Titolo: A letto con il nemico
Autore: Angela D'Angelo
Data di pubblicazione: 15 gennaio 2015
Casa editrice: Rizzoli
Collana: YouFeel
Mood: Erotico
Genere: Rosa, Erotico
Pagine: 166
Prezzo: 2.49€
Quarta di copertina: Cristina De Santis è una donna pratica ed equilibrata, ma quando segue le partite della Stars Roma, la squadra di pallacanestro in cui gioca suo fratello Edoardo, si trasforma in una sostenitrice appassionata, aggressiva e sanguigna.
Soprattutto con gli avversari arroganti, presuntuosi e un po’ duri. Come Nicola Zanini, capitano della squadra rivale e nemico storico di Edoardo: sguardo magnetico e un fisico che toglie il fiato più di una pallonata allo stomaco. La rivalità tra i due uomini non ferma Nico, che inizia a fare una corte spietata a Cristina. Con lui, lei ritroverà se stessa, anche se sarà difficile abbandonarsi completamente. Una donna che ha già visto fallire i propri sogni può fidarsi di un uomo? A maggior ragione se è il nemico?
Quando l’attrazione diventa incontrollabile, la passione supera qualsiasi rivalità sul campo.
Un romanzo coinvolgente ed eccitante come una finale. Un canestro vincente all’ultimo tiro, un incontro che vi terrà incollati e con il fiato sospeso, in cui l’arbitro è soltanto il cuore.
Per prima cosa voglio ringraziare l'autrice, perché è stata lei che mi ha fatto conoscere e leggere il libro. Ovviamente l'avevo già sentito nominare, perché seguo le uscite della collana YouFeel, di cui apprezzo molto il mood ironico, ma l'avevo snobbato perché il mood erotico (e conseguente genere) non fa per me, come sapete.
Diciamo che il genere erotico non è nelle mie corde, soprattutto quando le descrizioni sono molto dettagliate... sarò all'antica, ma certe cose per me devono restare "nel segreto della camera da letto", per così dire. E sarò all'antica anche perché le storie di sesso fine a se stesso non mi piacciono.
Tornando ad A letto con il nemico, mi è piaciuto, ma non tanto quanto speravo.
È vero, le scene più piccanti sono descritte in modo egregio e non sono male, ma è tutto l'insieme che non mi ha fatto dare cinque specchi a questo libro.
La storia ha per protagonista Cristina, tifosa sfegatata di basket ed ex giocatrice; segue la squadra del fratello a ogni partita e a ogni allenamento ed è piuttosto rude quando si tratta di fare il tifo, in quanto i termini che usa farebbero impallidire camionisti e scaricatori di porto.
Il suo personaggio mi ha subito ispirato molta simpatia, un po' mi sono rivista in lei... non che quando vado a vedere le partite della mia squadra di ping pong sia sboccata quanto lei, ma per tutto ciò che ha vissuto nel passato sì, mi ci sono rivista. Anch'io ho dovuto dire addio per un certo periodo allo sport e alla squadra che amavo (quest'ultimo persiste per svariate ragioni, purtroppo) e quindi so come ci si può sentire.
Mi sono vista molto in lei, perché anch'io tendo a restare sulla difensiva e a non farmi ingannare troppo dai sentimenti, soprattutto quando questi potrebbero portarmi a soffrire. Sono stata spettatrice troppe volte dei miei insuccessi nei più svariati campi. Questo aspetto accomuna molto me e Cristina, quindi sono stata molto felice di poter leggere di una donna simile a me, anche per poter imparare dai suoi errori. Lo so, è un ragionamento contorto, ma spero che abbiate capito cosa intendo.
L'altro protagonista, se così lo si può definire, è Nicola, un giocatore di basket talentuoso, bello e possente che ha il pregio di far cadere tutte le donne ai propri piedi. Tutte tranne una, Cristina appunto. E questo gli fa accettare la sfida, ovvero conquistarla e farla sua.
Se in un primo momento ho molto apprezzato i battibecchi tra Cristina e Nicola, poi il fatto che lei abbia capitolato dopo un paio di moine mi ha fatto storcere il naso.
