata editata a dovere. C'erano moltissimi refusi, parole mancanti o errori di vario tipo.
La storia è molto fluida, anche se, dopo le prime 40 pagine, avevo solo voglia di abbandonare il libro, perché sembrava la solita storia trita e ritrita o molto lineare dove si poteva immaginare il finale già a pagina 5. Ma a un tratto succede l'inaspettato e questo mi ha fatto venir voglia di continuare la lettura e arrivare fino alla fine.
Come dicevo nelle prime 40 pagine non succede niente di così eclatante e penso che l'autrice se ne sia resa conto da sola, perché ha piazzato un bel colpo di scena che cambia le sorti della protagonista, Rebecca, e del romanzo in generale.
Così come ci sono altri vari colpi di scena qui e là che danno forza alla storia.
I personaggi sono molto ben caratterizzati, io adoro i pirati ed è un peccato che in libreria ne veda pochi (e a prezzi fin troppo alti).
La protagonista, Rebecca, è una ragazza molto istintiva e direi che non si lasci andare molto, ma i fatti mi smentiscono, in quanto in 144 pagine ha ben due storie amorose e, benché la prima l'abbia ferita oltre ogni modo, non ci mette molto a riprendersi.
Questa è forse la nota stonata nella sua caratterizzazione e diciamo pure che non mi sia piaciuta granché. Capisco il lavoro che c'è stato dietro al libro e alla creazione dei personaggi (conosco molto bene i processi di stesura di un testo), quindi dire che forse dedicare ancora un po' di tempo a un aspetto del genere sarebbe un insulto verso l'autrice, però se la prima storia d'amore di Rebecca mi è sembrata molto forzata, la seconda mi è parsa ancora di più un ripiego, come a volerle mettere accanto un uomo perché sì.
In alcuni frangenti ho trovato Rebecca anche molto bimba capricciosa e questo cozzava alquanto con l'idea che mi ero fatta all'inizio di lei e ancor di più con l'idea che voleva darne l'autrice.
Ho odiato dal profondo Ramon perché è stato un vero e proprio bastardo e... non vorrei rovinare troppo la sorpresa a chi volesse leggere il libro, quindi mi limiterò a dire che molto probabilmente è stato uno dei personaggi meglio caratterizzati del libro, benché fosse una pessima persona, se così si può dire di un personaggio inventato =D
Devo dire che ogni personaggio è molto ben caratterizzato, ha una storia alle spalle e, anche se lo si legge per poco, poche parole o poche pagine, si percepisce molto bene il lavoro che è stato fatto.
Mi dispiace che alcuni personaggi siano solo comparsi per poco, perché meritavano di avere molto più spazio, soprattutto tutti quelli che vivevano nel covo di Rebecca.
Cos'altro dire? Penso di avervi detto tutto... Ah, no, dimenticavo di dirvi che il libro mi è piaciuto molto, certo ha dei punti non molto esaltanti (le prime 40 pagine in primis) o cose che personalmente avrei scritto in modo diverso o più (o meno) dettagliatamente.
Il finale mi ha colpita molto e lasciata di stucco positivamente, perché devo dire che non mi sarei aspettata una cosa del genere.
L'unica cosa che posso dire è che vorrei altri libri che abbiano per protagonista Rebecca, se posso permettermi, però, sarebbe da rivedere un po' come personaggio per i motivi che ho spiegato qui sopra.
Voto:
Spero di avervi fatto venir voglia di leggere qualcosa sui pirati, magari proprio questo libro, che merita davvero una lettura ;)
Buone letture,
Annette.
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