Ho trovato questa cosa, infatti, molto incoerente. Mi spiego: prima di tutto Cristina ha tenuto a precisare che lei vuole un uomo che non la desideri solo per il suo corpo, poi però cambia idea non appena le arrivano un mazzo di rose, dei cioccolatini e un invito galante.
Capisco che il romanzo fosse breve, ma saltare così da un'idea all'altra mi ha dato l'impressione di una protagonista insicura, che non sa quello che vuole e anche estremamente infantile.
Per quanto riguarda Nicola, invece, mi ha dato l'impressione di essere molto maturo. Certo, all'inizio non si fa scrupoli di essere un donnaiolo, ma quando capisce cosa prova realmente cerca in tutti i modi di far capire a Cristina com'è e cosa vorrebbe. Peccato che Cristina, proprio perché non si fida, non creda minimamente in lui.
Se all'inizio Cristina era quella matura e Nicola il ragazzino, alla fine era il contrario. In un romanzo più lungo questo cambio sarebbe stato molto apprezzabile, ma se per il secondo la crescita è stata graduale, per la prima, come già detto, è stato tutto improvviso.
Il lato erotico del libro non ha aggiunto né tolto nulla alla storia. C'è di buono che non ho provato ribrezzo leggendo, come è successo per altri libri in cui questo lato era abusato e descritto malissimo.
I capitoli dedicati al sesso tra i due protagonisti, però, mi sono sembrati inseriti nella trama quasi per riempire degli spazi e mi ricordavano tanto le PWP (Plot? What Plot?).
Capisco perfettamente che servivano alla storia per far capire come si evolveva il rapporto tra Cristina e Nicola, la cosa che mi ha fatto storcere il naso è appunto il fatto che Cristina si conceda a lui alla prima occasione come se tutto ciò che aveva detto all'inizio non importasse più.
Ripeto, sarò all'antica per certe cose e forse non sopporto molto bene i cambiamenti, ma l'incoerenza non mi piace mai.
Rileggendo questa recensione sembra che il libro non mi sia piaciuto, ma non è così. Purtroppo ci sono questi punti deboli che non mi hanno fatto apprezzare a pieno la lettura ed è un peccato, perché la storia – seppure un po' banale e lineare – non è brutta, anzi, chi non vorrebbe stare con un bel ragazzo biondo con gli occhi verdi che ti fa sentire viva a ogni tocco?
Senza contare il fatto che è scritto molto bene (qualche refuso è scappato qui e là, però) e assorbe completamente il lettore nella lettura, visto che non ci si accorge neanche di superare pagina 100 =D Lo stile dell'autrice è fluido e senza fronzoli inutili, mi è piaciuto molto e mi piacerebbe che altri autori scrivessero come lei, così da non appesantire inutilmente la lettura.
Penso di aver detto tutto e spero di non aver dimenticato qualcosa.
Mi dispiace non aver apprezzato del tutto il libro, ringrazio ancora Angela per avermelo mandato (e per aver insistito un po' =P), è stata una lettura molto piacevole.
Spero di leggere qualcos'altro di suo presto.
Voto:
Non mi resta che augurarvi buona giornata e buone letture ;)
La collana youfeel sinceramente l'ho un po' snobbata forse qualcosa di bello c'è però...
RispondiEliminaIo ti consiglio i libri di Chiara Parenti, ne ha pubblicati tre e sono uno più bello dell'altro. Lei scrive storie romantiche, sì, ma il centro di tutto è l'ironia, e per me è come manna dal cielo, perché mi diverto sempre un mondo a leggere i suoi libri e non sono mai banali.
EliminaGli altri, quelli di mood diverso (erotico in primis), io li snobbo a priori perché ho sempre paura di ritrovarmi storie d'amore troppo idealizzate o sdolcinate o banali e non riuscirei ad andare avanti, mi si carierebbero i denti. Questa della recensione, comunque, non è male e se l'autrice non avesse "insistito" non l'avrei neanche letta =D